Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,
Sito internet: www.raccoltastampesartori.it
Nel 1907 parte per Milano ed inizia a lavorare per una ditta che produce manifesti pubblicitari, durante i tre anni di permanenza a Milano frequenta il Corso Superiore di Disegno litografico.
Nel 1911 ritorna nel suo paese d’origine, dove realizza due opere per il Municipio.
Figura nel dicembre del 1918 alla Mostra del “Bianco e Nero” promossa dalla Soc. “Francesco Francia” di Bologna”, espone disegni di visioni e figure sarde.
Nel 1920 partecipa alla XI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 dipinti
Dal 4 novembre 1923 al 30 aprile 1924, partecipa alla Seconda Biennale Romana d’Arte, con le xilografie: Gabbanu de patore, Cantadore imbriacu.
Nel 1924 porta termine il lavoro per il Palazzo del Comune di Nuoro, di quattro lunette che hanno per tema l'Amore, la Famiglia, la Patria e la Fede.
Nel 1924 partecipa alla Decimaquinta Mostra di Ca’ Pesaro, con l’opera: Una strada a Torpè.
Nel 1925 partecipa all'Esposizione d'Arte dei Combattenti delle Tre Venezie, a Venezia, con il dipinto: Ritratto della Sig,na Celmanti.
Tra il 1926 decora la Cattedrale di Santa Maria Maddalena di Lanusei, e dipinge tre grandi pale raffiguranti la Natività, la Crocifissione e la Deposizione.
Viene pubblicata al sua xilografia originale: “Famiglia di contadini sardi” (tav. VIII) nel 1926/1927 su: La moderna Xilografia Italiana. Trenta tavole incise da 24 Artisti del bulino. Esordio di Francesco Sapori. Presentazione di Cesare Ratta. Cartella numero 1. A cura di Cesare Ratta, Direttore della Scuola di Arte Tipografica del Comune di Bologna. (In altri esemplari della stessa cartella viene pubblicata una xiografia di Carlo D’Aloisio - come indicato nell’elenCo delle tavole).
Viene pubblicata la sua xilografia originale: “Ballo di contadini sardi” (Tav. 19). nel 1927 su: La moderna Xilografia Italiana. Venticinque Tavole incise da Artisti del bulino. Con un commento di Francesco Sapori e uno scritto di Adolfo De Carolis. Seconda Cartella. A cura e a spese di Cesare Ratta, Direttore della Scuola di Arte Tipografica del Comune di Bologna.
Nel 1927 su: Gli adornatori del libro in Italia, vol. VIII, di Cesare Ratta, stampato a Bologna, viene pubblicato sulla tavola 77: Il suonatore di Liunessas, da una xilografia.
Decora l’Aula Magna dell’Università di Sassari nel 1927 e la cattedrale di Alghero (1928-33). Tra il 1929 e il 1930, si reca a Bengasi dal fratello Gonario: durante il soggiorno, dipinge paesaggi e ritratti, successivamente esposti presso la prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale di Roma.
Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la xilografia: Contadini di Sardegna.
Nel novembre dicembre del 1930, partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma, con le opere: Cristo alla colonna, Pietà, Deposizione.
Nel 1931 figura alla I° Mostra del Bianco e Nero del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti, alla Calcografia di Roma.
Nel 1931 partecipa alla Mostra d'Arte Sacra a Padova, con 2 dipinti: Cristo deriso, e un'altro.
Nell’ottobre del 1931, la Rivista di Ettore Cozzani, l’Eroica (n. 158), dedica a Mario Delitala, un numero speciale, che contiene un testo critico di Luigi Servolini, e numerose xilografie impresse sul legno originale: Villaggio di Sardegna, La serenata del bomborombò, Verso la fonte, Ballo tondo, Giovinette di Sardegna, Mattino, La predicazione, Pastore seduto, Cristo deriso, Il ballo di Torpe, La deposizione. In copertina viene stampata la riproduzione della xilografia “Pastore nella tempesta”.
