Dal Pozzo Francesco

pittore scultore incisore mosaicista affreschista
Bologna, 3 febbraio 1891 - Solbiate Olona (VA), 21 febbraio 1983

Studia dal 1907 presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna dove si diploma in scultura ottenendo l'abilitazione all'insegnamento del disegno.

Ancora giovanissimo si dedica alla realizzazione di sculture in gesso, attività presto interrotta a causa della Grande Guerra. Fu infatti comandante di un reparto di ascari eritrei e, in un secondo tempo, di dubat libici in Cirenaica tra il 1917 e il 1919. Il soggiorno in Africa risulterà determinante per la sua vocazione decorativa.

Nel 1919 illustra i periodici Ardita e Satana Beffa. Da questo momento la sua attività si rivolge principalmente all'arte del libro, all'arte pubblicitaria e all'arte decorativa. Lavora infatti per la casa editrice milanese La Modernissima, dove illustra opere di Byron, Saffo e Maeterlink. Contemporaneamente realizza anche manifesti e cartelloni pubblicitari. Nel 1920 collabora al Giornalino della Domenica. La sua versatilità lo porta a praticare molte tecniche della pittura come l'affresco, la tempera ed il mosaico.

Negli anni ‘20 realizza disegni su cartoni, successivamente tradotti in arazzo da Guido Ravasi.

Nel 1921 apre a Milano un laboratorio di ricamo, allestito da Gina Furlanetto Lazzaro. I lavori prodotti: scialli, cuscini, arazzi, vestiti e cappelli, saranno presentati sia alla Primaverile Fiorentina del 1922.

Nel 1922 alla Prima Internazionale d'Arte a Sanremo, è presente con degli arazzi.

I suoi Arazzi alla I Biennale di Arti Decorative di Monza nel 1923, vengono premiati con la medaglia d'argento del Ministero della Pubblica Istruzione. È ancora presente a Monza negli anni 1925, 1927 e 1930.

Nel 1923 collabora come illustratore di moda e di arredamento a Lidel, la cui direttrice è Anna Gaggiotti, moglie dell'artista.

Nel 1925 partecipa al concorso per la realizzazione del manifesto della II Biennale di Monza. Nello stesso anno espone, alla Mostra delle Arti Decorative di Parigi, alcuni lavori ricamati in lana.

Nel 1927 insegna alla Reale Accademia di Bangkok. Sino al 1928 rimane in Tailandia e si dedica allo studio delle antiche incisioni cinesi, da queste nasce la passione per la xilografia. Nel 1929 torna in Italia e, nello stesso anno, espone opere di soggetto siamese alla Gallerie Bernheim-Jeune a Parigi.

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la xilografia: La Cupola del Duomo di Milano, e cartella di incisioni e disegni.

Nel 1930 pubblica una cartella con 12 xilografie a soggetto coloniale, intitolata "Libia", ed edita sotto gli auspici dell'Istituto Coloniale Fascista, tirata in 50 esemplari.

Nel 1931 è presente alla I Quadriennale d’Arte a Roma con le incisioni “Interno di caffè arabo”, “Baraccano al vento”, tiene una personale di incisioni a Milano presso la Galleria Pesaro. Nello stesso anno è nominato direttore artistico della rivista Lidel.

Dall’ottobre al dicembre 1931 nell’ambito della Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, nel Palazzo delle Esposizioni, a Roma, presenta la xilografie: Una via di Tripoli, Zaptiè, La carovana, Il pozzo, Interno di caffè, Maternità, Gregari della banda, Interno di caffè.

Nella primavera del 1932,espone alla Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, a Firenze, con una cartella con sei xilografia di “Venezia”, Edizioni Buratti di Torino.

Nel 1932 figura alla II° Mostra del Bianco e Nero del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Nel 1932 figura alla Mostra “Les xjlographes Italiens et Belges”, 8° Salon de l’Association des Xylopraphes Belges, a Bruxelles (Belgio).

Viene pubblicata la sua xilografia: Nel Siam. nel 1933 su: Galleria Artistica. 60 Xilografie di 38 artisti. Edizione compilata da Cesare Ratta, II° Quaderno, Bologna.

Nel 1933 dall'11 marzo all'11 aprile, partecipa IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano con il dipinto: La chiesa di Camogli.

Nel 1933 figura alla Mostra “Sucasnà Europskà Grafika VI: Italia”, presso il Muzeum Vychodoslovenchè,a Kosice.

Nel 1933 figura alla Mostra “I Esposition Internationale de la gravure sur bois originale”, presso l’ Institut de Propagande de l’Arte,a Varsavia.

Nel 1933 allestisce le scene e i costumi alla Scala di Milano per l’opera Donata, di G. Scuderi.

Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la xilografia: Architettura di ali.

