Cupini Carlo

pittore
Frascati (RM), 2 marzo 1933 - Roma, 7 settembre 2011

BIOGRAFIA

(a cura di Stefania Severi)

LA VITA

Carlo Cupini nacque a Frascati, vicino Roma, il 2 marzo 1933. La sua infanzia fu segnata dalla presenza del padre, il Professor Oscar Leonardo Cupini, docente di latino e greco, e dal percorso scolastico che intraprese presso il Nobile Collegio Mondragone, rinomato istituto gesuita di Frascati. Qui studiò dal 1940 al 1951, frequentando prima le scuole elementari e poi il liceo classico, in un ambiente che si rivelò particolarmente formativo per il suo futuro.

Fin da giovane, Carlo dimostrò un’intelligenza vivace e un grande talento artistico. Amava disegnare caricature dei suoi compagni di classe, rivelando, fin da subito un'acuta capacità di osservazione e un sottile senso dell'umorismo. Nonostante la passione per il disegno, Carlo si dedicava con grande impegno agli studi, influenzato dall’ambiente accademico e culturale in cui era immerso. Oltre alle capacità artistiche, Carlo si distinse anche nello sport: era un eccellente calciatore e giocava come centromediano nella squadra del San Giorgio, con la quale ottenne una vittoria importante contro l’Istituto religioso Massimo di Roma, segnando uno dei due gol decisivi.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la sua famiglia fu colpita dalla devastazione dei bombardamenti che distrussero la loro casa a Frascati. Questo drammatico evento spinse Carlo e la sua famiglia a trasferirsi temporaneamente presso il Nobile Collegio Mondragone (Frascati) che divenne la loro nuova residenza. Il Collegio, per Carlo, non fu solo un luogo di studio ma anche un rifugio durante i tempi difficili della guerra. Con grande affetto, conservò per tutta la vita il ricordo di quegli anni, partecipando attivamente alle iniziative dell’associazione degli ex allievi, fondata nel 1922. Contribuì anche alla rivista dell’associazione, “Il Mondragone,” in cui pubblicò racconti e poesie che evocavano la sua esperienza del bombardamento.

Dopo la conclusione della sua formazione al liceo, Carlo si iscrisse alla facoltà di Medicina dell’Università di Roma, laureandosi nel 1957. Durante il servizio militare, fu assegnato come Ufficiale medico alla Scuola alpina della Guardia di Finanza a Predazzo, in Trentino. Dopo questa esperienza, tornò a Roma per esercitare la professione medica con grande dedizione, specializzandosi in Patologia e Medicina del Lavoro. Carlo era profondamente legato al suo lavoro che svolgeva con grande sensibilità verso i suoi pazienti ma, nonostante il successo professionale, la sua passione per l'arte rimase sempre viva.

Dopo la morte della madre avvenuta nel 1989, decise di lasciare definitivamente la carriera medica per dedicarsi completamente alla pittura. La madre, grande amante di letteratura e natura, attenta lettrice di Rainer Maria Rilke, aveva sempre sostenuto il suo talento artistico, influenzando profondamente la sua visione estetica e spirituale. Fu così che Carlo iniziò ad esporre le sue opere pubblicamente nel 1990 e da quel momento in poi divenne un artista riconosciuto. Tra le mostre individuali più significative si ricordano quelle di: Palazzo dei Capitani Ascoli Piceno, Castello Aragonese Taranto, Galleria Vialarga Firenze, Galleria Banchi Nuovi Roma, Castello di Duino e Osservatorio Parlamentare Roma.

Raggiunse anche New York ed espose nell'ambito di una mostra internazionale.

Tutte le sue mostre, dal 1993, sono state curate da Maria Grazia Di Filippo, la donna che sposò e che lo incoraggiò a coltivare la sua carriera artistica, anche creando incontri con importanti personalità del mondo dell’arte, come Vittorio Sgarbi che notò subito il suo talento. Sgarbi elogiò Carlo per la sua visione artistica e nel 1997 lo invitò a partecipare a un'intervista radiofonica su Radio Dimensione Suono e scrisse, poi nel 2000, un testo critico sulla sua pittura, che si conclude: “Alla fine queste sue nature morte sono vive, non solo perchè sono costituite di frutta oltre che di oggetti inerti, ma perchè aspirano anche per riferimento culturale a riprodurre ciò che De Chirico aveva chiamato 'vita silenziosa': non nature morte ma vite silenziose”.

