Capelli Francesca

acquerellista pittrice
Vittorio Veneto (TV)

Francesca Capelli è nata a Vittorio Veneto (TV), vive a Libiola di Serravalle Po (MN).


Contatti:
Francesca Capelli

Cell. 329.9305759
E-mail:
francesca1capelli@gmail.com


Principali esposizioni:

“Flowers”, Ostiglia (MN), 5-14 aprile 2009 (personale).

“Watercolor Design”, Club La Meridiana di Casinalbo (MO), 5 settembre - 24 settembre 2015.

“Di colore e d’acqua”, Sale Ludovico II del Palazzo Ducale di Revere (MN), 10 ottobre - 29 ottobre 2015.

“Effetto acqua a palazzo”, Sale Ludovico II del Palazzo Ducale di Revere (MN), 9 luglio - 2 agosto 2016.

“Tra acqua e fuoco”, Sale Ludovico II del Palazzo Ducale di Revere (MN), 6 maggio - 28 maggio 2018.

La Marguttiana, Forte dei Marmi (LU), 30 giugno - 19 luglio 2018.

Galleria Arianna Sartori, Mantova, 2 settembre - 22 settembre 2022 (personale).


Bibliografia:
2016 - “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea 2017”, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 23.
2017 - “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea 2018”, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 42.
2018 - “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea 2019”, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 40.
2019 - “Acquerellisti italiani”, a cura di Arianna Sartori, premessa di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 31,31.

2021 - Artisti Italiani 2022 catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, prefazione di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 77.


Giudizi critici:

L’antico e il contemporaneo nei fiori di Francesca Capelli
«È veneta di origine e precisamente di Vittorio Veneto, ma residente a Libiola di Serravalle Po, nel mantovano, da molti anni. Dopo aver sperimentato diverse tecniche pittoriche, dal disegno a matita all’olio su tela fino all’acrilico su seta, approda all’acquerello. Tecnica a lei più consona perché esprime al meglio la sua sensibilità e la sua delicatezza. La tecnica dell’acquerello è una tecnica che in molti pensano facile, ma non lo è per nulla. Bisogna avere la testa preparata per acquerellare: bisogna essere delicati e capire sin da subito che effetto si vuole ottenere. Poi è proibito sbagliare! Perché, a differenza di tutte le altre tecniche pittoriche, non si può più rimediare. L’acquerellista veneta disegna in precedenza le forme con grande maestria e precisione, poi agisce direttamente sulla carta ancora asciutta con i suoi colori pastello, sempre per non urtare la sensibilità di chi guarda e per rispettare la poesia della natura. I protagonisti delle sue opere, infatti, sono prevalentemente i fiori, espressione di naturale tendenza verso la bellezza della natura delicata e dei suoi colori. I suoi delicati acquerelli sono la testimonianza di un animo insieme raffinato e gentile che si sofferma con partecipazione sugli incanti della natura nel desiderio di salvare visioni liriche e vibrazioni spirituali che altrimenti andrebbero perdute. I rami, gli steli, le fioriture si adagiano leggeri sul foglio bianco arricchiti intorno del contesto in cui si trovano, puri nella loro bellezza. C’è qualcosa di antico nei lavori di Francesca Capelli, come la cura dei dettagli, la creazione di immagini che potrebbero quasi essere uscite da un erbario, ma che hanno in più al loro interno una profonda poesia. Caratteristiche fondamentali della pittrice sono la delicatezza di tocco e la grande discrezione nell’uso dei colori, che si affacciano dal foglio per la perfezione della forma e del segno, piuttosto che per l’impiego di colori tenui. I suoi colori sono dolci e mai violenti o troppo vivaci, e si fondono in maniera indissolubile con la carta per evocare fragili, delicate e suggestive emozioni. In queste rappresentazioni l’autrice rivive le proprie esperienze di vita.
Francesca Capelli ha esposto in diverse zone del mantovano, del veronese e del modenese ottenendo consensi e apprezzamento del pubblico e della critica».
Barbara Ghisi, 13 luglio 2016


Fiori: emozioni a colori

Francesca Capelli ama i fiori, ne ama il colore, la forma e sensazioni, il profumo, senza preclusione ad alcuno. Sono un dono che la Natura ci fa, alla quale, lei è grata per la possibilità che le danno di manifestare la sua bravura nella loro rappresentazione, ché nel tempo sono diventati i soggetti preferiti dei suoi acquerelli. Ed i fiori sono i veri protagonisti dei dipinti, perché riempiono completamente il foglio, non c’è spazio per sfondi o altro, solo fiori, dall’inizio leggermente disegnati, poi riempiti di colore con la tecnica dell’acquerello a foglio asciutto, non c’è spazio per la casualità o la ricerca dell’effetto del bagnato, i colori devono ubbidire alla mano di Francesca che li conduce con abilità.
“I fiori accompagnano sempre un’emozione: riceverli e donarli è un gesto semplice, ricco di significati…”, credo che Francesca sia catturata dalla loro bellezza a prescindere dai significati e che le sue composizioni nascano così, spontaneamente, e che il primo importante criterio di scelta sia dato dall’accostamento dei colori che, se a volte mantiene tono su tono, con passaggi, morbidi e delicati, altre volte pare trovi grande piacere nell’intercalare colori contrastanti e volenti stesi con pennellate grintose e definitive, così si può dire che attraverso le sue pennellale, l’artista si avvicina all’essenza del fiore; ne cattura l’andamento dei petali, e ne descrive con precisione la corposità e la loro fragilità.
Dai fiori più umili passa con eguale facilità ai fiori più complessi, mantenendo per ciascuno le rispettive peculiarità ogni tenue sfumatura ha il suo valore e la sua accezione.
Ma se il fiore della magnolia, nella sua importante dimensione e carnosità, è dipinto con morbide pennellate di beige su un fondo di grandi e lucide foglie, con la stessa passione dipinge i provocanti girasoli, traboccanti di calore e solarità. E le sue ortensie con impalpabili petali, nelle delicate cromie di rosa, bianco e azzurro, affiancate da rose selvatiche bianche, insieme ai giacinti azzurri e alle fragili viole del pensiero, tra i fiori più longevi, tutti insieme palpitano di frescura e leggerezza e ci portano la primavera.
Tocchi di colore condotti da una mano felice, capace di portarci a pensieri sereni e rasserenanti che ci ricordano quanto sia straordinaria e generosa la Natura.

Maria Gabriella Savoia, Mantova, giugno 2022

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