Giancarlo Businelli si è diplomato all’Accademia di Belle Arti “Cignaroli” di Verona e dopo alcune esperienze nel campo della grafica pubblicitaria è tornato alla sua prima passione: la pittura di storie, paesaggi e ritratti. Con le sue opere ha partecipato a molte esposizioni e i suoi lavori sono stati esibiti in numerose gallerie. Recensito su giornali, riviste e cataloghi d’arte, le sue opere figurano in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Giancarlo Businelli vive e lavora a Mantova.
Contatti:
Cell. 331.4647832
E-mail: giancarlobusinelli@libero.it
Sito Internet: www.businelli.it
Mostre personali e rassegne:
1988 - Fortezza da Basso, Firenze. 1989 - Fiera internazionale, Verona. 1991 - Fiera internazionale di Cagliari. Salone Mantegnesco, Mantova. 1994 - Palazzo Martini, Cremona. 1995 - 2° premio speciale al “Premio Emilia. Concorso Internazionale di Pittura, Grafica, Scultura, Näif”, Assoc. Cult. Artistica Amici del Quadrato, Sala Esposizioni, Villaggio del Fanciullo, Bologna. Galleria comunale, Torri del Benaco (VR). Galleria Ermellino, Suzzara (MN). 1996 - Galleria Il Rivellino, Ferrara. 1997 - Premio speciale Giuria al “Concorso Internazionale di Pittura, Grafica, Scultura, Näif, Poesia”, Assoc. Cult. Artistica Amici del Quadrato, Sala Mantegnesca, Mantova. Galleria S. Isaia, Bologna. 1998 - Sala Civica, Piazza Flaminia, Sirmione (BS). 1999 - Palazzo dei Capitani, Malcesine (VR). 2000 - Galleria Comunale, Torri del Benaco (VR). 2002 - Artisti in Fiera, Parma. 2003 - Pro Loco “Dino Villani”, Suzzara (MN). Galleria Principe Amedeo, Mantova. 2007 - Casa della Gioventù, Moglia (MN). 2008 - 8a Edizione “arteinartiemestieri”, Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni”, Suzzara (MN). 2011 - 27^ edizione Premio Rivarolo di pittura, Fondazione Sanguanini, Rivarolo (MN). Museo Virgiliano di Pietole, Borgo Virgilio (MN). 2015 - “Mantova in Arte 2015”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN), 2017 - Museo Virgiliano, Pietole di Borgo Virgilio (MN). Galleria Arianna Sartori, Mantova. Atelier des Arts, Mantova. 2018 - M.A.D. Mantova Arte Design, Mantova. Club La Meridiana, Modena. “l’Arte tra paesaggi e periferie”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN). Palazzo Ducale, Revere (MN). Atelier des Arts, Mantova. Galleria Arianna Sartori, Mantova. 2019 - “ARTeSPORT”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN). Galleria Arianna Sartori, Mantova. 2020 - “Vegetalia, tra Alberi, Fiori e Frutti”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN). Galleria Arianna Sartori, Mantova. 2021 - Galleria Arianna Sartori, Mantova.
2022 - Galleria Arianna Sartori, Mantova.
Bibliografia:
2000 - Adalberto - Arianna Sartori, Artisti a Mantova
nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, Volume II, pp. 634/638.
2012 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 69.
2017 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea 2018, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 36.
2018 - l’Arte tra
paesaggi e periferie, a cura di Arianna Sartori, presentazione di Maria
Gabriella Savoia, catalogo mostra, Castel d'Ario, Casa Museo Sartori, Mantova,
Archivio Sartori Editore, pp. nn.
2018 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea 2019, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 33.
2019 - ARTeSPORT, a
cura di Arianna Sartori, presentazione di Maria Gabriella Savoia, catalogo
mostra, Castel d'Ario, Casa Museo Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore,
pp. nn.
2019 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea 2020, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 23.
2020 - VEGETALIA tra
Alberi, Fiori e Frutti, a cura di Arianna Sartori, presentazione di Maria
Gabriella Savoia, catalogo mostra, Castel d'Ario, Casa Museo Sartori, Mantova,
Archivio Sartori Editore, pp. nn.
2020 - Artisti Italiani 2021 catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, prefazione di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Archivio Sartori Editore, p.77.
2021 - Artisti Italiani 2022 catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, prefazione di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 67.
