Disertori Benvenuto

incisore
Trento, 16 febbraio 1887 - Milano, 22 gennaio 1969

Benvenuto Disertori nasce a Trento il 16 febbraio 1887.

Dopo avere conseguito la maturità classica a Trento, nel 1906 si trasferisce a Venezia, dove frequenta l’Accademia d’Arte. Nel 1907, vinto il primo premio del Corso di Paesaggio di Guglielmo Ciardi all’Accademia, si iscrive ad una scuola privata di nudo a Monaco di Baviera, studia storia dell’arte ed in particolar modo le incisioni del Dürer. In questo stesso anno realizza le sue prime incisioni, la xilografia Barche a Venezia e due acqueforti raffiguranti gatti. Si iscrive nel 1910 all’Università di Vienna, compie un viaggio a Berlino. Rientrato in Italia, nel 1911 soggiorna in varie città della Toscana e dell’Umbria. L’anno seguente vive tra Monaco di Baviera, Firenze e Perugia. Iniziata la collaborazione con la rivista “L’Eroica”, partecipa, alla I Esposizione Internazionale di xilografia di Levanto. Espone ventisette disegni a Ca’ Pesaro di Venezia. Nel 1913 realizza undici xilografie per la IX Giornata del Decamerone (ed. Formiggini, Genova 1916). A Roma è presente alla I Esposizione Internazionale d’Arte della “Secessione”. L’anno seguente compie un nuovo viaggio a Monaco di Baviera dove espone al Glasoalast nella Kunstaustellung der Münchener Secession. Partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia con quattro xilografie. Alla importante manifestazione sarà presente, quasi ininterrottamente, fino al 1950.


Nel febbraio-giugno 1915 figura alla Terza Esposizione Internazionale d’Arte della “Secessione”, a Roma, presenta nella Sala del “L’Eroica”, le xilografie: Fregio, fregio, La musa nel laureto, La nicchia; nella sal del Bianco e Nero presenta: La ninfetta, Casa bianca a Burano.

Nel 1915 espone alcune xilografie alla Mostra Nazionale di Incisione a Milano.

Figura alla Mostra d’Incisione italiana a Londra nel 1916, con illustrazioni efficacissime del Decamerone, visioni umbre, e altre impressioni: La fontana piena di terra, La nicchia, Il cactus.

Nel 1917, nella capitale, inizia un gruppo di vedute del Foro Romano; appare sulla rivista “Emporium” un articolo su di lui di Vittorio Pica.

Figura nel 1917, con acqueforti, alla Mostra del “Bianco e Nero” promossa dalla Soc. “Francesco Francia” di Bologna”, dove gli vine assegnato il premio di lire 300 per l’ex libris.

Dall'8 al 29 aprile del 1917, partecipa all'Esposizione delle Tre Venezie, alla Galleria Pesaro di Milano.

Figura nel dicembre del 1918 alla Mostra del “Bianco e Nero” promossa dalla Soc. “Francesco Francia” di Bologna”, espone vedute di città umbre.

Nel 1920 espone alla Galleria Pesaro di Milano, con catalogo curato dallo stesso Pica.

Dal 30 marzo al 30 giugno 1921, figura alla Prima Biennale Romana, con le opere Burano: Casa bianca, Perugia: San Domenico, Perugia: Monteripido, Gubbio, L’albero secco, Perugia: Campanile di S. Agostino.

Nel maggio-ottobre 1921 partecipa alla 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, con le acqueforti: L'edera, Il tempio dei Dioscuri al Foro romano, Il Campidoglio, la via ritorta - Perugia, Borgo Sant’Angelo - Perugia,

Illustra con xilografie originali le copertine della rivista Emporium, n. 323, novembre 1921; n. 338, febbraio 1923; n. 413, maggio 1929.

È presente con Tre acqueforti; alla mostra La Fiorentina Primaverile, Prima Esposizione Nazionale dell’opera e del lavoro d’arte, che si tiene nel Palazzo delle Esposizioni al Parco di S. Gallo a Firenze dall’8 aprile al 31 luglio 1922.