Nel corso della sua carriera artistica, Carlo ricevette diversi riconoscimenti. Il critico Ferdinando Anselmetti lo inserì tra gli artisti più significativi del panorama italiano nel 1994, in particolare nel libro “Quelli che Contano”. Nel 2000 la Fondazione Ignazio Silone di Sulmona gli conferì il Premio Nazionale per l'Arte. Nel 2005, fu insignito del titolo di "Accademico di Merito" dall'Osservatorio Parlamentare di Roma, dove poi tenne una mostra individuale.

Un'altro momento importante della sua carriera fu l’incontro nel 2003 con il Principe Carlo Alessandro della Torre e Tasso che gli consentì di esporre al Castello di Duino nel giugno 2004.

La mostra fu un successo e segnò l’inizio di una collaborazione significativa con il Principe, interessato a creare un centro di cultura mitteleuropea. Da questa collaborazione nacque, nel 2007, l’Accademia di Arte e Scienza, “Torre e Tasso”, di cui il Principe divenne Presidente onorario e Carlo Presidente operativo. Del resto il Castello di Duino ha sempre avuto una vocazione culturale, infatti in passato è stato frequentato dall'Imperatrice d'Austria Sissi e da personalità quali Gabriele D'Annunzio, Eleonora Duse, Victor Hugo, Liszt, Strauss e Rainer Maria Rilke che lì scrisse le elegie duinesi.

Carlo Cupini morì il 7 settembre 2011 a Roma. Il suo funerale si svolse nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota come la “Chiesa degli Artisti”, dove solo un anno prima aveva esposto le sue opere in una mostra personale.


LA SUA PITTURA

Carlo Cupini era un raffinato intellettuale che dipingeva ad olio ed aveva acquisito nel tempo una rara maestria tecnica.

A portarlo verso l'arte era stata certamente la visione umanistica della cultura che, del resto, egli auspicava fosse sottesa anche alle scienze: “Per quanto riguarda la scienza, molto spesso, prevale un fine utilitaristico che non sempre tiene presente il bene dell'uomo.”

“Virtude e conoscenza" diceva l'Alighieri poiché la conoscenza senza virtù potrebbe divenire il male dell’uomo”

Attingendo dalle dichiarazioni da lui rilasciate a critici e giornalisti che lo hanno intervistato in occasione delle varie mostre, viene fuori un quadro preciso, anche se molto sintetico, del suo operato.

I suoi soggetti preferiti erano le nature morte. «Amo la natura morta perché tale filone dà la possibilità alla mia fantasia di costruire immagini attraverso cui comporre un universo simbolico, dal valore filosofico. Le mie opere non hanno la funzione decorativa della natura morta tradizionale, ma alludono piuttosto alle teorie del Vico, secondo le quali il fanciullo si avvicina alla verità attraverso il sentimento...».

Soleva realizzare una composizione di oggetti, ai quali tributava un valore simbolico, così da creare una immagine che corrispondesse a quella mentale che si era creato. Ma poi, per dipingere, aveva bisogno di vedere fisicamente gli oggetti, così da meditare con calma sulla cromia e sulle luci. Nel suo studio conservava, su di un tavolo sparsi qua e là, gli oggetti più disparati: libri, candelieri, pentolini di rame, maschere, soprammobili, un cappello a cono da fata-stregone… E tali oggetti si ritrovano nella sua pittura, segno che egli attribuiva loro un valore intrinseco, legato ad un momento particolare della sua vita. Del resto egli considerava "umani" gli oggetti, poiché realizzati dalla mano dell’uomo ed in grado di sopravvivere all'uomo stesso.

Nelle sue nature morte prevalgono i frutti ma non mancano utensili, libri, spighe, strumenti musicali…, un ruolo fondamentale ha l'ombra che sembra donare ad ogni oggetto il suo spazio.

