CALLEGARI SANTE
Nasce a Sermide il 27 gennaio 1881; muore a Milano il 9 giugno 1967.
Frequenta saltuariamente i corsi all’Accademia di Brera a Milano, dove stabilisce una lunga amicizia con lo scultore Domenico Ghidoni.
Nel 1905 partecipa all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano con due sculture: Ritratto (Busto in gesso), Allo specchio (figuretta in gesso).
Nel 1907 espone all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano con tre sculture: L’umano (Testa in gesso), Contemplazione (gesso), Signorina (gesso).
Nel 1909 partecipa all’Esposizione riservata agli artisti Lombardi ed ai soci della Soc. per le Belle Arti di Milano con la scultura: Al vento (bronzo).
Nel 1910 all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano, settembre-novembre, espone la scultura: Rimorso (statuetta in bronzo).
Nell’aprile/giugno 1912 partecipa alla Mostra Annuale di Belle Arti a Milano con la scultura: Primavera.
È tra gli artisti che, nelle sale del “Cova” a Milano nel 1912, partecipa alla Mostra Pittura Scultura Rifiutata alla X Esposizione Nazionale dell’Accademia di Brera, vi espone le sculture: Mia Madre e Baccante; Luigi Giovanola su Emporium scrive: “…più convenzionale e banale, ma non privo di qualità il gesso Mia Madre di Callegari…”.
Nel 1913 partecipa alla Mostra Annuale di Belle Arti a Milano con la scultura: Armonia (bronzo). Partecipa lo stesso anno, all’Esposizione Retrospettiva e Contemporanea di Belle Arti della Famiglia Artistica al Palazzo della Permanente di Milano con due sculture: Nudo (marmo), Le rose (gesso).
Sante Callegari è abile esecutore di piccole sculture di genere, soprattutto figure di bambini e di ragazzette; esperto lavoratore del marmo ama le superfici lisce senza tuttavia sacrificare alla forma la solidità plastica della scultura.
Nell’aprile-giugno 1914 espone, alla LXXI Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano, la scultura in gesso: Verso la fonte.
Partecipa, nell’autunno dello stesso anno, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano, con la scultura: Rose (marmo di Candoglia).
Nel 1915 espone, all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano, la scultura: Piccola lavandaia (gesso).
Partecipa, nel 1916, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano, con la statuetta in gesso: Seduzione e nella Sala Speciale - Impressioni di Guerra espone: I nostri eroi (Targa in gesso).
Nel 1917, all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano, espone la scultura: Perplessità (gesso).
Il 9 marzo 1918 si sposa a Milano con Angela Zaniboni. Lo stesso anno espone la scultura Al mercato (gesso) all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano.
Nel 1920, all’Esposizione Annuale di Primavera della Soc. per le Belle Arti di Milano, espone la scultura in bronzo La boscaiola. Nell’autunno dello stesso anno, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano, si presenta con due sculture: Come edera al tronco (Gruppo in gesso), Ritratto (gesso).
Partecipa, nel marzo/aprile 1922, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano, con la scultura Madre (gruppetto in marmo).
Nell’ottobre/dicembre 1923, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera al Palazzo della Permanente di Milano, presenta la scultura Autoritratto (gesso).
Nel 1925 realizza il monumento ai Caduti di Sermide (MN), distrutto dalla guerra e ricostruito nel 1956.
Dal 13 febbraio al 14 marzo 1937, partecipa alla VIII Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano al Palazzo della Permanente, vi espone la scultura in bronzo Giocondità. Dal 9 al 31 ottobre dello stesso anno è presente alla I Mostra Provinciale di Milano al Palazzo della Permanente, con la scultura in gesso Ritratto.
Dal 14 maggio al 14 giugno dell’anno seguente partecipa alla IX Mostra d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano con le due sculture in bronzo Attesa e Anima poeta.
Nei mesi di maggio/giugno 1940 è presente alla Mostra Sociale A. XVIII E.F. della Soc. per le Belle Arti di Milano e II Provinciale del Sindacato Fascista con la scultura in bronzo Tentazioni.
Dal 28 ottobre al 30 novembre 1941 è presente, alla III Mostra Provinciale del Sindacato Fascista di Belle Arti di Milano al Palazzo della Permanente, con la scultura in gesso Ritratto del Dottor Francesco Ferrari.
Il 4 novembre 1956 viene inaugurato a Sermide il Monumento ai Caduti in Guerra eseguito da Callegari.
Muore a Milano il 9 giugno 1967.
La Galleria d’Arte Moderna di Milano possiede sei sculture: Nudo femminile eretto, Busto di giovinetta, Testa di giovane donna, Busto di Bambino, Piccola lavandaia, Figura di giovinetta eretta.
Bibliografia:
1912 - Luigi Giovanola, La Mostra milanese dei rifiutati al “Cova”, Bergamo, Emporium, n. 215 novembre, p. 400;
1914 - Guido Marangoni, La Mostra di Brera, Vita d’Arte - Secondo fascicolo, Milano, Alfieri & Lacroix, pp. 224, 229;
1915 - Ugo Bernasconi, A proposito della Mostra alla Permanente, Vita d’Arte - Terzo fascicolo, Milano, Alfieri & Lacroix, p. 96;
1938 - La Galleria D’Arte Moderna - Le Sculture, Milano, Bestetti, p. 66;
1956 - Fernando Villani, Solenne ianugurazione a Sermide del monumento ai Caduti in guerra, Gazzetta di Mantova, 5 novembre, p. 2;
1956 - Inaugurato a Sermide il monumento ai Caduti (ill.); Gazzetta di Mantova, 6 novembre, p. 5;
1974 - Luciano Caramel, Carlo Pirovano, Galleria d’Arte Moderna, Opere del Novecento, Milano, Electa, p. 24, tavv. 260/265;
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani dal neoclassicismo al liberty, Vol. I, Lodi, Il Pomerio, p. 226.
2000 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume II, Bond - Dic, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 673/678.