Dall’ottobre al dicembre 1931 nell’ambito della Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale,nel Palazzo delle Esposizioni, a Roma, presenta le opere: Villaggio di negri, L’orticello di Agedabia, Il mare di Sabri, Mabruca, Caffè arabo, Aiscia, Il fonduk di Bengasi, Selma, Vecchi di Agedabia, Caffè arabo. - Corrado Zoli scrive: "Una pittura chiara, immediata, piena di spontaneità e d'efficacia, è pure quella di Mario Delitala, il quale ha lavorato alacremente - non è forse superfluo il ricordarlo - anche durante le recentissime operazioni di grande polizia contro i ribelli della Cirenaica, al seguito delle nostre colonne operanti e non senza suo grave rischio personale: L'orticello di Agedabia - nostalgico ricordo della... Capitale dei Senuss! - e Il mare di Sabrim mi sono piaciuti moltissimo".
Partecipa dal 1931 (Prima) alle Quadriennali di Roma: Seconda (1935), Terza (1939), Quarta (1943), Quinta (1948), Sesta (1951), Settima (1955), Ottava (1959).
Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due xilografie: Ecce homo, San Cristoforo.
Nel 1932 figura alla II° Mostra del Bianco e Nero del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Nel 1932 figura alla Mostra “L’Italie dans l’art di livre et de la gravure, exposition d’oeuvres de maitres graveurs illustrateurs et imprimeurs italiens et français anciens et modernes, Musèe de la Peinture, Bordeaux.
Nel 1932 figura alla Mostra “Les xjlographes Italiens et Belges”,8° Salon de l’Association des Xylopraphes Belges, a Bruxelles (Belgio).
Nel 1933 figura alla Mostra “Sucasnà Europskà Grafika VI: Italia”, presso il Muzeum Vychodoslovenchè,a Kosice.
Nel 1933 figura alla Mostra “I Esposition Internationale de la gravure sur bois originale”, presso l’ Institut de Propagande de l’Arte,a Varsavia.
Nel 1933 figura alla Mostra “Moderne italienischer Kunst. L’incisione italiana d’oggi”, presso Kunstlerhaus,a Vienna.
Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 5 xilografie: Contadini sull'aia, Pastori nella capanna, Le tre Croci, Tosatura, Pigiatura.
Nel 1934 figura alla Mostra “Graphik Ausstellung Italienischer Kunstler”, presso Kunstlerbund Munchen,a Monaco di Baviera.
Nel 1935 figura alla Mostra “Le bois gravè Lyonnais”, presso Bibliotheques de la Ville de Lyon,a Lione.
Nel 1935 in unarticolo sulla xilografia italiana firmato da Luigi Servolini, comparso sulla rivista internazionale “Xylographie” di Marsiglia, viene citato.
Dal 7 aprile al 5 maggio 1935 figura alla Mostra “I Italijas grafiskes Makiskas Izstade Latvija”, presso Niklavs Strunke,a Riga.
1935 - Cesare Ratta, a cura di, Collezione dei “Quaderni Ratta” Numeri otto e nove riuniti. Volume contenente centotre incisioni su legno originale di trentotto artisti. In appendice diciassette lavori di allievi giovanissimi. (103 xilografie - 17 opere di giovanissimi). Bologna, Vinene pubblicata la riproduzione della xilografia: Costumi sardi: La donna “al filet”.
Nel quaderno n. X-XI di Cesare Ratta, “Florilegio Artistico”, del 1936, viene pubblicata la xilografia: Suonatori sardi (sul retro xilografia di Bruno Santi), e la riproduzione del disegno: Venditrici di frutta in Sardegna.
Nel 1936 figura alla “Mostra dell’Incisione Italiana Moderna”, presso Padiglione delle Esposizioni,ad Abbazia. (primavera).
Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 xilografie, e riceve il Premio Presidenza Biennale.
