Deluigi O. Mario - De Luigi

pittore
Treviso, 21 giugno 1901 - Dolo (VE), 27 maggio 1978

Si iscrive nel 1926 all’Accademia di Belle Arti. Risale a quegli anni l’inizio del rapporto di fraterna amicizia con l’architetto Carlo Scarpa. Nel 1926 compie il suo primo viaggio a Parigi, dove ritornerà nel 1937 in occasione dell’Esposizione Universale. Tra il 1926 e il 1927 instaura un rapporto di amicizia con Severini. Inizia la sua attività espositiva nel 1928 alla Collettiva dell’Opera Bevilacqua La Masa e nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con l'opera: Quadro - Ragazza. Nei primi anni ‘30 con Scarpa inizia ad occuparsi di arredamento. Negli stessi anni si interessa al mosaico, attività che continuerà per tutta la vita. Sperimenta negli anni ‘30 la scultura e dal 1942 al 1944 sarà assistente di Martini all'Accademia di Belle Arti di Venezia. In questi anni entra in contatto con l’ambiente culturale veneziano, in particolare con poeti, musicisti e con il gallerista Cardazzo. Negli anni ‘40 elabora una pittura sempre legata a suggestioni figurative, definita fisiologica. Nel 1946 insieme a Scarpa e Ambrosini fonda la Scuola libera di arti plastiche ed è chiamato a insegnare scenografia presso l’Istituto universitario di architettura di Venezia, dove rimarrà fino al 1971. Il contatto con le problematiche legate alla progettazione architettonica, e soprattutto il confronto con B. Zevi, permettono a Deluigi di definire il personale concetto di spazio. Nel 1946 vince il premio Burano e nel 1947 il Premio Abano. Nei primi anni ‘50 l’artista si orienta verso l’astrazione operando una graduale eliminazione della plasticità fisiologica delle figurazioni. Nel 1951 firma a Milano il Manifesto dell’arte spaziale, e quindi il Manifesto del movimento spaziale per la televisione (1952). Partecipa alle mostre del gruppo. Nel 1952 conosce e diviene amico di Le Corbusier; negli anni successivi otterrà l’incarico di eseguire alcune grandi decorazioni a mosaico nelle Centrali elettriche SADE e nella Stazione di Venezia. Nel frattempo si consolida l’amicizia con lo storico dell’arte Giuseppe Mazzariol che cura una sua importante antologica nel 1966 presso la Fondazione Ouerini Stampalia, e con il quale farà alcuni importanti viaggi. Nel corso degli anni ‘60 e ‘70 Deluigi continua la sua ricerca e tiene importanti mostre personali. Dal 1960 insegna al Corso superiore di disegno industriale e dal 1970 all’Università internazionale dell’arte, mentre dal 1973 insegnerà per tre anni anche ai corsi della Sommerakademie di Salisburgo. Partecipa a manifestazioni artistiche internazionali, tra cui si ricordano 7 Biennali di Venezia e le Quadriennali del 1959 e del 1972.


Bibliografia:

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 57.

2010 - Lucio Fontana e lo Spazialismo a Venezia, testi di Franco Batacchi, Giovanni Granzotto, catalogo mostra, Galleria Perl'A di Venezia, Ed. Il Sogno di Polifilo, pp. 40/43.

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