Do spazio all'ombra perché la verità sta tra la luce e l'ombra e tale contrasto mette in evidenza il rilievo dell'oggetto. L'ombra è di maggior potenza della luce perché più aumenta la luce più aumenta l'ombra" scriveva Leonardo nel suo Trattato sulla pittura.

Sul piano filosofico infatti la luce è sinonimo di conoscenza, più sappiamo e più sappiamo di non sapere, perciò in questo caso l'ombra diventa più ampia». Del resto amava la natura morta non solo perché, come gli aveva insegnato la madre, ogni cosa è parte del tutto, ma anche per sottrarla alla caducità: «Io rappresento, attraverso un processo di analisi e di sintesi, l'effimero, quasi a voler fermare nell'immagine lo scorrere ineluttabile dei giorni».

Il ruolo dell'opera d'arte di eternare gli oggetti raffigurati è altresì connesso con quello di eternarne l'autore. All'ansia del disgregamento fisico, che per anni ha pesato su Cupini, gravato da numerose malattie, egli opponeva la sua arte, sempre bella, sempre perfetta, sempre splendente di colore e sempre nitida nella forma.


UN LEGAME OLTRE IL TEMPO

Quest'arte adesso vive grazie a Maria Grazia Di Filippo che è sempre stata non solo moglie affettuosissima dell'uomo ma soprattutto compagna partecipe dell'artista che:

- nel 2012, primo anno dalla sua scomparsa, grazie al Principe Carlo Alessandro Della Torre e Tasso, ha realizzato, presso il Castello di Duino, la Sala “Carlo Cupini”, destinata all’esposizione permanente delle sue opere;

- ogni anno, dal 2013 al 2019, ha curato l’elaborazione di un calendario illustrato con i suoi dipinti, poi presentato in varie sedi prestigiose;

- nel 2014 ha donato al Comune di Ascoli Piceno l’opera:” il Fedone” che è tuttora esposta nella Sala Giosafatti della Pinacoteca civica; Il Direttore Prof. Stefano Papetti ha curato l’evento di presentazione;

- nel 2017 ha donato al Carcere Regina Coeli di Roma le litografie dei dipinti del Maestro che ornano, ancora oggi, le pareti della Sala di attesa per i colloqui familiari-detenuti;

- nel 2018 ha realizzato un filmato su Carlo Cupini e le sue opere che scorre sui monitors delle Sale di attesa dei Reparti di Chemio e Radioterapia oncologica del Policlinico Gemelli di Roma;

- nel 2019 ha donato alcune litografie al Reparto di Radioterapia interventistica ginecologica dello stesso Policlinico Gemelli al fine di creare un percorso di sollievo per il paziente;

- nel 2024 ha curato i contenuti artistici della “Guida per il paziente” del suddetto Reparto di Radioterapia interventistica ginecologica che è arricchita dalla riproduzione dei suoi dipinti.

La guida è stata presentata presso la Sala Odeon del Gemelli Art dai medici fautori del progetto: Prof. Vincenzo Valentini, Prof. Netta Gambacorta e Dott. Luca Tagliaferri, con la partecipazione del critico d'arte Stefania Severi.


Esposizioni Pubbliche permanenti:

Sala permanente dedicata "CARLO CUPINI" presso il Castello di Duino (TS);

Esposizione permanente dell’opera "Il Fedone", presso la Pinacoteca civica di Ascoli Piceno.


Contatti:

Maria Grazia Di Filippo (moglie)

Via Teodosio Macrobio, n. 24

00136 Roma

Tel. 06.35400235

E-mail: mgrazia.difilippo@gmail.com

sito https: //www.carlocupini.com


Principali mostre

1990 - Galleria Spazio Visivo - Roma.

1990 - “Premio Ripetta” (premio speciale).

1991 - Galleria Studio del Canova - Roma - personale.

1993 - Palazzo dei Capitani - Ascoli Piceno - personale (con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune).

1994 - Galleria Studio del Canova - Roma - personale.

1994 - Castello Aragonese - Taranto - personale (con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia).

1994 - Presentato da Ferdinando Anselmetti tra gli artisti del libro “Quelli che contano” (Marsilio Editore) Galleria Ca’ Doro - Roma.

1994 - Dressage Ball-Saratoga Spring New York - collettiva.

