Ha studiato all’Accademia di Belle Arti in Roma. Le sue rare qualità di statuario ebbero rapido e pieno sviluppo nelle figure d’atleti e pugili destinate al Foro Italico. Ha lasciato: “Atleta col remo,, (1930), “Pugile che saluta,, (1930), Ercole (1931) - Città di Roma; David (1930/1931) - Città di Pisa; “Mercurio,,, “Discobolo,,, Arciere (1930/1931) - Città di Rovigo; “Rematore,,, “Naiade,,, “Galatea,,. Il suo stile, nitido e avvolgente, ha sempre alcun che di eletto e monumentale.
Bibliografia:
1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’Arte. La Scultura nell’Evo Moderno Roma, Casa Editrice Mediterranea.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 239
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 196