Nato a Signa il 5 gennaio 1903 da un modesto calzolaio, nella sua prima adolescenza Bruno Catarzi conobbe lo scultore Oreste Calzolari, direttore della "Manifattura di Signa", il quale lo prese con sé per insegnargli il mestiere e avviandolo alla scultura. Dotato di grande talento ma privo di possibilità finanziarie per proseguire gli studi all'Accademia, venne aiutato da alcuni compaesani che organizzarono una mostra delle sue opere e una sottoscrizione pubblica, grazie alla quale il giovane poté frequentare l'Accademia e diplomarsi con Domenico Trentacoste, nel cui studio continuerà per un triennio il suo tirocinio artistico.
Negli anni Trenta inizia l'attività didattica come insegnante alla Scuola d'Arte di Pistoia.
Inizia ad esporre nel 1928, anno in cui partecipa alla I Mostra Regionale d'Arte Toscana a Firenze, alla quale partecipa anche alle edizioni del 1931, 1932, 1934 e 1935.
Nel 1935 partecipa alla II Quadriennale di Roma, due Teste di donna, una in bronzo e l'altra in terracotta.
Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Internazionale di Venezia, con la scultura in gesso: La giovane Italia fascista contro ogni ingiustizia.
Nel 1937 esegue una statua alta tre metri che rappresenta la “Giovane Italia”, situata nell’atrio d’ingresso per la Palazzina Italia della Scuola Aeronautica di Firenze.
Nel 1941 alla mostra di Palazzo Strozzi di Firenze espone le sculture: Il legionario partente, e Studentessa.
.Negli anni del secondo dopoguerra è insignito del titolo di Accademico delle Arti del Disegno di Firenze.
Nel 1952 partecipa alla Mostra Nazionale d'Arte di Trieste.
All'inizio degli anni Sessanta ottiene la cattedra all'Istituto d'Arte di Arezzo.
Bibliografia:
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 354.