Esordisce come scultore; si volge poi alla pittura, seguendo l'indirizzo dei macchiaioli. Professore all'Accademia di Firenze.
Dal 1851 al 1857 studia all'Accademia di belle arti di Firenze, e frequenta gli studi di di Enrico Pollastrini e Stefano Ussi.
Nel 1910, Gaetano Badi lo ricorda nel suo saggio su La Madre nell'arte, per l'opera: Mamma.
Nel 1913 viene ricordato all’VIII Esposizione dell’Associazione degli Artisti Italiani, che si tiene nel Palazzo Strozzi di Firenze, con otto dipinti ad olio: Suonatore di Piffero, Contadinella toscana, Primo figlio, Ritorno dalla fonte, La domenica, Scena domestica, Sta!, Tramonto d'estate.
La Pinacoteca d'arte moderna di Roma, conserva i suoi dipinti: Le trecciaiole, Torna il babbo, Il Merciaio ambulante.
La Galleria Moderna di Firenze, conserva il dipinti: Ai campi.
Bibliografia:
1910 - Gaetano Badi, La madre nell’arte, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 3 - 5 gennaio, p. 145/155.
1912 - Egisto Ferroni (necrologio), L'Illustrazione Italiana, primo semestre, n. 22, 6 giugno, p. 543.
1913 - VIII Esposizione in Firenze, catalogo edizione ufficiale illustrata, Palazzo Strozzi, Associazione degli Artisti Italiani, p. 173/174.