Ciminaghi Virginio

scultore incisore
Milano, 10 aprile 1911 - Milano, aprile 2001

Virginio Ciminaghi nato a Milano il 10 aprile 1911. Ciminaghi studia con Francesco Messina all'Accademia di Brera, dove tornerà ad insegnare negli anni Cinquanta al Liceo Artistico. Ai suoi esordi disegna e modella di preferenza ritratti, nudi femminili e opere di tema religioso.

Dal 1936 è presente alle più importanti esposizioni in Italia e all’estero: Biennali di Venezia, Quadriennali di Roma, Premio del Fiorino a Firenze, Esposizione Internazionale del Bronzetto a Padova, Triennali di Milano; Mostra Nazionale d’Arte Sacra a Bologna; Premio Europa a Vaalbeek (Belgio); Biennale d’Anversa 1961; Zurigo 1963; Lugano 1963; X Biennale Internazionale d’Arte del Mediterraneo; Alessandria d’Egitto 1974.

Dopo le prime personali a Milano e a Genova nel 1947, nella città natale riceve le prime commissioni pubbliche, fra cui il Busto di Filippo Meda nella Chiesa del Carmine. Partecipa al concorso per la quinta porta del Duomo di Milano con un bozzetto che viene apprezzato da Costantino Baroni. Ha insegnato al Liceo Artistico di Brera. Nel 1950 realizza la statua del Beato Bascapè per una guglia terminale del Duomo e nel 1952 modella due Cariatidi in stucco per Palazzo Marino.
Dagli anni Cinquanta ha l'abitudine di trascorrere i periodi estivi nella villa di Rota Imagna (Bergamo), sede attrezzata per il lavoro e luogo ideale per arricchire la sua ispirazione. Da fine decennio matura un proprio linguaggio plastico, lavorando sulla figura umana isolata, che diverrà sempre più essenziale e verticale, e sulle animate composizioni dei rilievi. In seguito riduce le sue figure a una semplificazione estrema, ai limiti dell'astrazione, utilizzando, oltre al bronzo, anche il ferro. Tra le numerose opere di destinazione liturgica, ricordiamo le quattro Acquasantiere (1958) per la chiesa del Collegio Arcivescovile Pio XI a Desio, le statue bronzee di San Luigi e di San Giorgio per l'Oratorio di Casatenovo (1961) e quelle di San Francesco e di Sant'Antonio Abate per la Chiesa di San Francesco d'Assisi a Milano (edificata da Giò Ponti all'inizio degli anni Sessanta), o ancora l'altare per il Santuario della Madonna del Sangue a Re in Val Vigezzo (1963). Per il Duomo di Cefalù realizza il nuovo altare in bronzo dorato, consacrato nell'aprile 1992. Dopo alcuni anni di totale isolamento, si spegne a Milano nell'aprile 2001.

Negli ultimi due decenni lo scultore, già di carattere schivo e tormentato, a causa di dolorose vicende personali si chiuse in un ritiro silenzioso. E ciò in parte determina la sua assenza dalla scena espositiva, anche a livello di ampie ricognizioni storiche, e l'oblio da parte delle istituzioni. Le sporadiche mostre personali degli anni Ottanta e Novanta furono in gran parte sollecitate da amici ed estimatori dell'artista.
 Nominato Accademico di San Luca nel 1965, le sue sculture appartengono, fra l'altro, alla Collezione Vaticana d'Arte Religiosa Moderna, alla Gipsoteca del Duomo di Milano, alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Milano, alla Collezione d'Arte Contemporanea Arte e Spiritualità di Brescia e alle Gallerie d'Arte Sacra dei Contemporanei di Milano e di Assisi. Tra le raccolte pubbliche si segnalano la Gipsoteca del Duomo di Milano, la Collezione d'Arte Contemporanea Arte e Spiritualità di Brescia, la Galleria d'Arte Moderna Aroldo Bonzagni di Cento, la Galleria d'Arte Moderna Raccolta Lercaro a S. Lazzaro di Savena.


Mostre Personali:

1947 - Galleria della Spiga, Milano. Galleria «Genova; l’Isola», Genova.

1949 - Galleria Gian Ferrari, Milano.

1951 - Galleria del Broletto, Novara.

1954 - Galleria degli Artisti, Milano.

1963 - Galleria del Piemonte Artistico e Culturale, Torino.

1966 - Piccola Galleria, Brescia. Pro Civitate Christiana, Assisi. The Artists Own Gallery, Londra.

1967 - Galleria d’Arte Moderna l’Approdo, Torino.

1968 - Civico Padiglione d’Arte Moderna di Milano. Museo Civico dell’Arengario, Monza.

1969 - Galleria Caldarese, Bologna. Istituto Italiano di Cultura, Buenos Aires.

1970 - Galleria Dell’Arnetta, Gallarate.

