Crocetti Venanzo

scultore
Giulianova TE 3 agosto 1913 - Roma 3 febbraio 2003

(1955) - Venanzo Crocetti è nato a Giulianova (Teramo) il 3 agosto 1913. Dal 1934 figurò alle Biennali Internazionali d’Arte di Venezia; alle Quadriennali Romane; alle mostre d’Arte Italiana di Bruxelles, Parigi, Berna, Zurigo, New York, ed altre mostre organizzate dalla Biennale all'estero. Nel 1931 vinse il Premio Nazionale della Accademia di S. Luca. Nel 1936 ebbe un premio per la Scultura dalla Accademia d'Italia. Alla Biennale Internazionale di Venezia del 1938, dove fu invitato con una personale, gli venne assegnato il Gran Premio di Venezia per la scultura. Nel 1941 vinse il «Premio Verona». Nel 1943 alla IV Quadriennale Romana dove partecipò con una mostra personale ebbe il secondo premio per la scultura.

Sue opere figurano nelle principali Gallerie Nazionali e in raccolte private, in Italia e all'estero.

È accademico di S. Luca. Membro di merito dell'Accademia Nazionale di Belle Arti di Perugia. Membro della Pontificia Commissione Centrale per l'Arte Sacra in Italia. È vincitore del Concorso Internazionale per le Porte bronzee della Basilica di S. Pietro in Roma.

Principali opere a soggetto religioso:

Tobiolo, alla Quadriennale Romana; Crocifisso; Madonna e 5. Giovanni nella Chiesa di S. Leone Magno a Roma (1951); Cappella di S. Agnese in S. Eugenio (1950); Crocifisso; Deposizione (1953); Altare - Candelieri e Croce istoriata con Via Crucis (1954); Deposizione (1954); S. Michele Arcangelo (1936); Madonna col Bambino; Madonna col Bambino che dorme (1954); S. Giovannino (1938); Croce istoriata con Via Crucis (1954); La, grande Pietà (1954). ---------


Crocetti Venanzo nato da una famiglia operaia a Giulianova (TE) il 3 agosto 1913, muore a Roma il 3 febbraio 2003.

Rimasto giovanissimo orfano di entrambi i genitori e dovendo sostenere una sorella più giovane, nel 1928 si trasferì a Roma, riuscendo ad attenuare i disagi, le difficoltà economiche e morali. Nella capitale dedicò tutto il suo tempo al lavoro e nello studio serale.

Dall’ottobre al dicembre 1931, all'età di 18 anni, ebbe modo di esporre nell’ambito della Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, nel Palazzo delle Esposizioni, a Roma, la scultura: Gazzella.

Nel 1932, a soli diciannove anni, si impone con la vittoria del concorso nazionale di scultura indetto dall’Accademia di San Luca.

All'età di 20 anni, grazie al premio assegnatogli dalla Galleria Nazionale di Firenze, fu invitato a partecipare alla Biennale di Venezia del 1934 con 5 sculture in terracotta: Daino, Ritratto, Vitellino, Testa, Testa di ragazzo , alle Quadriennali romane, alla Mostra d’Arte italiana di Bruxelles, Budapest, Parigi, Berna, Zurigo, New York, e in altre esposizioni organizzate dalla Biennale all’estero. Nel 1936 eseguì la statua in bronzo di San Michele Arcangelo per Aprlia, città da poco fondata. Alla Biennale di Venezia del 1936 presenta 3 sculture.

Nel 1938 su incarico di Petrucci realizzò l'altorilievo, con l'uso della pietra arenaria, dedicato alla vita di San Benedetto, opera collocata sulla facciata della omonima chiesa di Pomezia, realizzando nel contempo anche quattro formelle bronzee con le figure dei Quattro Evangelisti collocate nel portale principale. Nel 1938, su incarico della Direzione dell'A.Ca.I. (Azienda Carboni Italiani) realizzò, nel suo studio a Roma, un bassorilievo marmoreo, allegorico sulla vita del regime fascista, che fu trasportato con un aereo militare in Sardegna e collocato nel 1939 all'interno dell'ex Salone del Sacrario della Torre Littoria di Carbonia, oggi Torre Civica, dove, nell'atrio recentemente restaurato, può essere ammirato.

Ancora su incarico di Petrucci realizzò la scultura "Madonna col Bambino", in marmo statuario di Carrara, contornata da angeli in bronzo. L'opera fu collocata sulla lunetta sovrastante il portone centrale della chiesa di Segezia.

Alla Biennale di Venezia del 1938, alla quale fu invitato con una Mostra personale (8 sculture) gli fu assegnato il Premio del Comune di Venezia per la scultura. Alla Biennale Veneziana del 1940 figura con 1 scultura.

Per la Basilica di san Pietro e Paolo all'EUR di Roma, nel 1941 realizza un altorilievo in marmo che raffigura la Conversione di Saulo, collocato sulla facciata laterale della basilica.

