Ferlenga Franco

pittore disegnatore
Castiglione delle Stiviere (MN), 22 marzo 1916 - Castiglione delle Stiviere (MN), 5 febbraio 2004

Franco Ferlenga nasce il 22 marzo 1916 a Castiglione delle Stiviere, dove muore il 5 febbraio 2004. Da ragazzo apprende il mestiere di decoratore dal padre, frequentando contemporaneamente la scuola. Segue quindi i corsi di pittura presso l’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona. Dal 1934 inizia l’attività espositiva prendendo parte alla 3” Mostra Sindacale d’Arte “Fiaccole ardenti” a Mantova, Palazzo Aldegatti. Prende parte quindi a tutte le Esposizioni d’Arte del Sindacato Provinciali a Mantova e Interprovinciali a Milano. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si diploma nel ‘39 guadagnandosi i tre premi di pittura, scultura e architettura. Da qui l’interesse per quest’ultima disciplina che lo porterà a frequentare il Politecnico milanese. Quelli della seconda guerra mondiale furono per Ferlenga prima gli anni del servizio militare e poi gli anni della Resistenza. .Nel maggio 1958 tiene una personale alla Galleria Del Prisma, in via Brera a Milano. Nel dicembre 1960 partecipa alla 63° Mostra Annuale d’Arte nel Palazzo della Permanente di Milano; lo stesso anno gli viene conferita la medaglia d’oro al VII concorso Ramazzotti. Riscopre l’affresco e il mosaico. Sono di quest’epoca i monumentali cicli di opere la cui esecuzione gli valgono, nel 1961, il Premio Nazionale per il mosaico. Nel 1961 partecipa al Premio di Pittura Amici di Francesco Torri alla Permanente di Milano. Nel 1971, il Comune di Milano gli conferisce l’Ambrogino d’oro. Nel 1972, vince il premio Europa. Nel 1973 riceve la Targa d’oro della Provincia di Milano. Nel 1989 dipinge la pala d’altare Da colonna a colonna per il Duomo di Castiglione delle Stiviere. Nel 1995, realizza sette grandi tele per completare il ciclo pittorico delle Guerre d’Indipendenza per le pareti delle rampe della Torre di San Martino della Battaglia. Dopo la morte, nel 2006 a Ferlenga è stata dedicata una mostra antologica, comprensiva di 150 opere, a Palazzo Menghini di Castiglione delle Stiviere.Mostre personali: 1962 – Circolo Artistico, Arezzo. 1963 – Galleria Bernheim-Jeune, Parigi. 1964 – Galleria Schettini, Milano. 1966 – Galleria Il Cannocchiale, Milano, presentazione di Mario Lepore, recensione Dino Villani. Dal 1969, inizia un susseguirsi di mostre personali su invito ufficiale che da Pittsburg a Goteborg, New York, Stoccolma, Bruxelles, Osaka e Tokyo rendono Ferlenga un artista internazionalmente noto. La rete televisiva del Giappone gli dedica un lungo servizio; così l’ORTF francese, la RAI-TV e il documentario “Ciak”. 1970 - Galleria Katia Granoff, Parigi. 1972 – inaugurazione nuova sede Comune di Calcinato, Cassa dell’Artigianato e della Agricoltura. 1974 –Rassegna antologica, Città di Lonato. 1975 – Mostra Antologica, Sala Celesti del Palazzo Comunale e nello Studio d’Arte Giordano, Lonato. 1975 – “Primavera a Vicenza 1975” in collaborazione coi Musei Civici e la Regione, Chiesa di San Giacomo, Mostra Antologica, presentazione di Gino Barioli e nota critica di Raffaele De Grada. Galleria Milano 11, Milano, presentazione di Raffaele De Grada. 1976 – Città di Cuneo, con il patronato della Regione Piemonte, mostra personale. Scuola Nazionale del Mosaico di Spilimbergo, patrocinio della Regione, della Provincia e della Città. “Dal Belice al Friuli”, Centro Europeo delle Arti e della Cultura, Milano. 1978 – Mostra Antologica, Castiglione delle Stviere (Mn). Lo stesso anno il Museo di Birmingham, in Inghilterra, acquista alcune sue tele. 1981 - Galleria Ponterosso, Milano. “Le barche della speranza, “Galleria Escalier, Bruxelles. 1984 – Galleria Eichinger, Monaco di Baviera, inaugurata dal Presidente della Repubblica Federale Tedesca. 1989–1990 - Galleria Prisma, Verona. 1991 – Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano, Gazoldo degli Ippoliti (Mn). 1992 – Antologica Spazio Prospettive, Milano. 1997 – “Viaggio nello zodiaco”, Galleria La Comice, Desenzano.



Rassegne:

1962 – LXIV Annuale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano. 1963 – XXIII Biennale Nazionale d’Arte, Palazzo della Permanente, Milano. 1966 – Mostra Sociale di Pittura, Scultura, Disegno, Palazzo della Permanente, Milano. 1967 – LXVIII Mostra Annuale d’Arte, Palazzo della Permanente, Milano. 1969 – IV Mostra d’Arte Contemporanea, Civico Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano. 1975 – Premio di Pittura Città di Marsala. 1979 – Biennale Internazionale d’Arte di Monza, Villa Reale, su invito. 1989 – Galleria Lo Scalone, Mantova. 1990 – Mostra dei Soci “Arte in Permanente”, Milano, Palazzo della Permanente. 1991 – “L’arte lombarda a Sirmione: quattro pittori contemporanei nella città di Catullo”, Consadori, Di Prata, Ferlenga e Longaretti, Sirmione. 1991 – XXXI Premio Suzzara, su invito. 1994 – III Biennale d’Arte Sacra, Sale del Palazzo Vescovile, Cremona. 1995 – Quarta Biennale di Cremona. 1998 – Rassegna “L’Apocalisse di Giovanni”, Palazzo Ducale, Mantova.


Premi e riconoscimenti:

1962 – Premio Papa Giovanni XXIII, vince il Premio Nazionale Everest. 1973 – Medaglia d’oro del Comune di Milano, Regione Lombardia. 1975 – Mostra, Museo delle Scienze e delle Arti, Milano, Premio Presenze. 1976 – Comune di Milano gli assegna la Tavolozza d’oro. 1978 – il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, lo nomina Cavaliere per meriti culturali. 1982 – Premio Il Senese d’Oro, manifestazione “Siena ‘82”.


Bibliografia:
1985 - Adalberto Sartori, a cura di, Pittori Scultori Incisori nella Mantova del '900, Mantova, Archivio Grafico Sartori, pp. 177/181.

2001 - Adalberto Sartori, Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, vol. III, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 1161/1170.

2003 - Autoritratto... con modella, a cura di Adalberto Sartori, presentazione di Gianfranco Bruno, Mantova, Arianna Sartori Editore, pp. 26/27.

2015 - MantovainArte2015. 1° regesto artistico mantovano, a cura di Arianna Sartori, presentazione di Maria Gabriella Savoia, catalogo mostra, Castel d'Ario, Casa Museo Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. nn.

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