Rimasto orfano all'età di sette anni, nel 1917 venne arruolato in artiglieria ed prese parte alla disfatta di Caporetto. Notato per la grande abilità nel disegno, fu incaricato di disegnare le tavole di tiro. Dopo la guerra si trasferisce a Roma, dove fu assunto nel Servizio Geologico del Ministero dell'Agricoltura come disegnatore tecnico. Frequentò e si diplomò all'Accademia di Belle Arti di Roma e la sua attività artistica, dagli anni '20 andò avanti per oltre cinquant’anni.
Di Pasquale iniziò così a partecipare a mostre, Premiato alla Primaverile Ferrarese, dalla Accademia di S. Luca, alla Mostra del « Bambino nell’Arte », alla Nazionale di Napoli, alla Mostra Nazionale di Pittura di Giulianova (Pennello d’ore), alla Mostra della Maternità, alla Lavellese (1" premio). Medaglia di Argento della Società Arte. Scienze e lettere di Parigi. Medaglia d’oro alla Mostra contemporanea di Termoli. Ha partecipato alle Nazionali Italiane, alle Quadriennali di Roma, ai premi Michetti, alla Mostra del Ritratto Femminile, della montagna, dell’Arte del Mezzogiorno, alla figurativa dell’E.A. 53 ed internazionali. Ha tenuto Mostre personali, ha diretto manifestazioni collettive.
Diventò consulente, critico d'arte e illustratore di periodici. Ha fatto parte di Commissioni Governative Italiane e di Giurie d’Arte. Membro d’Onore di diverse Accademie ed è insignito di vari Ordini Cavallereschi.
Intanto, l'artista ha sposato la moglie Incoronata, originaria di Lavello: e la cittadina lucana rimarrà soggetto ricorrente dei suoi quadri.
Di Pasquale è un benemerito della Lucania. Alla sua morte lasciò il corpus delle sue opere alla città di Andria.
Bibliografia:
1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, pp. 205/210.