Iniziò l’esercizio dell’arte facendo il cesellatore e l’argentiere nella bottega di Pier Antonio Martini, dal quale apprese anche i primi elementi della plastica. A diciassette anni modellò il busto di “Luisa Carlotta di Borbone,, sorella del Duca. A Firenze studiò con Luigi Pampaioni, che lo tenne discepolo prediletto. Fu poi alla Corte di Carlo III di Parma, successore di Carlo Lodovico. Pur operando in clima bartoliniano e accanto al Dupré, l’amore pel suo illustre antico conterraneo Matteo Civitali lo condusse ad una esecuzione dei marmi quattrocentesca e insieme tutta sua. Ebbe infatti stile proprio e vario. Opere del Consani in Lucca: il sarcofago per la “ Contessa Matilde ,, e quello a “Giovanni Farina,, nella chiesa di San Giovanni; il monumento “ Mazzarosa ,, in Santa Maria Forisportam; la lunetta nella chiesa di Sant’Alessandro. La sua “Amazzone ferita,, è ospitata nel palazzo del Quirinale a Roma; il suo “Eugenio IV Papa,,, nel prospetto del Duomo di Firenze; la meticolosa e gradevole statua del botanico “Antonio Micheli,, (1856) nel Loggiato degli Uffizi. Fece la statua monumentale di ‘ ‘ Antonio Rosmini,, per la città di Rovereto. Suo capolavoro nel marmo, la “Vittoria,, (1867), che all’Esposizione Internazionale di Vienna del 1873 ebbe plauso europeo.
Bibliografia:
1874 - Angelo Bertacchi: Di Vincenzo Consani e di alcune sue opere, Lucca, Tipografia Canovetti.
1889 - Enrico Ridolfi: Della vita e delle opere di Vincenzo Consani, Lucca, Tipografia Giusti.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma,
Libreria dello Stato.
1983 - Carol Bradley, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 28, Istituto dell'Encicopledia Italiana.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 343, 345
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 227