1995 - Convitto Nazionale - Teramo - personale (con il patrocinio del Comune e della Provincia - inserita nel programma del X Premio TercasArchitettura della Fondazione Tetraktis).

1995 - Galleria Miniaci - Positano - personale(con il patrocinio della Comunità Montana Amalfitana).

1995 - Palazzo della Provincia Macerata - personale (con il patrocinio della Provincia).

1995 - Rassegna Nazionale Arte Contemporanea Città di Ascoli Piceno - Palazzo dei Capitani e Pescara - Museo Cascella - collettiva (organizzata da Fondazione Ignazio Silone - Comune di Ascoli Piceno - Comune di Pescara).

1998 - Galleria Vialarga - Firenze - personale (con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Firenze).

1998 - Palazzo Comunale - Acquasanta Terme personale (con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e dell’Associazione Turistica Pro Acquasanta Terme).

1998 - Palazzo dei Capitani Ascoli Piceno - personale (con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune).

2000 - Sulmona, gli viene conferito dalla Fondazione Ignazio Silone il Premio Nazionale per l'Arte.

2001 - Art Gallery Banchi Nuovi - Roma - personale.

2002 - Palazzetto dei Nobili - L’Aquila - personale (con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune).

2003 - Galleria Imperatori - Porto S. Giorgio - personale.

2004 - Castello di Duino - Duino (TS) - personale.

2005 - l’Osservatorio Parlamentare in Roma gli conferisce il titolo “Accademico di Merito”.

2005 - Osservatorio parlamentare - Roma - personale.

2007 - Esposizione Castello di Duino in occasione della presentazione dell’Accademia Torre & Tasso.

2010 - Basilica di Santa Maria in Montesanto Chiesa degli Artisti - Roma - personale.


Di Lui hanno scritto

Accerboni Marianna, Anselmetti Ferdinando, Bettelli Maristella, Bilardello Enzo, Bonini Lorenzo, Calvaresi Maria Cristina, Civello Renato, Culiat Erica, Ferretti Filippo, Forlini Alberto, Gervaso Roberto, Iovine Giuseppe, Lago Grazia, Lajolo Luigi, Lemma Alessandra, Mancini Ennio, Maniaci Caterina, Maroni Franca, Moroni Fiori Giuseppe, Nardi Massimo, Ortiz Aquiles, Palanca Patrizia, Papetti Stefano, Pennella Patrizia, Piccinini Marilena, Rossi Spadea Marcella, Selvaggi Giuseppe, Severi Stefania, Sgarbi Vittorio, Tarantino Anna Maria, Trombetti Giorgio.


Bibliografia

CATALOGHI PERSONALI

Civello Renato, Carlo Cupini, Roma 1993.

Papetti Stefano, Carlo Cupini, (a cura di Maria Grazia Di Filippo; antologia critica: Ferdinando Anselmetti, Lorenzo Bonini, Maria Cristina Calvaresi, Renato Civello, Grazia Lago, Giuseppe Selvaggi) s.d. 1998.

Sgarbi Vittorio, Carlo Cupini, Fondazione Ignazio Silone, (a cura di Maria Grazia Di Filippo; antologia critica: Lorenzo Bonini, MariaCristina Calvaresi, Renato Civello, Alessandra Lemma, Giuseppe Selvaggi), Ascoli Piceno s.d. 2000.

Gervaso Roberto, Carlo Cupini. Le vite Silenziose", Art Gallery.

Banchi Nuovi, (antologia critica: Maria Cristina Calvaresi, Alessandra Lemma), Roma 2001.

Aa. Vv., Carlo Cupini, (a cura di Maria Grazia Di Filippo; antologia critica: Renato Civello, Giuseppe Selvaggi, Ferdinando Anselmetti, Lorenzo Bonini, Stefano Papetti, Vittorio Sgarbi, Roberto Gervaso), s.d. 2004.


CATALOGHI COLLETTIVI

Anselmetti Ferdinando, Quelli che contano n.6 Ed. Marsilio, 1994.

Aa. Vv. Roma in mostra, Annuario delle mostre a Roma 1994, Ed.Joyce, Roma 1995 scheda n. 340 mostra Galleria Il Canovaccio.