Sempre nel 1922 presenta sue acqueforti alla 90° Esposizione della Società “Amatori e Cultori” di Roma.

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due acqueforti: Ronciclione nel Cimeno I, e Ronciglione nel Cimeno II:

Nel 1922 Disertori inizia a pubblicare su “Emporium” una serie di sei articoli sulle stampe e sui rami dei secc. XVI-XVII conservati presso la Regia Calcografia.

Nel 1923 va a vivere a Firenze. Nel 1925 sposa la pittrice olandese Regina Philippona.

Con le incisioni Il tempio dei Dioscuri, Perugia - Il Campanile di S. Maria Nuova, S. Gemignano, Il Pranao del tempio di Antonio e Faustina, Roman Forum, Perugia - Borgo S. Angelo, Perugia - La via dei Priori della Torre Civica, Learco della Mandola, partecipa dal 29 marzo al 16 aprile 1925, , alla 1* Mostra dell’Incisione, organizzata dalla “Bottega d’Arte”, di Livorno.

Nel 1925 sulla rivista “Xilografia”, anno II, diretta Francesco Nonni a Faenza, vengono pubblicate le sue xilografie originali: Il pittore Moggioli, Controluce.

Nell’ottobre-dicembre 1925 partecipa all’Esposizione Nazionale d’Arte, catalogo mostra, R. Accademia di Brera…, Milano, Palazzo della Permanente, con: Ronciglione nel Cimino, acquaforte,

È presente, nel 1926, con la stampa Il pianeta Giove, alla I Mostra del Novecento Italiano.

Nel 1927 nasce il figlio Andrea. A Firenze è in buoni rapporti con l’editore Olschki che pubblica sulla sua rivista, “La Bibliofilia”, una serie di Notizie aggiunte al Bartsch.

Partecipa nel 1927 alla II^ Esposizione internazionale dell’Incisione moderna, Firenze, con Ronciglione nel Cimino.

Nel 1930 gli viene assegnata “per chiara fama” la cattedra di incisione all’Accademia di Belle Arti di Brera (incarico che terrà fino al 1960), e partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con l'incisione a bulino: Simmetria.

Nel 1931 si trasferisce a Milano, in via Moscova 70. Inizia il suo insegnamento all’Accademia, che esercita nella sede staccata presso il Convento dell’Incoronata.

Nel 1931 figura alla Rassegna dell’Incisione Italiana che si tiene al The Art Institut di Chicago, ed in altre sedi degli Stati Uniti.

Nel 1931 figura alla Mostra dell’Incisione italiana moderna, del Museo Municipale di Amsterdam.

Nella primavera del 1932, espone alla Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, a Firenze, con le acqueforti: Il piede della Dea Giunone, Il tempio dei Dioscuri, Il tempio di Antonio e Faustina, Il Monte Capitolino, Monte Magnanapoli, Ronciglione sul Cimino, Via dei Priori a Perugia, Borgo Sant’Antonio a Perugia, Il Campanile di San Francesco a Gubbio, La Ninfetta, Allegoria della Fortuna, Il Pianeta Venere.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con l'acquaforte: Andrea Alciati - Emblema CXXIII.

Nel 1932 figura alla Mostra “L’Italie dans l’art di livre et de la gravure, exposition d’oeuvres de maitres graveurs illustrateurs et imprimeurs italiens et français anciens et modernes, Musèe de la Peinture, Bordeaux.

Nel 1934 partecipa alla Biennale di Venezia con cinque litografie.

Nel gennaio 1935 appare su “Print Collector’s Quarterly” un articolo di A. Calabi, che rappresenta il primo tentativo di catalogo ragionato delle incisioni di Disertori.