Nel 1936 vince a Roma, con una grande acquaforte, il concorso detto della Regina, a pari merito con Stanis Dessy.
Nel volume di “Congedo” di Cesare Ratta del 1937, vengono pubblicate le xilografie originale: Cristo deriso, Ritratto, Donna di Sardegna.
Nel 1938 la xilografia originale. “Il pianto delle Marie”, viene pubblicata a Milano, sulla rivista L’Eroica, nn. 235/237, mar.-mag.
Nel 1938 partecipa alla XXI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 13 xilografie
Nel 1938 figura alla Mostra “Esposizione Internazionale di San Paolo”, a San Paolo del Brasile.
Nel 1939 figura alla Mostra “Esposizione di incisioni italiane nell’America Centrale e Meridionale (Exposiciòn de Grabados)”, a cura della Biennale di Venezia, varie sedi, mostra itinerante in Venezuela e Messico.
Nel 1942 partecipa alla XXIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 xilografia
Nel 1943 figura alla “Mostra di incisioni italiane antiche e contemporanee”, presso l’Istituto Italiano di Cultura, a Barcellona.
Nel 1947 figura alla “Mostra dell’Incisione Italiana”, nel Nationalmuseum, a Stoccolma.
Nel 1947 figura alla Mostra “Ausstellung moderner italianischer Graphik”, nel Graphische Sammlung, a Zurigo.
Nel 1948 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 3 xilografie
Nel 1948 viene chiamato a dirigere l'Istituto d'Arte di Palermo dove rimane fino al 1960
Nel 1948 figura alla “Mostra dell’incisione italiana”, Ministero dell’Educazione, a Rio De Janeiro.
Nel 1951 figura alla Mostra “Art graphique italien caontemporary”, Galerie George Giroux, a Bruxelles.
Nel 1952 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 xilografie
Nel 1953 figura alla “IV Mostra di incisioni italiane”, a Sassari.
Nel 1953 figura alla “Mostra del disegno e dell’incisiione italiana dal Futurismo ad oggi” , al Palacio Foz, di Lisbona.
Nel 1953 figura alla “Mostra del disegno e dell’incisiione italiana dal Futurismo ad oggi” , a Tel Aviv (Israele).
Nel 1954 figura alla “II Mostra Nazionale del Disegno e dell’Incisione contemporanea”, Palazzo Comunale Salone Auditoriuma Forlì.
Nel 1954 figura alla “Italian America exchange exhibition - mostra itinerante negli Stati Uniti, (Washington, Library of Congress - New York, Metropolitan Museum of Art - San Francisco, M. H. De Young Museum - Pasadena, Pasadena Art Museum - Detroi, Detroit Institute of Art - Pittisburgh, Carnegi Institut - East Lansing, Michigan State College - Rockland, Farnsworth Library and Museum).
Nel 1955 figura alla “Mostra Nazionale dell’Incisione contemporanea italiana”, a Palazzo Ducale, a Venezia.
Nel 1955 figura alla Mostra “Italiensk Grafik av Idag”, al Nationalmuseum, a Stoccolma.
Nel 1956 figura alla Mostra “La gravure Italienne contemporaine”, Mostra itinerante in Francia (Sedi: Toulon, Musèe d’Art et d’Istoire - Nimes, Musèe de Nimes - Montpellier, Musèe Fabre - Marseille, Institut Italien d’études).
Nel 1956 figura alla Mostra “A gravura italiana contemporanea”, Parco Ibirapnera, Palazzo dell’Industria, San Paolo del Brasile.
Nel 1957 figura alla “ I Mostra dell’incisione italiana contemporanea”, alla Galleria Opera Bevilacqua La Masa, Palazzo delle Procuratie Nuove di Venezia.
Nel 1958 figura alla Mostra di Incisioni italiane, presso L’Auslandskulturtage der Stadt, di Dorrmund, e presso l’Istituto Italiano di Cultura, di Colonia.
