Buso Armando

pittore incisore xilografo
Tezze di Piave (TV), 28 giugno 1914 - Oderzo (TV), 17 dicembre 1975

Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it

Buso Armando, disegnatore e xilografo. Nasce a Vazzola (Conegliano Veneto) nel 1914, muore ad Oderzo nel 1975. (Tezze di Piave, 28 giugno 1914 – Oderzo, 17 dicembre 1975).

Nel 1924, a dieci anni, raccoglie i suoi primi disegni in un piccolo album ora disperso.

Nel 1930, a sedici anni, si trasferisce a Roma per un lavoro promessogli, ma si trova a dover fare l'imbianchino e il facchino per poter vivere; più tardi nel 1932, tornato ad Oderzo, viene accolto in casa del notaio Angelo Parpinelli, il quale lo presenta al maestro Umberto Martina che con Alessandro Milesi contendeva allora lo spazio artistico veneziano.

Questi per una decina d’anni gli farà da maestro.

Nel 1938, durante il servizio militare, continua a disegnare approfittando delle ore trascorse in carcere data la sua litigiosità ed insubordinazione.

Attratto dalle montagne, nel 1939 parte per il Cadore e stabilitosi ad Auronzo, frequenta il Kursaal nella speranza di trovare qualche cliente per i suoi dipinti e disegni.

Ritornato deluso ad Oderzo, inizia una nuova fase collocandosi in modo tutto singolare nel caotico panorama dell’arte italiana contemporanea.

Nel 1942 fa la sua prima mostra personale a Venezia.

1942 Biennale di Venezia con 1 incisione.

Nel 1945 muore il suo mentore Umberto Martina e per lui si apre una nuova fase della vita artistica. Su incarico del Governo degli Stati Uniti d’America, nel 1945-46, illustra il lavoro di recupero del materiale bellico nell’Italia Meridionale, con una serie di disegni che sono oggi conservati negli archivi di stato di Washington.

Nel 1946, vince il primo premio assoluto al «Premio di pittura Oderzo» e nel 1948 espone alla XXIV Biennale Internazionale di Venezia.

Nel 1950, dopo essersi sposato, si dedica ad una vita più tranquilla e sistema lo studio in una soffitta per trasferirlo, due anni dopo, nella nuova abitazione del quartiere Marconi ad Oderzo.

Nel 1952 espone alla XXV Biennale Internazionale di Venezia.

Alla morte della madre avvenuta nel 1954, si dedica a ritrarre il mondo degli anziani, dei sofferenti, degli emarginati girando per ospedali, case di riposo e ospedali psichiatrici. Partecipa al concorso Nazionale di pittura «Maschere e carnevale» di Viareggio del 1957.

Continua ad esporre in varie gallerie personali e collettive in Italia e nel Mondo, oltre che partecipare a concorsi, mettendo in luce le sue fantastiche qualità di pittura, disegno e linoleografia.

Nel 1960 partecipa con due linoleumgrafie: Serie manicomi, L’Ula-Hop, alla 36a mostra collettiva dell’associazione incisori veneti, che si tiene a Venezia dal 2 al 16 luglio,nella galleria Bevilacqua La Masa.

Figura dal 25 aprile al 26 maggio 1963 alla V biennale dell’incisione italiana contemporanea, che si tiene presso l’Opera Bevilacqua La Masa a Venezia, dove presenta 3 linoleografie, e vince il Primo premio.

Il suo nome è ormai popolare a tutti ed anche Oderzo lo omaggia tanto che sarà Armando Buso ad integrare e restaurare alcune decorazioni pittoriche del Duomo cittadino.

Al giugno all’agosto 1963, è rappresentato con 2 linoleografie, alla rassegna: Italianische Druckgraphik vom XVI, bis XX, Jahrhundert, che si tiene alla Neue Galerie und alte Galerie am Landesmuseum Joanneum in Graz.

1963 - Italianische Druckgraphik vom XVI, bis XX, Jahrhundert, catalogo mostra, Neue Galerie und alte Galerie am Landesmuseum Joanneum in Graz, p. .

Dal 22 dicembre1964 al 25 gennaio 1965, figura con quattro linoleumgrafie alla mostra dell’Associazione Incisori Veneti, catalogo, al Stedelijk Museum “De Lakenhal” di Leiden.

Figura con due xilografie: Serie manicomi, e Meditazione dal 27 marzo al 7 aprile 1965 - Moderni Incisori Veneti, catalogo mostra a cura Ass. Inc. Veneti, Cremona, Gruppo Artistico Leonardo.

