Allievo del Mosè Bianchi. Nel 1913 realizza quello che probabilmente resterà il suo manifesto più celebre, il cartellone pubblicitario relativo alla prima rappresentazione dell'Aida di Verdi all'Arena di Verona.
Verso la fine della Prima Guerra Mondiale si trasferisce a Milano. Per circa vent'anni è stato il pubblicitario ufficiale della Fiat. Tra i suoi manifesti più significativi è possibile menzionare, oltre a quelli per Fiat (Fiat, 1923; Fiat 509, 1925; Fiat, 1925), quelli per Pirelli, Atala, OM, Circuito di Cremona, Cinzano, Campari, Marsala Florio, Liebig e Grafofoni Columbia, Corticella.
Per Bemporad illustra: Beppe racconta la guerra, di Laura Orvieto.