Vengono pubblicate le sue xilografie: Venezia: Ponte dei Sospiri, Nel Siam (da una xilografia), Nel Siam (da una xilografia), nel 1934 da Cesare Ratta, a cura, Illustrazioni per il Libro Italiano, Quinto Quaderno Ratta, 124 disegni di 54 artisti, Bologna.

Nel 1935 partecipa alla Seconda Quadriennale di Roma, con un vigoroso disegno per affresco raffigurante cinque giovani donne.

Nel 1935 figura alla Mostra “Le bois gravè Lyonnais”, presso Bibliotheques de la Ville de Lyon,a Lione.

Dal 7 aprile al 5 maggio 1935 figura alla Mostra “I Italijas grafiskes Makiskas Izstade Latvija”, presso Niklavs Strunke,a Riga.

Nel 1936 figura alla “Mostra dell’Incisione Italiana Moderna”, presso Padiglione delle Esposizioni, ad Abbazia. (primavera).

Nel quaderno n. X-XI di Cesare Ratta, “Florilegio Artistico”, del 1936, viene pubblicata la xilografia: Ponte veneziano, e Architettura di Ali (riproduzione). (1936 - Cesare Ratta, a cura di, Florilegio Artistico, Quaderni X e XI riuniti, Bologna).

Nel 1937 c. dona le xilografie: Architettura di Ali, Porto di Camogli, alla nuova Provincia di Littoria (Latina).

Nel 1942 partecipa alla XXIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 6 dipinti, e Spazio del Bianco e Nero con 1.

Nel 2003 vengono esposte le sue xilografie: Roccaraso (1947), Ortona (1947), Francavilla (1947), Tollo (1947), Orsogna (1947), Architettura di ali (1934). nella mostra a cura di Alida Moltedo Mapelli,“Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani”, che si tiene dal 25 settembre al 23 novembre, nella Calcografia di Roma.

Sue xilografie sono conservate dalla Calcografia Nazionale di Roma, Dal Museo della Xilografia di Carpi, e dalla Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova.

Xilografie conosciute:

- Cammelli.1930, xilografia. mm 390x304.

- Cammelliere. Xilografia su velina. mm 405x285. Foglio: mm 490x340

- Bangkok. 1927, Xilografia su velina. mm 290x425. 345x495.

- Beduini. Xilografia su velina. mm 285x380. mm 335x480.

-Scena orientale. Xilografia su velina. mm 260x365. Foglio: mm 385x480.

- Una guardia. Xilografia su velina. mm 400x260. 485x360.

- Pineta su mare. 1950, Xilografia su velina. mm 300x300. Foglio: mm 470x335

- Castellaro Camogli. 1963, Xilografia su velina. mm 200x335


Bibliografia:

1922 - La Prima Internazionale d'Arte a Sanremo, La Cultura Moderna - Natura ed Arte, Milano, Vallardi, n. 5 maggio, p. 283.

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 50.

1931 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, ottobre - dicembre, p. 351, 353 ill.,

1931 - Corrado Zoli, I - La Mostra de l'Italia e Colonie, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 615.

1932 - Catalogo della Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, Firenze, Istituto Italiano del Libro, p. 28.

1933 - Galleria Artistica. 60 Xilografie di 38 artisti. Edizione compilata da Cesare Ratta, II° Quaderno, Bologna,

1933 - IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, catalogo mostra, pp.nn.

1934 - XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 200.

1934 - Cesare Ratta, a cura, Illustrazioni per il Libro Italiano, Quinto Quaderno Ratta, 124 disegni di 54 artisti, Bologna.

1935 - Paola Della Pergola, Artisti Bolognesi alla II^ Quadriennale, Il Comune di Bologna, n. marzo, pp. 54/70.

1935 - Luigi Servolini, La xilografia italiana oggi, Napoli, Cimento, anno XIV, vol. XIII, n. 141, 5 aprile 20 aprile, pp. 35/36.

1936 - Cesare Ratta, a cura di, Florilegio Artistico, Quaderni X e XI riuniti, Bologna.

1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 99.

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 240, 241.

1994 - Il Novecento in Provincia di Latina, presenze e testimonianze, ideazione e cura del volume: Massimiliano Vittori, Alberto Serarcangeli, Latina, Amministrazione Provinciale, p. 56, 66 ill..

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 379.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 302.

2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 98, 99, 100, 101, 102, 126, 182/184, 222, 223, 224, 235.

2006 - Alida Moltedo Mapelli, a cura di. Tra Oriente e Occidente. Stampe italiane della prima metà del ‘900. Paola Suraci, Francesco Dal Pozzo (biografia), catalogo mostra, Roma, Calcografia, dicembre 2006 - febbraio 2007, Artemide editore, pp. 204.

2013 - Francesco Parisi, Xilografia italiana del ‘900 gli artisti & le tecniche, Milano, Fondazione Italo Zetti, p. 55.

2015 - Luigi Servolini e il Museo della Xilografia di Carpi. Testo di Simona Santini. Fondazione Italo Zetti., Milano Taccuini di lavoro n. 22, p. 34.



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