Nel 1937 - Ettore Cozzani sulla sua stupenda L’Eroica, gli dedica due copertine sui nn. 221/222, gen.-feb., (Il muro - acquaforte); nn. 229/250, set., (L’Arco di Tito - acquaforte).

Nel 1939 figura alla Mostra “Esposizione di incisioni italiane nell’America Centrale e Meridionale (Exposiciòn de Grabados)”, a cura della Biennale di Venezia, varie sedi, mostra itinerante in Venezuela e Messico.

Nel 1942, a causa delle vicende belliche e dei bombardamenti trasferisce la famiglia a Trento pur continuando ad esercitare il suo lavoro a Milano.

Nel dicembre 1944 sposta la famiglia a Milano e, poiché la casa della Maggiolina risulta in parte lesionata dai bombardamenti, va a vivere con la famiglia nel locale del suo laboratorio a Brera. L’ultima incisione di Disertori risale al 1949, da questo momento in poi continuerà a intagliare soltanto piccoli legni destinati ad ex libris. In giugno si tiene presso la Calcografia Nazionale una mostra delle sue stampe e dei suoi disegni.

Nel 1954 figura alla “II Mostra Nazionale del Disegno e dell’Incisione contemporanea”,Palazzo Comunale Salone Auditoriuma Forlì.

Nel 1954 figura alla “Italian America exchange exhibition - mostra itinerante negli Stati Uniti, (Washington, Library of Congress - New York, Metropolitan Museum of Art - San Francisco, M. H. De Young Museum - Pasadena, Pasadena Art Museum - Detroi, Detroit Institute of Art - Pittisburgh, Carnegi Institut - East Lansing, Michigan State College - Rockland, Farnsworth Library and Museum).

Nel 1955 figura alla “Mostra Nazionale dell’Incisione contemporanea italiana”, a Palazzo Ducale, a Venezia.

Nel 1957 figura alla “ I Mostra dell’incisione italiana contemporanea”, alla Galleria Opera Bevilacqua La Masa, Palazzo delle Procuratie Nuove di Venezia.

Nel 1957 gli viene conferita dal Governo Italiano la medaglia d’oro per l’arte e la cultura. Nel 1967 è insignito a Trento del “Drappo di San Vigilio”.

Nel 1958 figura alla Mostra di Incisioni italiane, presso L’Auslandskulturtage der Stadt, di Dorrmund, e presso l’Istituto Italiano di Cultura, di Colonia.


Muore a Milano il 22 gennaio 1969.

L’opera incisa di Benvenuto Disertori annovera complessivamente sessantaquattro calcografie, venticinque xilografie, sei litografie. Ha eseguito una settantina di ex-libris con tecniche diverse: xilografia, acquaforte, disegno a penna. Numerose mostre nazionali e internazionali a Londra, Bruxelles, Parigi, Chicago, Bordeaux, Varsavia, Cracovia, Poznam, Bucarest, Sofia, Oslo, Ginevra, Istambul, Linz.

Molte sue incisioni si trovano nella Galleria d’Arte Moderna di Venezia, all’Istituto Nazionale per la grafica di Roma, alla Bertarelli di Milano, a Udine, Buenos Aires, nella Galleria Capitolina, nel Gabinetto delle stampe degli Uffizi di Firenze, Bruxelles, Stoccolma, nei musei di Trento, alla Public Library di New York e Tokio e nella collezione di Vittorio Emanuele III.

Ha illustrato anche parecchi libri, tra i quali la nona Giornata del Decamerone per l’editore Formiggini con undici xilografie. Ha fatto studi approfonditi sulla storia dell’incisione e, in particolare, sulle stampe italiane dei secoli XVI e XVII possedute dalla Calcografia di Roma, pubblicati su “L’Emporium”, la “Bibliofilia”, e condensati nel piccolo volume L’Incisione italiana (1931).

Nell’ambito della III Biennale Nazionale dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, che si tiene dal 31 maggio al 14 giugno 1997, al Salone Nuove Terme e Palazzo Perbellini di Acqui Terme, è rappresentato con le incisioni: La fontana del Nettuno a Trento, Il campanile di S. Maria Nuova a Perugia, all’esposizione “L’Incisione in Italia nel XX secolo.