Partecipa con le sculture in bronzo: Gallina, Tacchino, e Vitellino, e con la scultura in gesso: Piccola pescantina, nell’agosto 1942 al Premio Verona, Prima Mostra Nazionale d’Arte, che si tiene nel Palazzo della Gran Guardia, a Verona dove Vince il Primo Premio Verona con la scultura “Gallina” di lire Trentamila. Sempre nel 1942 figura alla Biennale di Venezia con 1 scultura.

Nel 1943 partecipò alla Quadriennale di Roma con una Mostra personale e si aggiudicò il secondo premio per la scultura.

Ritrattista e animalista, predilesse la terracotta; ha un proprio stile di sentita consonanza per gli etruschi d’ogni tempo. Titoli di alcune sue opere: “Gazzella morente,,, “Daino,,, “Vitellino,,; “Fabiola,, (1934), “Concerto,, (1935), “Fanciulla al fiume,, (1936), “Giovane ammantato,, (1937), “Bella addormentata,, e “Davide,, (1938); “Il vento,, e “La bella che si asciuga ,, (1940).

All’attività produttiva di Crocetti si accompagna quella didattica, che inizia nel 1946 presso l’Accademia di belle arti di Venezia, dove eredita, a soli 33 anni, la cattedra lasciata vacante dal suo maestro Arturo Martini, con il quale aveva stabilito fin dagli esordi un positivo rapporto di confronto.

Per la Basilica di S. Eugenio a Roma realizza nel secondo dopoguerra (1946 c.), realizza varie opere per la cappella dedicata a S. Agnese (mosaici, candelabri, ecc.).

Accademico di S. Luca e membro della Pontificia Commissione Centrale per l’arte Sacra in Italia.

Nel 1948 presenta 3 sculture alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1952 sempre con 3 sculture.

Nel 1956 si trasferì a Firenze, dove aveva vinto il concorso per la cattedra di scultura nell'Accademia. Tra il 1956 e il 1958 realizza, per conto della Basilica Minore di San Giovanni Bosco in Roma, le formelle in bronzo della Via Crucis e il Grande Crocifisso. Nel 1965 concluse il lavoro (durato alcuni anni) per la Porta dei Sacramenti nella Basilica di San Pietro in Vaticano, opera inaugurata da papa Paolo VI il 12 settembre 1965. Sulla porta è rappresentato un angelo che annuncia i sette sacramenti.

In continua crescita, la sua fama raggiunse un livello internazionale. Molti suoi lavori furono esportati all'estero, soprattutto in Giappone, ed esposti in varie mostre.

Nella sua Giulianova realizzò nel Duomo di San Flaviano il monumentale "Crocifisso" bronzeo e la grande "Madonna col bambino e angeli" in pietra e marmo. A Teramo nel parco della Banca di Teramo sono esposte numerose sculture; nel parco dei Tigli è sito il complesso scultoreo, inaugurato nel 1972, avente per tema i Caduti di tutte le guerre. Il Monumento ai Caduti, San Michele arcangelo, Giuseppe Garibaldi. In piazza Orsini è collocata, su un piedistallo, una Maternità; nella facciata posteriore del Duomo di Teramo è incastonato un bassorilievo in bronzo. A Teramo nella villa comunale realizzò negli anni '50 la scultura bronzea della "Leonessa". Nella vicina Nereto realizzò nella piazza principale la fontana con il gruppo bronzeo delle fanciulle.

Nel 1991 andò a San Pietroburgo per presenziare, al museo Ermitage, all'inaugurazione di una sala permanente a suo nome con alcune delle sue opere scultoree più significative, tuttora presenti nel prestigioso museo.

Nel 2002 a Roma viene inaugurato il Museo Crocetti - Fondazione Venanzo Crocetti, via Cassia 492.


Ritrattista e animalista, predilesse la terracotta; ha un proprio stile di sentita consonanza per gli etruschi d’ogni tempo. Titoli di alcune sue opere: “Gazzella morente,,, “Daino,,, “Vitellino,,; “Fabiola,, (1934), “Concerto,, (1935), “Fanciulla al fiume,, (1936), “Giovane ammantato,, (1937), “Bella addormentata,, e “Davide,, (1938); “Il vento,, e “La bella che si asciuga ,, (1940). Ha insegnato scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia.



Bibliografia:

1931 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, ottobre - dicembre, p. 399.

1931 - Corrado Zoli, I - La Mostra de l'Italia e Colonie, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, pp. 614, tav. f.t. ill.

1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 186.

1939 - Ettore Cozzani, Venanzio Crocetti, Milano, L’Eroica, nn. 245/246, lug.-set., pp.29/32 con ill. f..

1942 - Premio Verona, Prima Mostra Nazionale d’Arte, catalogo mostra, Verona, Palazzo della Gran Guardia, agosto, p. 54, 58, 149 ill.

1942 - Alberto Riccoboni: Rorna nell’Arte. La Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1955 - Venanzo Crocetti, scultore, Città del Vaticano, Fede e Arte, Rivista Internazionale di Arte Sacra, Anno III, n. 1 gennaio, p. f.t.

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizioni Maggiore, pp. 161.

1972 - Marcello Venturoli, Crocetti, edizione fuori commercio, Roma, Editalia, pp. 234.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 375.

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