Giudizi critici:
"(…) Dalle opere traspare un’attenzione al gesto che nasce non solo dalla sua formazione artistica ma anche dall’esperienza di tutti questi anni di attività. La pittura è una vocazione e Giancarlo Businelli l’ha seguita quotidianamente. Fa sorridere quando parlando degli artisti si fa riferimento alla loro sregolatezza. In realtà chiunque abbia provato a dipingere anche solo per passione sa quanto sia faticoso raggiungere risultati accettabili. Giancarlo Businelli mette nelle sue opere la qualità che gli deriva dall’esperienza e il talento innato che l’ha portato a investire tutta la sua vita nel dipingere. Ci troviamo di fronte ad un vero artista, un pittore che riesce a mettere nei quadri la sua visione della realtà come di un attimo da fermare per poter essere osservato e ricordato. (…).
Giacomo Cecchin, 2017
Giancarlo Businelli. Il colore della luce
Quando un vero artista dipinge un paesaggio noi che lo guardiamo lo vediamo per la prima volta. Ma soprattutto ci accorgiamo che la luce ha un colore. Questo è quello che accade con le opere di Giancarlo Businelli che raccontano una Mantova particolare. Una città particolare per svariati motivi ma soprattutto per la luce che la pervade un po’ dappertutto e la trasforma in un luogo sconosciuto anche ai suoi abitanti.
Giancarlo Businelli infatti descrive una Mantova che è sotto gli occhi di tutti ma che appare diversa perché filtrata dalla sensibilità del pittore. I luoghi più caratteristici come ad esempio il profilo della città visto dai laghi, il Rio o le piazze monumentali sono descritti in una luce tipicamente lombarda e con una pennellata che indugia a tratti per dare volume e concretezza al paesaggio. In questo modo Giancarlo Businelli riesce a dare novità anche alle immagini della Mantova da cartolina, una Mantova che prende vita, vivacità e volume sotto i tocchi esperti del pittore. La luce è mutevole, la superficie frammentata e l’apparente disordine della pennellata invita chi guarda a perdersi nel paesaggio e a indugiare sui piccoli dettagli che conferiscono unicità al quadro.
È però nei paesaggi più “normali”, in quelle vie o piazze dove nessuno di regola si sofferma che trova compimento l’arte di Businelli. Si tratta di quelle viste la cui unicità sfugge non solo ai turisti ma agli stessi mantovani che, sempre di fretta, non prestano attenzione alla bellezza nascosta di Mantova. È qui che il pittore risponde alla vera vocazione dell’arte, in altre parole alla capacità di regalare occhi nuovi a chi guarda per cogliere gli aspetti poetici legati alla normalità. Pensiamo ad esempio all’immagine di piazzale Mozzarelli, uno dei luoghi più recenti di Mantova in una zona poco frequentata dai Mantovani. Eppure Businelli riesce a raccontare il paesaggio trasformandolo con la sua attenzione ai particolari e la sua capacità di cogliere la giusta inquadratura. Gli edifici moderni sembrano acquisire quella dignità che non riusciamo ad attribuirgli quando li guardiamo dal vero. La sensibilità di Businelli ha individuato in questo paesaggio tutte le caratteristiche che lo rendono unico e degno di essere osservato. In questo caso la luce regala volume agli edifici e la pennellata segue i profili squadrati della modernità addolcendoli.
Tuttavia la vera sorpresa si ha nei notturni, quando il pittore gioca non solo con le luci dei lampioni ma anche con gli effetti di luce che si creano nelle pozzanghere createsi per una improvvisa pioggia primaverile. Anche in questo caso Businelli mette al centro della sua attenzione una zona creatasi dalla demolizione del convento di San Domenico e normalmente attraversata dai mantovani, a piedi o in macchina, per andare da qualche altra parte. Ebbene sfido chiunque a non rimanere affascinato dal modo in cui il pittore ha saputo interpretare una zona che è al di fuori dei percorsi turistici della città. Sembra una Parigi d’altri tempi, sembra un luogo talmente suggestivo da non sembrare Mantova, sembra una via che vediamo per la prima volta.
Ecco qual è il valore dell’arte: la capacità di farci vedere luoghi che spariscono davanti alla consuetudine sotto una luce completamente diversa. Il pittore regala il suo sguardo a coloro davanti a cui la realtà del quotidiano scompare perché ce l’hanno sempre davanti agli occhi. È un esercizio difficile quello della meraviglia quotidiana. Noi frequentiamo una Mantova che è per noi talmente scontata che scompare davanti ai nostri occhi. Procediamo spediti durante le nostre passeggiate con gli occhi fissi al suolo oppure presi dai nostri pensieri e senza renderci conto di quello che abbiamo davanti.
