Nacque il 6 maggio 1895 ad Acqui-Visone, dove morì nel 1980.
Prese parte alla guerra 1915-18 dalla quale ritornò mutilato. Si laureò in farmacia all’Università di Genova e si dedicò all’incisione sotto la guida di Marcello Boglione. Espose per la prima volta nel 1919 a Reggio Emilia.Il Caratti xilografo e acquafortista emerito ha partecipato alle più importanti esposizioni del Bianco e Nero in Italia e all’estero.
Nel 1936 fu presente alla Biennale di Venezia e alla Internazionale di Varsavia con l’opera « Estate Espose «La torre di Visone a Bombai e a Calcutta, mentre il suo « Paesaggio del Monferrato » fu ammirato a Riga, Tallin, Helsinki, Stoccolma, Oslo, Copenaghen, Amsterdam, Aja, Lussemburgo, Zurigo e Ginevra in occasione della Mostra del Paesaggio Italiano. Alla Mostra di Brunswik partecipò con «La casa del pastore » che fu particolarmente notata. Sue opere furono acquistate dal Ministero della P. Istruzione dal Municipio di Debrecen in Ungheria; e nel 1941 gli fu assegnato il premio Alessandria per l’incisione.
Fu insignito del premio Città di Alessandria nel 1943, del Grumbacher Merit award (Lakeland) nel 1952, del premio Medici Domus (Legnano) nel 1957 e dei premi Ravizza (Genova) e Alfa (Bologna), entrambi nel 1958. Fu direttore dei Musei civici di Asti e nel 1972 promosse la fondazione del museo d’arte moderna Musarmo di Mombercelli. Insieme a Emanuele Laustino, fu maestro del pittore e scultore astigiano Carlo Carosso.
La tematica preferita di Caratti è legata alla rappresentazione di ambientazioni tipiche della sua terra di origine, di cui ritroviamo sia paesaggi naturali che scorci rurali e urbani, non raramente arricchiti dalla presenza di figure umane. Diverse sue opere sono attualmente conservate nei municipi di Visone e di Acqui Terme, nei Musei civici di Asti, nel Musarmo di Mombercelli e nella Casa madre dei Mutilati a Roma.
A Carlo Caratti sono intitolate una via ad Acqui Terme e una ad Asti .
Si occupò anche di pittura con ottimi risultati riconosciuti dal pubblico e dalla critica.
E' stato direttore del Civico Museo di Asti fino al 1966.
Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,
Sito internet: www.raccoltastampesartori.it
Bibliografia:
1951 - ACQUEFORTI E XILOGRAFiE DI CARO CARATTI A CURA DI LUIGI BAUDOIN, editore Paglieri e Raspi, pp. 18
1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 64.
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 162, 163;
1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti viventi d’Italia, Napoli, Edizioni Maggiore, pp. 126/127.
1960 - Luigi Servolini, Gli incisori d’Italia, Milano, Edizioni del Liocorno, ad vocem
1962 - Comanducci, Dizionario illustrato...., III edizione,
1969 - Incisioni di Caro Caratti : mostra antologica, Asti, Antico battistero di S. Pietro, 31 maggio-30 giugno 1969. - Asti : Citta di Asti, 1969.
1970 - Comanducci, Dizionario illustrato...., IV edizione, p. 559
1996 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume II, Bip-Car, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 276, 279 ill.
2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 223, 224.
2015 - Luigi Servolini e il Museo della Xilografia di Carpi. Testo di Simona Santini. Fondazione Italo Zetti., Milano Taccuini di lavoro n. 22, p. 33.