Cominciò i suoi studi artistici a vent'anni, sotto la guida del prof. Napoleone Nani (ne diverrà in seguito professore, nel 1887). Stette a Roma qualche tempo come allievo di Cesare Maccari, nel 1885 si ritirò sulle rive del Garda, ove rimase circa tre anni nella solitudine dipingendo assiduamente dal vero. citiamo tra le sue opere: L'accusa, La difesa, A Lavoro finito.
Già nel 1890 ottiene i primi favorevoli riscontri, vincendo una medaglia d’oro alla mostra d’arte di Monaco.
Nel 1891 viene incaricato dei lavori nella torre di San Martino dove realizzò i grandi dipinti decorativi nel Museo Torre di S. Martino della Battaglia: "La carica dei granatieri di Sardegna", (1891), "I bersaglieri contro i russi nella vittoriosa battaglia al fiume Cernaja"; e lungo il percorso, tra la terza e la quarta sala e tra la quarta e la quinta, della stessa Torre, Vincenzo de Stefani e Giuseppe Vizzotto Alberti hanno realizzato insieme due serie, ciascuna di dieci Ritratti di uniformi dell'Armata Sarda del 1859, «tratti da modelli ad acquerello forniti dall'illustratore imolese Quinto Cenni.
Nel 1896 ottiene la commissione per la decorazione della Sala provinciale in palazzo Corner, a Venezia, dove collaborerà ancora una volta con Vizzotto Alberti.
Nel 1898, gli viene negata la direzione dell’Accademia d’Arte di Verona: la delusione lo spinge a ritirarsi a Venezia.
Nel 1895 partecipa alla Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: Ritratto, Notturno.
Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Impressione, Armonia della sera.
Nel 1909 partecipa alla VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: Ritratto della Signora K., Disegnatrice.
Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Ritratto della Signora di fronte e di profilo (dittico), Lo stagno della tristezza, Ritratto di Donna Bice Milani Zoppi.
Dall'8 al 29 aprile del 1917, partecipa all'Esposizione delle Tre Venezie, alla Galleria Pesaro di Milano.
Nel maggio-ottobre 1921 partecipa alla 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, con il dipinto: Velieri in partenza.
Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due acqueforti: Sotto la lampada, Notturno veneziano, e quattro dipinti: Parla al sole, Attesa, Presso una culla, Bambola.
Nel 1930 partecipa XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con tre dipinti: Autoritratto, La via del mare, Studio.
Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto Il gallo bianco.
Bibliografia:
1895 - Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 134.
1904 - La Battaglia della Cernaia, Brescia, Illustrazione Bresciana, n. 35, 16 maggio, p. 2.
1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 99.
1908 - Eugenio Vitelli, L'Arte alla VII Biennale di Venezia, Torino, Soc. Tip. Editrice Nazionale, p. 61.
1909 - VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 110.
1909 - Guido Marangoni. VIII esposizione Internazionale di Venezia. Pittori Veneti - La scultura, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 24, 20 novembre, p. 798.
1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 24, 116.
1921 - 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 88.
1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 35, 97.
1924 - Guido Marangoni, L'arte Internazionale a Venezia, La Grande Illustrazione d’Italia, n. 6 agosto, p. 20.
1930 - XVII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 45.
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 94.
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte - Venezia, 1932 X° 28 aprile 28 ottobre, Fascicolo di Maggio della Rivista Le Tre Venezie, anno VIII°, N° 5, p. 267.
1949 - Armando Pelliccioni, Dizionario degli Artisti Incisori Italianiii (dalle origini al XIX secolo), Carpi (MO), Gualdi, e F., p. 172
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 278;
2012 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume VIII, Rd-S, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 420