L’artista inveceosserva sempre lo stesso mondo con occhi nuovi. Trasforma la realtà rendendola affascinante allo sguardo di chi invece si è assuefatto alla quotidianità. La bellezza non sta solo nel pittoresco, anzi, chi riesce a regalare suggestione a vedute della normalità offre un’opportunità incredibilea tutti noi: la possibilità di cogliere l’unicità e la straordinarietà di alcuni luoghi.
Giacomo Cecchin, 2018
Paesaggi di luce e colori riflessi
Mantova, l’acqua e la luce: sono questi gli elementi che Giancarlo Businelli mette al centro della sua ricerca nelle opere più recenti. È una città luminosa, con cieli azzurri solcati da nuvole leggere e che si rispecchiano nelle strade, nelle piazze e nelle pozzanghere create da fugaci temporali estivi. È proprio questo gioco di luce e di colori riflessi a caratterizzare i paesaggi al centro di questa personale dell’artista, dove l’acqua assume un ruolo essenziale e diventa specchio che amplifica e trasforma.
L’acqua la troviamo nel rio che attraversa Mantova, sul fondo delle piazze, delle vie e in campagna, nei rigagnoli e nelle pozzanghere.
E l’occhio dello spettatore indugia sui riflessi e sugli effetti di luce che si creano quando gli edifici, gli alberi, il cielo si riflettono in questi specchi naturali. È come quando da bambini non si sa decidere se sia più bello guardare direttamente il paesaggio oppure vederlo indirettamente nel suo riflesso acquatico che gli regala movimento e lo rende mutevole.
Questo è tanto più vero quando Businelli esegue i suoi notturni dove sono le luci della Mantova di sera a rendere ancora più affascinante il gioco dei riflessi. Il tutto con una pittura veloce, fatta di colori stesi con un gesto libero e leggero che rendono mossa la superficie della tela. Ecco allora una piazza Erbe dove alcuni personaggi si muovono su un selciato che sembra una tavolozza e che riflette luci e colori. Molto particolare il taglio dato alla vista di piazza Mantegna, da cui emerge la facciata di Sant’Andrea e sullo sfondo della Casa del Mercante la Rotonda di San Lorenzo. È straordinario come attraverso la sua pittura Giancarlo Businelli ci faccia vedere un paesaggio come se fosse per la prima volta con particolari che sfuggono alla nostra attenzione, uccisa da una lunga consuetudine.
Ecco il ruolo dell’artista: togliere la patina dell’abitudine, regalandoci la meraviglia della bellezza che si trova ovunque in natura, basta saperla trovare.
Penso ad esempio a quel paesaggio della campagna mantovana, colto subito dopo il temporale. Una strada sterrata, che conduce chissà dove, è resa iconica da due pozzanghere create dalle ruote di un trattore, dove l’acqua fangosa, riflette la bassa vegetazione fatta di erbe e fiori selvatici. Sembra di sentire il profumo della pioggia e vien voglia di giocare, come da bambini, a saltare le pozze o a metterci le mani per vedere quanto sono profonde e se se ne può ricavare fango per plasmare figurine di animali.
Penso anche ai due dipinti che presentano un Rio visto dalle Pescherie e dal ponte di Via Massari. Un itinerario consueto del pittore che lo percorre in tutte le stagioni: a primavera con le piante rigogliose che specchiano il loro verde smeraldino nelle placide acque e in autunno quando i colori della vegetazione che si prepara al riposo invernale si accendono di una luce particolare e le foglie che cadono creano tappeti multicolori e, cadendo nel Rio, diventano piccole zattere che si dirigono verso i laghi per un tranquillo naufragio.
Si vede che Businelli frequenta quotidianamente i paesaggi che descrive nelle sue opere e ne è innamorato. Come tutti gli artisti è affascinato dal cielo solcato da nuvole leggere e capricciose che lo rendono interessante e per niente scontato. Ancora una volta viene voglia di tornare bambini e di giocare a scoprire quali forme si celano dietro queste nubi, seguendo una propria personale fantasia.
Il pittore realizza uno dei suoi capolavori dipingendo quattro ragazzine su un pontile che diventano la metafora di noi che osserviamo i quadri di Businelli. C’è chi non riesce a star fermo, muovendosi da una tela all’altra e ritornando sui suoi passi. Chi osserva con attenzione e senza fretta il paesaggio nel timore di perdersi qualche particolare e anche chi sembra apparentemente assorto in altri pensieri ed è semplicemente catturato dai colori e dai riflessi delle acque. Guardare le opere di Giancarlo Businelli è come tornare bambini, quando si stava ore ed ore ad osservare il mare o il cielo e il tempo non aveva valore perché sembrava che quel momento di intima felicità sarebbe durato in eterno.
Giacomo Cecchin, 2019