De Fabris Giuseppe - Fabris

scultore
Nove di Bassano (VI), 19 agosto 1790 - Roma, 22 agosto 1860

Giuseppe De Fabris nacque a Nove (Vicenza) il 19 agosto 1790; nel 1808 si trasferì con la famiglia a Milano, dove fu allievo di Gaetano Monti. A Brera fino al 1813, si mise subito in luce ottenendo lusinghieri successi.

La prima commissione vera e propria venne dalla Fabbrica del Duomo: la statua in marmo di S. Napoleone (1811).

Nel 1814, con una pensione dell'accademia decise di trasferirsi a Roma.

Nel 1816 fu premiato in Campidoglio per la statua “ Nettuno ,,. Ebbe alte cariche, fu diletto ad Antonio Canova e a Papa Gregorio XVI; ma non raggiunse vera eccellenza d’arte.

La sua produzione fino al 1820 rivela maggiormente l'ispirazione canoviana.

Nel 1831 fu nominato reggente perpetuo dell'insigne Pontificia Congregazione de' Virtuosi del Pantheon, carica ch'era stata del Canova.

Nel 1832 fu eletto coadiutore alla direzione dei Musei e Gallerie pontificie, diventandone direttore nel 1837; in questo ruolo potè stringere rapporti con personalità della cultura, principi e sovrani.

Alcune opere: “San Napoleone,, (1811), per una guglia del Duomo di Milano; “Venere e Amore,, (1820), “ Milone di Crotone in lotta col leone,, (il bozzetto, circa del 1821, trovasi presso la Congregazione dei Virtuosi al Pantheon; il marmo venne offerto all’Imperatore di Russia nel 1855); “Amore e Psiche,,; “Ettore e Andromaca,,; “San Marco,, nella chiesa di San Francesco di Paola a Napoli; nel 1823 esegue un busto commemorativo del Canova su committenza di Leone XII.

Esegue monumenti e busti per la Basilica di San Pietro in Vaticano: "Monumento a Leona XII" (1836), e per altre chiese di Roma.


Bibliografia:

1837 - Cavaliere Luigi Geifi, Esposizione di pitture, sculture, disegni di architettura, e incisioni nel Palazzo di Venezia, Roma, L'Album, anno quarto, n. 22, 3 agosto, p. 169.

1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell'Arte. Ea Scultura nell'Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 386/388

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 307

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