Pittore paesaggista autodidatta; nacque a Schio il 5 febbraio 1899, dove morì nel 1967.
Iniziò la sua attività nel 1930, allestendo mostre personali a Vicenza e Schio e partecipando a mostre collettive a Padova, Verona e Venezia, alla Triennale Oltremare di Napoli, a Genova, Cortina d’Ampezzo, Bergamo, Cremona ed alla Esposizione d’Arte italiana ad Hannover (1940).
Nel giugno 1940, richiamato in marina, venne destinato in Egeo, dove nelle ore libere dal servizio militare ha trovato modo di dipingere paesaggi a Lero e Samos; due di queste opere (Baia di Vathy - Samos, Baia di Suda) sono state ammesse alla XXIII Biennale di Venezia nel 1942. Rimpatriato dalla Germania, già prigioniero di guerra, riprese nel 1946 la sua attività pittorica, prediligendo i soggetti ispirati dal lavoro come paesaggi con vedute di fabbriche, cantieri, marine ecc. ritraendoli con un manifesto senso del colore ed una tecnica tendente ad eliminare il chiaroscuro sul piano del realismo espressionistico e di soluzione poetica.
Prese parte ininterrottamente ad importanti manifestazioni nazionali d’arte organizzate a Venezia «La Colomba», a Palermo, a Riva del Garda, Riccione, Diano Marina, Ravenna, Parma, «Premio Suzzara, Suzzara, «Ricostruzione del Polesine» Rovigo, «Premio Michetti» Francavilla Mare, IV Quadriennale di Roma, Premio Cremona, Premio Bergamo, La Permanente di Milano, Mostra d’arte sacra, Bologna, «Premio Burano», 1^ Biennale Premio Scipione a Macerata, 51° Biennale di Verona ed in altre città, nonché in mostre regionali e provinciali a Venezia, Vicenza, Bassano del Grappa, Pordenone, Padova, Verona, ecc. Ottenne favorevole consenso di critica e due premi di pittura. Sue opere si trovano presso Enti pubblici e in numerose collezioni private in Italia e in Svizzera.
Bibliografia:
1942 - Catalogo della XXIII Biennale di Venezia, p. 184.
1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, pp. 157/158.