Nel 1958 figura alla Mostra “Contemprary prints from Italy”, , presso The Brooklyn Museum, di New York.
Nel 1958 figura alla “Mostra di Incisioni Italiane nel Sud America”, Montevideo, Buenos Aires, Santiago.
Nel 1959 figura alla “Mostra d’Arte Graficacontemporanea italiana”, in varie sedi dell’America Centrale.
Nel giugno/luglio 1971 figura con due incisioni, alla,Settima mostra nazionale di incisioni italiane, presso ilBanco di Sardegna, a Sassari.
Partecipa con tre xilografie dal luglio al novembre 1972, alla II triennale internazionale della xilografia contemporanea. Carpi, Castello dei Pio.
Nell’ambito della III Biennale Nazionale dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, che si tiene dal 31 maggio al 14 giugno 1997, al Salone Nuove Terme e Palazzo Perbellini di Acqui Terme, è rappresentato con l’incisione: Gente del 1938 - Aratori, all’esposizione “L’Incisione in Italia nel XX secolo.
Nel 2000 sue opere figurano alla mostra “La collezione Nicola Valle Incisori sardi del Novecento”, che si tiene a Cagliari, dal 25 febbraio al 2 aprile.
Nel 2004 sue opere sono esposte nella mostra: L’Oro e l’Inchiostro. Gli Incisori Italiani tra le due guerre nel “Concorso della Regina”, esposizione che si tiene nel Centro Comunale di Cagliari a cura di Francesco Parisi e Massimiliano Vittori.
Figura nel 2006, con la xilografia: Vecchio che tosa una pecora e altre figure, alla mostra “Il lavoro inciso. Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova”, a cura di Patrizia Foglia, Chiara Gatti, Luigi Martini, che si tiene a Lecce dal 27 aprile al 27 agosto,nel Museo Provinciale Sigismondo Castromediano, e a Milano dal 14 settembre al 21 ottobre, alla Fondazione Stelline.
La Calcografia Nazionale di Roma, conserva sue incisioni originali,
Sue xilografie sono conrservate alMuseo della Xilografia di Carpi.
Bibliografia:
1919 - Giovanni Nascimbeni, Mostra del “Bianco e Nero” a Bologna”, Emporium, n. 291 marzo, p. 166.
1923 - Seconda Biennale Romana, catalogo mostra, Roma, pp. 109
1923 - Arturo Lancellotti, La Seconda Biennale Romana d’Arte, Roma, Edizioni La Fiamma, p. 64,
1924 - Decimaquinta Mostra di Ca’ Pesaro, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 228.
1925 - Esposizione d'Arte dei Combattenti delle Tre Venezie, catalogo mostra, Venezia, p. 24.
1927 ca. - Cesare Ratta, a cura, Acquafortisti Italiani, II, tav. 21.
1927 - La moderna Xilografia Italiana. Venticinque Tavole incise da Artisti del bulino. Con un commento di Francesco Sapori e uno scritto di Adolfo De Carolis. Seconda Cartella. A cura e a spese di Cesare Ratta, Direttore della Scuola di Arte Tipografica del Comune di Bologna.
1927 - Gli adornatori del libro in Italia, introduzione di Aldo Lusini, a cura e spese di Cesare Ratta, vol. VIII, Bologna, tavola: 77.
1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 24.
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 51.
1931 - Bruno Brunelli, La Mostra d'Arte Sacra a Padova, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 132 ill.
1931 - Luigi Servolini, Mario Delitala, Milano, L’Eroica, n. 158, ottobre, pp. 20, 22, 24, con num xilografie originali.
1931 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, ottobre - dicembre, p. 365.
1931 - Corrado Zoli, I - La Mostra de l'Italia e Colonie, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 615, tav. f.t. ill.
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 144.
1934 - XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 201.
