Dazzi Romano

pittore disegnatore
Roma, 1905 - La Lima (Pistoia), 1976

Figlio dello scultore Romano Dazzi.

Nel 1919, appena quattordicenne, la Galleria d’Arte Bragaglia di Roma, allestisce una sua esposizione presentando al pubblico centoquaranta disegni, in catalogo presentazione di Ugo Ojetti.

Nel 1920 partecipa alla, XII Esposizione Internazionale d'Arte in Venezia, con 6i disegni di Animali.

Nel 1923 inviato in Libia dal Governo italiano per documentare le operazioni militari ed eseguire disegni di soggetto coloniale, scopriva la sua passione per il mondo africano, che rimarrà una costante della sua produzione artistica insieme alla straordinaria attività di animalier.

Dal 2 al 31 marzo 1924 partecipa alla V Mostra del Gruppo Romano Incisori Artisti, nella sede sociale al Palazzo Venezia di Roma.

Nel 1925-26, figura nel volume di Cesare Ratta, (a cura), Gli adornatori del libro in Italia, Volume III, Bologna, tav. 64.

Nel 1926 ottiene il prestigioso incarico di decorare l’Aula Magna dell’Accademia di Educazione Fisica a Roma, terminando il lavoro nel 1932.

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con Otto disegni, e Cartella con disegni e incisioni.

Dall’ottobre al dicembre 1931 nell’ambito della Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale,nel Palazzo delle Esposizioni, a Roma, tiene una Mostra Personale, dove presenta 51 opere.

Dall’ottobre 1934 al gennaio 1935 nell’ambito della Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale,nel Castelnovo di Napoli, presenta le opere in bianco e nero: Leonesse ruggenti, Leonessa ruggente, Studio di teste, Leone somalo, Leonessa, Testa di vecchio, Dialogo, Leonessa, e con i dipinti: Testa di arabo, 3 tipi arabi, Testa di arabo.

Con la sua una ricchissima produzione di studi di atleti, pugili, tuffatori, ottiene il premio per la pittura alle Olimpiadi di Berlino nel 1936.

Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 disegni.

Nel 1940 partecipa alla XXII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 15 disegni.

Nel 2004 sue opere sono esposte nella mostra: L’Oro e l’Inchiostro. Gli Incisori Italiani tra le due guerre nel “Concorso della Regina”, esposizione che si tiene nel Centro Comunale di Cagliari a cura di Francesco Parisi e Massimiliano Vittori.


Bibliografia:

1918 - Ugo Ojetti, I disegni di Romano Dazzi tredicenne, Milano, L'Illustrazione Italiana, pp. 313/317.

1920 - Raffaele Calzini, XII Esposizione Internazionale d'Arte in Venezia, Milano, L'Illustrazione Italiana, n. 25, 20 giugno, p. 719.

1924 - Esposizione del Gruppo Romano Incisori Artisti, Cimento, Anno IV, fascicolo IX e X, febbraio e marzo, p. 204, 206.

1925-26 - Cesare Ratta, a cura, Gli adornatori del libro in Italia, Volume III, Bologna, tav. 64.

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 51.

1931 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, ottobre - dicembre, p. 305.

Nel 1931 alla Prima Mostra Internazionale d'Arte Coloniale, figura con una mostra personale, tra le opere più interessanti presenta: Giorno grigio sul Giuba e nelle Dune presso Misurata.

1931 - I - La Mostra de l'Italia e Colonie, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, pp. 614, 615 ill.

1934 - Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Napoli, Castelnovo, ottobre - dicembre, gennaio 1935, Roma, Palombi editori, p. 95.

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 248.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 382.

1999 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume III, Cas-D, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 318.

2004 - Francesco Parisi, Massimiliano Vittori, a cura di, L’Oro e l’Inchiostro. Gli Incisori Italiani tra le due guerre nel “Concorso della Regina”; Chiara Barbato, Romano Dazzi (biografia), catalogo mostra, Latina, Novecento, pp. 47, 67/68.