Figura dal 25 aprile al 31 maggio 1965 alla VI biennale dell’incisione italiana contemporanea, che si tiene presso l’Opera Bevilacqua La Masa a Venezia, dove presenta 2 linoleum nella Sezione dedicata alla Resistenza.

Nel 1965, è presente con tre linoleum alla rassegna: Grabadores Italianos, a cura di Giorgio Trentin, che si tiene nel Salon de Exposiciones “Enrique Acuna” in Guatemala.

Partecipa dal 1 ottobre al 15 novembre 1966 alla I Biennale dell’Incisione Italiana, organizzata dal Rotary Club Cittadella (PD), con le linoleumgrafie: Meditazione, e Fantasia catalana.

Partecipa dal 27 settembre al 9 novembre 1969 alla II Biennale dell’Incisione Italiana, organizzata dal Rotary Club Cittadella (PD), con i linoleum: Attesa “Casa di Ricovero”, e I due ladroni.

Nel 1972 partecipa su invito alla Terza biennale internazionale della grafica d’arte,che si tiene a Palazzo Strozzi di Firenze, dal 13 maggio al 30 giugno, presenta 4 linografie.

Dopo anni di lavori e progetti, un po' stanco rallenta la sua attività nel 1974. Muore il 17 dicembre del 1975 quando, al ritorno a casa per pranzo dallo studio, accusa dolori alla schiena e dopo una breve agonia, muore nel primo pomeriggio all'età di 61 anni. Il funerale si svolge in forma solenne al Duomo di Oderzo ed il Consiglio Comunale delibera l'intitolazione di una strada cittadina al maestro.

Dal 6 maggio al 7 giugno 1988, con le linoleumgrafie: I due ladroni, Fantasia catalana, e Meditazione, figura alla rassegna: Incisori trevigiani del Novecento, mostra a cura di Marco Goldin, che si tiene nel Palazzo Sarcinelli, a Conegliano Veneto.

Nel 1993 gli viene ordinata la mostra: Armando Buso. mostra retrospettiva, Oderzo, Palazzo Foscolo, dal 7 novembre al 30 gennaio 1994.

Lo scrittore Mino Maccari disse di lui negli anni: “(...) i disegni di Armando Buso costituiscono una prova, alquanto imbarazzante per tanti legislatori artistici, della vitalità e insopprimibilità di quel mondo figurativo che troppo frettolosamente è stato dato per morto (...)”.

Dal 4 luglio al 17 agosto 2014, presso Villa Dirce a Tezze di Vazzola, nell'incantevole Borgo Malanotte, si è svolta, la mostra "Un Secolo di Armando Buso", un'esposizione di opere per ricordare i cento anni dell'artista che nasce in coincidenza con i fatti dell’attentato di Sarajevo, con i quali iniziò formalmente la prima guerra mondiale.


Bibliografia:

1960 - 36a mostra collettiva dell’associazione incisori veneti, catalogo, Venezia.

1963 - V biennale dell’incisione italiana contemporanea, catalogo a cura di Giorgio Trentin, Venezia, p. 15/16, tav. 17. DA FARE OK

1963 - Italianische Druckgraphik vom XVI, bis XX, Jahrhundert, catalogo mostra, Neue Galerie und alte Galerie am Landesmuseum Joanneum in Graz, p. 31.

1964 - Associazione Incisori Veneti, catalogo, Stedelijk Museum “De Lakenhal” - Leiden.

1965 - Moderni Incisori Veneti, catalogo mostra a cura Ass. Inc. Veneti, Cremona, Gruppo Artistico Leonardo.

1965 - VI biennale dell’incisione italiana contemporanea, catalogo a cura di Giorgio Trentin, Venezia, p. 152/153, tav. 8.

1965 - Grabadores Italianos, testo di Giorgio Trentin, catalogo mostra, Guatemala.

1966 - I Biennale dell’Incisione Italiana catalogo a cura di Bino Rebellato, Rotary Club Cittadella, p. 49, 85 ill.

1969 - II Biennale dell’Incisione Italiana catalogo a cura di Bino Rebellato, Rotary Club Cittadella, p. 52, 113 ill.

1972 - Terza biennale internazionale della grafica d’arte, Mostra omaggio, catalogo mostra, Firenze, p. 80, ill.. 1988 - Incisori trevigiani del Novecento, a cura di Marco Goldin, pieghevole mostra, Palazzo Sarcinelli, Conegliano Veneto.

1993 - Armando Buso. catalogo mostra retrospettiva, Oderzo, Palazzo Foscolo, 7 novembre - 30 gennaio 1994, pp. 144.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1965, Milano, Electa, Venezia, Biennale, p. 342.

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