Giorgio Di Venere nasce a Mestre-Venezia il 1° febbraio 1927, dove vive e lavora.
Da giovanissimo, terminate le scuole elementari si iscrive ai primi corsi dell’Istituto d’Arte di Venezia.
Dopo alcuni anni di frequentazione deve interrompere questi studi per sopraggiunte difficoltà economiche familiari e in un momento particolarmente difficile è costretto a trovarsi un lavoro.
Le prime esperienze lavorative le fa come apprendista in una tipografia, ma in questa occupazione non rimane per molto tempo poiché trova un nuovo lavoro più remunerativo nella Società telefonica del Veneto, dove si ferma per molto tempo.
Il suo interesse per il disegno e la pittura però non s’interrompe e pur lavorando continua quel percorso di apprendimento e conoscenza che lo porta alle prime esperienze espositive.
In questo periodo risulteranno molto utili soprattutto le frequentazioni a Venezia di importanti esposizioni e il costante contatto con l’ambiente della Bevilacqua La Masa (dove ha modo di esporre più volte), che nell’immediato dopoguerra era molto attivo e pieno di promettenti presenze giovanili, inoltre propizie anche le vicinanze di affermati maestri che gioveranno positivamente per la sua formazione.
In seguito ha potuto scegliere di lasciare il lavoro nella Società dei telefoni per dedicarsi all’insegnamento presso l’Istituto d’Arte di Venezia e proprio in quel laboratorio di arti grafiche dove da ragazzo aveva fatto le prime esperienze artistiche.
Con questa scelta ha avuto modo di svolgere una maggiore attività espositiva sia in campo pittorico che grafico con mostre personali e collettive.
Per un certo periodo ha collaborato con riviste aziendali, illustrando copertine e racconti, ha realizzato cartelle di grafica per Enti pubblici e privati e illustrato con incisioni testi poetici.
Da diversi anni è presente con sue opere nel prestigioso catalogo Prandi di Reggio Emilia e fa parte fin dal 1960 dell’Associazione Incisori Veneti.
Giorgio Di Venere nel suo far pittura ha sempre preferito dare più importanza al colore che al soggetto stesso, anche quando i suoi lavori rappresentavano una spiccata figuratività.
Adesso nel pieno della sua maturità questa predilezione per il colore tende a far scomparire ogni forma descrittiva per diventare esso stesso soggetto trainante dell’opera, come nella migliore tradizione veneta.
Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,
Sito internet: www.raccoltastampesartori.it
Bibliografia recente:
1998 - “Di Venere. Opere su carta 1991-1998”, a cura di Marco Goldin, catalogo mostra, Casa dei Carraresi, Treviso, Electa.
2004 - “Trenta opere su carta di Giorgio Di Venere”, a cura di Adalberto Sartori, presentazione di Maria Gabriella Savoia, Arianna Sartori Editore, Mantova.
2005 - “Di Venere. Tempere e acquerelli”, testo di Dino Marangon, catalogo mostra, Centro Culturale Cà Lozzio Incontri, Piavon di Oderzo (TV).
2007 - “Giorgio Di Venere. Opere su carta”, a cura di Adalberto Sartori, presentazione di Maria Gabriella Savoia, Arianna Sartori Editore, Mantova.
2007 - “Di Venere”, a cura di Michele Beraldo, con un testo critico di Enzo De Martino, catalogo mostra, Palazzo delle Contesse, Comune di Mel (BL).
2008 - “Giorgio Di Venere. Acquerelli”, testi di Guido Giuffrè e Michele Beraldo, Libreria Antiquaria Prandi, Reggio Emilia.
2010 - “Incisori moderni e contemporanei. Raccolta di monografie illustrate. Libro secondo”, a cura di Arianna Sartori, Centro Studi Sartori per la Grafica, Mantova.
2012 - “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea”, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2016 - “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea 2017”, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2019 - “Acquerellisti italiani”, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2021 - Artisti Italiani 2022 catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, prefazione di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 128/130.
