Moglie dell'architetto e pittore Gigiotti Luigi Zanini. Allieva di Medardo Rosso e di Achille Funi.
Nel 1928 partecipa alla XVI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 dipinto.
Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con tre dipinti: Muse, Punta della Dogana - Venezia, Bacino di S. Marco - Venezia
Nel 1931 partecipa alla Mostra d'Arte Sacra a Padova, con il dipinto: Annunciazione.
Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con tre dipinti: Autoritratto, Signora con veletta, Natura morta.
Nel 1933 dall'11 marzo all'11 aprile, partecipa IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano con i dipinti: Bambino, Vecchia signora, La bambina, Natura morta, Le Focètte.
Muore di parto nel 1933. Viene ricordata con una retrospettiva nel 1934 alla Galleria Milano.
Nel 1934, Irene Cattaneo Vigevani, su l' Almanacco della Donna, così la ricorda: Alla
Galleria Milano· è raccolta tutta l'opera di
Paola Consolo *, troppo
presto rapita alle promesse della vita e del1' arte. Dotata di genialità innata e di un senso
del colore ammirevole,'
fu incoraggiata sul cammino dell'arte da Medardo Rosso, e fu allieva
dilettissima di Achille
Funi. Poi fece da sola,
e anche se nell'opera
sua si notano ancora reminiscenze e influenze, pure in qualche accento e in
qualche paesaggio, soprattutto,
di una indiscussa sincerità, si
sente ciò che l'artista aveva in
sè e ciò che avrebbe potuto fare
se la morte non l'avesse così prematuramente colpita. Ma tuttavia si può dire che nei suoi
brevi anni di attività ( dai sedici
anni ai ventiquattro!) essa lasciò
dietro sè un ricordo squisito ; e
ormai nel ricordo l'arte si sovrappone alla persona: Paola
Consolo; come nell'ultimo autoritratto, triste quasi per un presentimento, pubblicato in queste
pagine l'anno scorso; Paola Consolo, pìena di, volontà e di fede, che ebbe foga, robustezza, grazia, come via via possiamo leggere nelle opere di questa mostra che sono, si può dire, le pagine -della sua breve vita.
Viene ricordata alla Biennale di Venezia nel 1948 con una mostra retrospettiva, dove vengono esposti cinque dipinti.
Bibliografia:
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 89.
1931 - Bruno Brunelli, La Mostra d'Arte Sacra a Padova, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 130.
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 107.
1933 - IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, catalogo mostra, pp.nn.
1934 - Irene Cattaneo Vigevani, Rassegna Artistica Femminile, Almanacco della Donna, pp. 225/226, 228 ill..
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 369.
1933 - IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, catalogo mostra, pp.nn.