Cappellato Manlio

pittore illustratore cartellonista
Tregnago (VR), 1902 - Pisa, 1982

Frequenta l’Accademia Cignaroli di Verona negli anni ’20.

Si dedica successivamente alla cartellonistica pubblicitaria:

Coppa Verona - Domenica 23 marzo 1924. Coppa Verona Concorso automobilistico di regolarità; Le Torricelle Corsa motociclistica in salita.

Circuito del Pozzo. Verona 19-20 marzo 1927.

Mostra Nazionale Agricola; Ente Fiera Cavalli; Palazzo del Pallone. Verona 11-25 marzo 1928 VI°

Circuito del Pozzo. Verona 25 marzo 1928.

Grande adunata escursionistica invernale Gare sciatorie... - Boscochiesanuova - Vr - 1929 c.

Tra il 1927 e il 1929 disegna cinque grandi manifesti per pubblicizzare fiere, gare automobilistiche e avvenimenti sportivi; il più interessante è quello del 1928 disegnato per la Mostra Agricola di Verona, ora Fiera dell’Agricoltura. I suoi manifesti sono conservati e visibili alla Collezione Salce presso il Museo di Treviso in Via Carlo Alberto, 31.

Illustra nel dicembre 1927, la testata e il racconto peruviano di Ventura Garcia Calderon: Il Paradiso dei pesci. 1927 - rivista mensile, Il Garda di Verona.

Tra il 1927 ed il 1932 molti i suoi disegni e le copertine sulla rivista "il Garda" edita a Verona.

Nel 1933, 1934 e 1940 partecipa a Trieste alle edizioni della Mostra del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti della Venezia Giulia. Nel 1934, espone alla II° Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma. Negli anni successivi si trasferisce a Trieste alle dipendenze della Società Alimentare Arrigoni, con la quale aveva già collaborato nel 1930 supervisionando la realizzazione di Arrigo, il primo cartone sonoro italiano, in collaborazione con Gustavo Petronio, che era dipendente della società.

Non abbandona mai la sua passione per la pittura da cavalletto e nel 1940 partecipa alla XIV° Esposizione del Sindacato Fascista delle Belle Arti di Trieste; nel 1943 espone al 2° Premio Verona, che aveva come tema l’agricoltura, l’olio "La raccolta del fieno". La foto del dipinto viene pubblicata sul catalogo della mostra insieme a poche altre, a significare l’importanza attribuita a Cappellato. Lo stesso anno partecipa alla 33° edizione della Mostra Collettiva all’Opera Bevilacqua La Masa esponendo tre opere ad olio.

Dal 16 maggio al 31 luglio 1943 partecipa alla Quarta Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma., con il dipinto: Congedo.

Nel 1950 partecipa a Verona alla Mostra di Due Secoli dell’Accademia Cignaroli (1750-1950) dove espongono oltre 150 ex-allievi che l’hanno frequentata dalla sua fondazione fino a quell’anno, esponendo un disegno dal titolo: "La vallata". Negli anni successivi al 1950 non si hanno più evidenze di sue partecipazioni a mostre collettive. Sicuramente era impegnato nella sua attività professionale. Nel 1958 si trasferisce a Milano e poi nel 1962 a Pisa, dove vivrà fino al 1982. Tra il 1961 e il 1963 Manlio Cappellato ricopre la carica di Presidente della TP Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti e in quegli anni, fra i suoi lavori, celebre fu la comunicazione commerciale del sapone al latte Rumianca. La sua fu una pittura ispirata ai canoni dei suoi insegnanti all’Accademia Cignaroli.

Nel 1972 una sua personale, l’unica di cui si ha notizia, alla Galleria 33 di Lucca con sessantauno opere di cui trenta oli e trentuno composizioni grafiche.


Bibliografia:

1927 - Il Paradiso dei pesci, racconto peruviano di Ventura Garcia Calderon, Il Garda, Rivista mensile, Verona, Anno II - n. 12 dicembre, pp. 24/26.

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