GIORNALI E RIVISTE

27/11/1991 Corriere della Sera, Dentro la cornice, "Carlo Cupini" (Enzo Bilardello).

14/12/1991 n. 225, Il medico d'Italia, "Un medico fotografo Convertito ai pennelli".

Marzo-Aprile 1992 Risveglio del Molise e del Mezzogiorno, "Cupini da medico a pittore" (Giuseppe Iovine).

6/10/1993 Gente Picena, "Carlo Cupini" (Alberto Forlini).

15/10/1993 Il Messagero, Ascoli, "Mostra di Cupini".

15/10/1993 Il Corriere Adriatico, Ascoli, "A Palazzo del Popolo le tele di Cupini".

16/10/1993 Il Resto del Carlino, Ascoli "Il medico artista" (M.R.S., Marcella Rossi Spadea).

23/10/1993 Il Messaggero» Ascoli, "Con De Liberato e Cupini importanti mostre per rappresentare due generi.

Ottobre 1993 n. 9 Gente Picena, "Carlo Cupini" (Alberto Forlini).

14/4/1994 Il Secolo d'Italia, «Natura e simbolo» (Renato Civello) (l foto).

20/4/1994 Corriere della Sera, Roma, Mostre "Carlo Cupini”.

21/5/1994 L'Umanità, "L'arte figurativa di Carlo Cupini" (l foto).

5/6/1994 Corriere del Giorno, “Taranto i colori della realtà in Carlo Cupini”.

22-23/5/1994 Il Giornale d'Italia, "In opposti figurativismi Gismondi dentro le cose e il corpo Segreto di Cupini" (Giuseppe Selvaggi) (1 foto).

29/5/1992 El diario Imperiàl, "La asociación Internacional de críticos de arte en el mundo" (Aquiles Ortiz).

7/10/1995 Il Tempo, Teramo, "Il Tetraktis arriva al decimo traguardo" (Patrizia Pennella).

7/10/1995 Il Messaggero, Teramo, "Tercas e manifestazioni del premio di Architettura".

24/10/1995 La Stampa, Teramo "Il pittore Carlo Cupini a Teramo".

Novembre 1995 La tenda, "Mostra di Carlo Cupini".

Maggio-Giugno 1996 Mondo Arte, "Violini d'artista" (Massimo Nardi) (1 foto).

20/7/1996 Il Resto del Carlino, Ascoli, "Un pullman per un artista" (P.P., Patrizia Palanca).

20/11/1997 Il Corriere di Ascoli, "L'analisi delle cose nelle opere di Cupini" (2 foto).

23/11/1997 Il Resto del Carlino, Ascoli, "Le nature morte di Cupini" s.d. 1997 Arte nel mondo (3 foto).

Aprile-Maggio 1998 Art Leader, "Ascoli Piceno, I Rassegna nazionale città di Ascoli" (con foto).

14/5/1998 Il Messaggero, Ascoli, "Parte contemporanea abita qui (E. Man., Ennio Mancini).

15/5/1998 Il Corriere di Ascoli, "Grandi artisti a Palazzo Capitani" (M. P., Marilena Piccinini).

19/5/1998 Il Resto del Carlino, Ascoli, "Silone, rassegna di arte contemporanea" (Franca Maroni).

20/5/1998 Il Messaggero, Ascoli “La Fondazione Silone presenta 45 autori per una verifica sull'arte".

10/6/1998 Il Resto del Carlino, Ascoli, "La rassegna dhrte contemporanea approderà a Pescara" (Franca Maroni).

Giugno 1998 n.3 Arte nel Mondo, "La pittura di Carlo Cupini" (Marcella Rossi Spadea) (5 foto).

22/9/1998 Il Giornale della Toscana, “Carlo Cupini".

24/9/1998 Il Giornale della Toscana, "Diario di città. Mostra alla Galleria d'Arte".

24/9/1998 La Repubblica Attualità Firenze, "Le inquietudini di Carlo Cupini".

6/10/1998 Rivista Alternativa, "Pittore di una realtà diversa dalla realtà", interpretata attraverso un simbolismo profondamente filosofico (Patrizia Palanca).

24/7/1999 Il Messaggero, Ascoli, "Mostra di Carlo Cupini".