1935 - L’incisione italiana all’estero, Napoli, Cimento, anno XIV, vol. XIII, n. 140, 5 marzo 5 aprile, pp. 35.
1935 - Luigi Servolini, La xilografia italiana oggi, Napoli, Cimento, anno XIV, vol. XIII, n. 141, 5 aprile 20 aprile, pp. 35/36.
1935 - Cesare Ratta, a cura di, Collezione dei “Quaderni Ratta” Numeri otto e nove riuniti. Volume contenente centotre incisioni su legno originale di trentotto artisti. In appendice diciassette lavori di allievi giovanissimi. (103 xilografie - 17 opere di giovanissimi). Bologna.
1936 - Cesare Ratta, a cura di, Florilegio Artistico, Quaderni X e XI riuniti, Bologna.
1936 - Teresio Rovere, Quaderni d’Arte, (con ill.), Torino, a b c rivista d’arte, n. 2, febbraio, p. 9/10.DA FARE
1936/1937 - Congedo, a cura di Cesare Ratta artigiano tipografo, Bologna, sezione tipografica dell’Istituto Aldini-Valleriani.
1938 - Mario Delitala, Il pianto delle Marie, Milano, L’Eroica, nn. 235/237, mar.-mag., p. 119/122 xilografia originale.
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 264, 266, 267;
1971 - Settima mostra nazionale di incisioni italiane, catalogo, Banco di Sardegna, Sassari, n. 28.
1972 - II triennale internazionale della xilografia contemporanea. Carpi, Castello dei Pio, luglio - novembre, pp. 254, 259.
1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 415
1987 - M.E. Ciusa, L’Opera xilografica di Mario Delitala. Fra identità e tradizione, Milano, Scheiwiller, con 85 tavv. in b.n. fuori testo.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 391
1997 - III Biennale Nazionale dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, catalogo mostra, p. 90.
1999 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume III, Cas-D, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 330, 339 ill.
2000 - La collezione Nicola Valle Incisori sardi del Novecento, testi di Maria Grazia Scano Naitza, catalogo mostra, Comune di Cagliari, pp. 58/67, 167/173.
2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 222, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230.
2004 - Francesco Parisi, Massimiliano Vittori, a cura di, L’Oro e l’Inchiostro. Gli Incisori Italiani tra le due guerre nel “Concorso della Regina”; Chiara Barbato, Mario Delitala (biografia), catalogo mostra, Latina, Novecento, pp. 49, 51, 68/69.
2006 - Alida Moltedo Mapelli, a cura di. Tra Oriente e Occidente. Stampe italiane della prima metà del ‘900. Arianna Mercanti, Mario Delitala (biografia), catalogo mostra, Roma, Calcografia, dicembre 2006 - febbraio 2007, Artemide editore, pp. 204/206. DA FARE CORREGGERE DATI,
2006 - Il lavoro inciso. Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova, a cura di Patrizia Foglia, Chiara Gatti, Luigi Martini, catalogo mostra, Lecce e Milano, Skira edit, pp. 232/233.
s.d. Mario Delitala, OPERA INCISA, a cura di Salvatore Sechi, FOTOCOPIE.
s.d. (2009) - Mirella e Franco Pagliarini, Incisori Marchigiani, Sassoferrato, Istituto Internazionale Studi Piceni, p. 61, 176.
2011 - “L’Eroica” 1911 - 2011. Remo Branca, Mario Delitala, Stanislao Dessy, i maestri della xilografia sarda. a cura di Gian Carlo Torre, catalogo mostra, Città di Castello, Tipografia Grifani Donati 1799, pp
2013 - Francesco Parisi, Xilografia italiana del ‘900 gli artisti & le tecniche, Milano, Fondazione Italo Zetti, p. 43, 57, tav. XXXVIII.
2015 - Luigi Servolini e il Museo della Xilografia di Carpi. Testo di Simona Santini. Fondazione Italo Zetti., Milano Taccuini di lavoro n. 22, p. 35.