1971 - Galleria d’Eendt. N.V., Amsterdam. Galleria Ferrari, Treviglio.

1972 - Galleria Campanile, Bari.

1975 - Galleria S. Fedele, Milano. Galleria La Cittadella, Torino. Galleria Lo Spazio, Brescia.

1976 - Gallerie Internationa, Stockholm. Galerie Brass, Malmó.

1980 - Galleria Ponte Rosso, Milano.

1983 - Galleria La Cittadella, Torino.

1984 - XXIX Biennale di Milano.

1989 - Galleria S. Fedele, Milano.

1989 - Galleria Micrò, Torino. Centro Culturale S. Michele, Cremona. Centro Studi sull’Arte Moderna, Brescia. Mostra Internazionale di Scultura, Castellanza. Mostra Arte Sacra in S. Simpliciano, Milano. Mostra Arte Sacra, Pescara. Galleria d’Arte Moderna, Fondazione Lercaro, Lazzaro di Savena, Bologna.

1994 - Galleria dell’Accademia Tadini, Lovere.


Principali Premi:

1940 - Premio Gariboldi dell’Accademia di Brera.

1948 - Premio Suzzara per il Bianco e Nero.

1951 - Premio ed esecuzione di una statua per una guglia del Duomo di Milano.

1955 - Premio Villa Olmo a Como.

1961 - 1° Premio «Europa» per la Scultura a Vaalbeek (Belgio).

1962 - 1° Premio per la Scultura alla V Mostra Nazionale d’Arte Sacra a Bologna.

1966 - Medaglia d’oro al Premio del Fiorino a Firenze. 2° Premio dell’Esposizione d’Arte Sacra a Trieste. 1967 - 1° Premio Bianco e Nero Famiglia Artistica Milanese, Rizzoli, Milano.

1968 - Premio Piemonte 1968, Torino.

1971 - Premio Piemonte 1971, Torino.


Monografie e Saggi:

Orio Vergani: «Ciminaghi» - Editrice Galleria Gian Ferrari - Milano 1949. Francesco Arcangeli: «Paragone» - Firenze 1952. Franco Russoli - Luciano Budigna - Carlo Pirovano: «Ciminaghi» - Electa Editrice - Milano 1964. Giorgio Mascherpa: «Ciminaghi» - Editrice Foglio - Macerata 1966. C. Pirovano: «Scultura Italiana dal Neoclassicismo alle correnti contemporanee» - Istituto Editoriale Electa - Milano 1968. Piero Bargellini: «L’Arte del Novecento» - Editrice Vallecchi - Firenze 1970. Luigi Carluccio: Dizionario Bolaffi degli Scultori Italiani Moderni - Torino 1972. Harri N. Abrams: 1200 Year of italian sculpture - Ine Publishers - New York 1973. G. Fallani - V. Mariani - G. Mascherpa: Collezione Vaticana d’Arte religiosa moderna ’74. L. Caramel: Scultura Moderna in Lombardia - Edizione Cariplo 1982. L. Pirovano: Scultura Italiana del Novecento - Milano 1991.


Bibliografia:

1946 - Premio di Scultura della Spiga, catalogo mostra, Milano, Galleria della Spiga, maggio - giugno, pp. 44/45;

1950 - VI Mostra Italiana di Arte Sacra per la Casa Cristiana, catalogo mostra, Milano, Angelicum, aprile - maggio, p. 23

1961 - IV Concorso Internazionale del Bronzetto, Biennale d’arte triveneta, catalogo mostra, Padova, p. 24.

1964 - Virginio Ciminaghi, testi di Franco Russoli, Luciano Budigna e Carlo Pirovano. (monografia), Milano.

1969 - Prima Triennale dell’Incisione, catalogo mostra, Milano, gennaio-febb., p. 46. DA FARE.

1972 - Seconda Triennale dell’Incisione. Grafica oggi, Milano, aprile-maggio, p. 50.

1980 - Quarta Triennale dell’Incisione. Milano, dic.-gennaio 1981, p. 37

1989 - Virginio Ciminaghi. Testo di Giorgio Mascherpa, catalogo mostra, Galleria San Fedele, Milano, p. 36.

1989 - Giovanni Vianello. Ciminaghi. Torino, Micro Galleria d'Arte.

1991 - Enzo Fabiani. Maestri da riscoprire / 9. Virginio Ciminaghi, scultore, Avvenire.

1994 - Maria Gabriella Savoia, Virginio Ciminaghi. (Scultura Moderna e Contemporanea / 23), Mantova, Archivio n. 1 gennaio, p. 33.

1994 - Ciminaghi. pieghevole mostra, Galleria Tadini, Lovere (BG).

2002 - Virginio Ciminaghi, 1911-2001, a cura di Sara Fontana, Treviglio (BG), Museo Civico.

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