24/7/1999 Il Resto del Carlino, Ascoli, «Le nature morte di Carlo Cupini".

27/7/1999 Il Corriere Adriatico, "Successo di pubblico la vernice di Cupini".

29/7/1999 Il Corriere di Ascoli, "Acquasanta ospita le interessanti opere di Carlo Cupini".

30/7/1999 Il Resto del Carlino, Ascoli “Le opere di Cupini fanno da richiamo, invasione di appassionati" (Franca Maroni).

Gennaio-Marzo 2000 La serpe, rivista letteraria trimestrale dell'ASMI (2 foto: pag. 18 "Arance" e pag. 37 ''Natura morta").

8/10/2000 Il Corriere Adriatico, Ascoli "Sgarbi: il Caravaggio del Duemila" (Fi.Fe., Filippo Ferretti).

12/10/2000 Il Messaggero, Ascoli "Palazzo Capitani, in mostra le nature morte di Cupini".

17/10/2000 Il Resto del Carlino, Ascoli "Le nature morte di Cupini al Palazzo dei Capitani".

25/10/2000 Italia Sera, "Cogliere la poesia umana delle Cose"(Alessandra Lemma) (2 foto).

26/10/2000 Italia Sera, "Segni di nobile poesia nella pittura di Carlo Cupini" (Alessandra Lemma) (3 foto).

30/12/2000 Il Tempo, Ascoli "Premio Ignazio Silone".

6/9/2001 Il Giornale d'Italia, "Quei rimandi simbolici nelle nature morte" (Grazia Lago).

11/10/2001 La Repubblica, Inserto I viaggi, anno V n.197, Le mostre in Italia, "Le vite silenziose”.

5/10/2002 Il Giornale d'Italia, "L'irreale di Cupini”.

4/6/2004 Il Piccolo, "Cupini, il pittore del silenzio" (Marianna Accerboni) (1 foto).

4/6/2004 Il Messaggero Veneto, "Le nature morte di Cupini a Duino" (Erica Culiat) (1 foto).

29/6/2004 Il Tempo, "Carlo Cupini, personale del medico-scrittore" (Anna Maria Tarantino) (1 foto).

12/12/2005 L'Appuntamento, “Cupini tra natura e virtuosismi" (Maristella Bettelli).

23/9/2007 Il Piccolo di Trieste, Agenda "Duino diventa sede della cultura Mitteleuropea".

22-28/09/2010 Roma cè Arte Esposizioni Inaugurazioni n. 32.

25/09/2010 Italia sera Spettacolo "Mostra le nature morte di Cupini" (con foto).

25/09/2010 Libero Pellegrinando "A Piazza del Popolo la Chiesa degli Artisti" (Caterina Maniaci).

25/09/2010 La Repubblica Roma Giorno & Notte Appuntamenti "Arte e velocità".

29/09-5/10/2010 Roma cè Arte in corso n. 142.


GIORNALI TELEMATICI

Adnkronos, Agenda "Le nature morte di Carlo Cupini" (6/4/1994).

- Marketpress.eu/notiziario (20/9/2007).

Friuliveneziagiulia.info/news (22/9/2007).

Eosarte.it Notizie (Settembre 2007).

Abstudioarchitettura.it/absa foto Duino (settembre 2007).

Collegiomondragone.com/ notizie "Il Mondragone" Ed. n.14, dicembre 2007 "Carlo Cupini" (Giorgio Trombetti).

Corriere della Sera roma.corriere.it Roma Eventi Mostre (25/09/2010).

Il Tempo iltempo.it Notizie Roma (25/09/2010).

Finesettimana.it Lazio (25/09/2010).

Ketchup.it Chiesa degli Artisti (25/09/2010).

Pittorica.it (con foto) (25/09/2010).

Pianeta - Arte (25/09/2010).

Kijiji.it (25/09/2010).

Collegiomondragone.com/ notizie "11 Mondragone" Ed. 11.23, dicembre 2011 "Carlo Cupini" (Giuseppe Moroni Fiori).


RADIO

Radio Vaticana "Crocevia della bellezza" di Mons. Giangiulio, Radio mercoledì 6/10/2010.

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