Un “Catalogo ragionato dell’opera grafica di Benvenuto Disertori” è stato realizzato nel 2000, da Paolo Bellini e Alessia Alberti, anche grazie alla disponibilità del figlio dell’artista, Andrea Disertori, per la Edi-Artes di Milano. Lo stesso catalogo ha accompagnato le mostre dedicate a Benvenuto Disertori a Bagnacavallo al Centro Culturale Le Cappuccine (2000); Acqui Terme al Palazzo Robellini (2001); Milano alla Raccolta Bertarelli (2001); Luino.

La Calcografia Nazionale di Roma, conserva sue incisioni originali,


Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it



Bibliografia:

1912 - Mario Labò, La Mostra xilografica di Levanto, Emporium, n. 213, settembre, pp. 235, 238 ill.

1915 - Secessione, Terza Esposizione Internazionale d’Arte, catalogo, Roma, pp. 19, 50.

1916 - Giovanni Boccaccio Il Decamerone, Emilia, giornata IX, cura: Ettore Cozzani; xilografie: Benvenuto M. Disertori; 1a ed.: 1916, pp 124 (Classici del Ridere - 29)

1916 - Raffaele Calzini, L’Esposizione dell’Associazione italiana acquafortisti e incisori a Londra, Emporium, n. 257 maggio, pp. 370, 372.

1918 - Mostra del “Bianco e Nero” a Bologna”, Emporium, n. 277 gennaio, p. 55.

1919 - Giovanni Nascimbeni, Mostra del “Bianco e Nero” a Bologna”, Emporium, n. 291 marzo, p. 164.

1921 - Prima Biennale Romana. Esposizione Nazionale di Belle Arti nel Cinquantenario della Capitale. Catalogo mostra, Roma, pp. 64, 153

1921 - 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, pp. 70, 71. 72.

1922 - Carlo Tridenti, Benvenuto Disertori,La Fiorentina Primaverile, catalogo mostra, Firenze, aprile-luglio, p. 86/87;

1922 - Augusto Carelli, La 90° Esposizione della Società “Amatori e Cultori” di Roma, Emporium, n. 329 maggio, p. 296.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 35.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, Numero speciale della Illustrazione Italiana, Milano, Treves, supplemento al n. 31 del 30 luglio, p. 32.

1924 - Acquisti d’opere d’arte a Venezia per la Galleria Nazionale Cimento, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 240.

1925 - 1* Mostra dell’Incisione, Acquaforte - xilografia - litografia, Bollettino di “Bottega d’Arte”, Livorno, n. 4, aprile;

1925 -Mostre di Bottega d’Arte di Livorno, Cimento, Anno V, p. 96.

1925 - Francesco Nonni, Xilografia, anno II, Faenza, n. 193, 201, (xilografie originali).

1925 - Esposizione Nazionale d’Arte, catalogo mostra, R. Accademia di Brera…, Milano, Palazzo della Permanente, pp. 50,

1927 - Cesare Ratta, L’arte del libro e della rivista nei paesi d’Europa e d’America, Vol.. I, Bologna, p. 167, 273

1927 - II^ Esposizione internazionale dell’Incisione moderna, catalogo, Firenze,

1927 - Roberto Papini, Stampe moderne d’ogni paese alla Mostra di Firenze, Bergamo, Emporium, n. 390 giugno, p. 343 ill., 350.

1927 ca. - Cesare Ratta, a cura, Acquafortisti Italiani, II, tavv. 22, 23, 24, 25, 26, 27.

1929 - Piero Scarpa, Artisti Contemporanei italiani e stranieri residenti in Italia. (…), Libro Primo, Milano, Amatrix, pp. 81/84. DA FARE

1929 - Cesare Ratta, a cura di, L’Incisione orignale su legno in Italia, 300 tavole xilografiche, Prefazione di Luigi Servolini, Bologna, tav. n. 161-162.

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 51.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 149.

1932 - Catalogo della Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, Firenze, Istituto Italiano del Libro, p.29, (ill. XXXV).

1932 - XVIIIa Biennale di Venezia, L’Artista Moderno, Torino, n. 16, p. 296 .

1933 - Benvenuto Disertori, Milano, L’Eroica, n. 180/181, ago.-set., ill. copertina (La campana, disegno).

1934 - Artisti italiani alla mostra di Chicago, Napoli, Cimento, anno XIII, vol. XII, n. 132,5 luglio 28 luglio, p. 112.

1935 - Luigi Servolini, La xilografia italiana oggi, Napoli, Cimento, anno XIV, vol. XIII, n. 141, 5 aprile 20 aprile, pp. 35/36.

1936/1937 - Congedo, a cura di Cesare Ratta artigiano tipografo, Bologna, sezione tipografica dell’Istituto Aldini-Valleriani.

1937 - Benvenuto Disertori, Milano, L’Eroica, nn. 221/222, gen.-feb., ill. capertina (Il muro - acquaforte)

1937 - Benvenuto Disertori, Milano, L’Eroica, nn. 229/250, set., ill. copertina (L’Arco di Tito - acquaforte).

1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 118

1954 - Benvenuto Disertori. Incisore e umanista, Saluto di Ernesta Bittanti Battisti, testo di Benvenuto Disertori, Collana degli Artisti Trentini n. 5.

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 285, 287, 288, 289;

1960 - Benvenuto Disertori. Disegnatore e musicologo, Testo di Nino Barabntini, Riccardo Maroni e Benvenuto Disertori, Collana degli Artisti Trentini n. 25

1960 - Luigi Servolini, Gli incisori d’Italia, Milano, Edizioni del Liocorno, (ad vocem) .

1963 - Benvenuto Disertori. Grafica minore, Testo di Riccardo Maroni, Collana degli Artisti Trentini n. 35.

1979 - 1900 Bianco e Nero. Ex libris - Grafica minore, Saggio critico di Andrea B. Del Guercio, Catalogo a cura di Maria Pia Gonnelli Manetti, Firenze, Edizioni Gonnelli, p. 28.

1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 419/420.

1994 - Il Novecento in Provincia di Latina, presenze e testimonianze, ideazione e cura del volume: Massimiliano Vittori, Alberto Serarcangeli, Latina, Amministrazione Provinciale, p. 56, 57, 66 ill, 67 ill..

1997 - III Biennale Nazionale dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, catalogo mostra, p. 90.

1999 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume III, Cas-D, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 357/358, 363 ill.

1999 - Gabriella Gentilini, acura, Repertorio della Xilografia Italiana 1946-1999, volume primo (unico pubblicato), Firenze, Pietro Chegai Editore, p. 75.

2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 222, 224, 227, 228, 229, 235

2007 - Stefano Liberati, “Xilogragia” (1924-1926) Catalogo Generale, schede biografiche di Nicoletta Di Benedetto, Manduria (TA), Barbieri/Selvaggi - Editori, p. 60, nn. 193, 201.

2008 - Adalberto Sartori e Arianna Sartori, “Incisori moderni e contemporanei. Raccolta di monografie illustrate”, libro primo, Mantova, Centro Studi Sartori per la Grafica, pp. 229/245.

2012 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 153.

2012 - Notizie incise, Mantova, Archivio, n. 7 settembre, p. 33.

2013 - Francesco Parisi, Xilografia italiana del ‘900 gli artisti & le tecniche, Milano, Fondazione Italo Zetti, p. 18, 19, tav. XIX.

2021 - Perle d'Arte. La collana degli artisti trentini di Riccardo Maroni, catalogo mostra, Casa degli Artisti G. Vittone, Canale di Tenno (TN), pp.nn.

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