Bulgarelli Giovanni

scultore
San Benedetto Po (MN), 30 marzo 1927 - San Benedetto Po (MN), 7 ottobre 2015

Giovanni Bulgarelli, nato il 30 marzo 1927 a San Benedetto Po (MN) dove ha vissuto e lavorato fino alla morte.

Ha partecipato alle seguenti Mostre:

1951: Mostra nazionale d’Arte dei Lavoratori - Roma (Premiato). 1968 - Mostra gemellaggio tra Castiglione della Pescaia (GR) e S. Benedetto Po (MN). 1970 - Mostra Ente Provinciale del Turismo (MN). 1971 - Personale alla Sala «AVIS» di S. Benedetto Po. 1972 - Mostra Collettiva d’Arte Sacra - Desenzano del Garda. - Personale alla Sala «AVIS» di S. Benedetto Po. 1972 - Personale alla «Cornice» di Desenzano del Garda. 1973 - Personale alla Galleria «Ferrari» di Suzzara; - Personale al Palazzo degli Abati a S. Benedetto Po. 1974 - Personale alla Saletta «Giulio Romano» di S. Benedetto Po.

Giudizi critici:

Quando ho visto a Mantova e altrove le sculture in legno di Giovanni Bulgarelli di S. Benedetto Po ho riscontrato che tra legno e scultore, pianta e artista, c’era una simbiosi perfetta. Ho saputo così che Bulgarelli scolpisce solo il legno che è la sua materia dalla quale trae le sue creature e i suoi soggetti, i ricordi delle cose familiari ora scomparse attorno al grande fiume, il Po. Verista estroso, soprattutto innamorato del mondo che lo circonda, Bulgarelli fa rivivere la vita che lo incanta e ferma il tempo per sempre. Questo gli interessa soprattutto: una scultura per cose che ha dentro, ogni volta come potesse fare rinascere un sogno, ricreare una presenza scomparsa. Bulgarelli solitario nel suo paese viaggia con il fiume: le acque passano sempre, arrivano, vanno lontano. Le sue sculture sono anch’esse segnate dal tempo, guardano, fanno ricordare. (Raffaele De Grada).

Giovanni Bulgarelli, «scultore del Po», incide e modella da molti anni opere uniche per il procedimento di formazione nonché per il risultato: sono bassorilievi e sculture in legno raffiguranti gli umili paesaggi padani, i mulini che un tempo galleggiavano sul fiume, i sabbiaioli e i mugnai, pescatori e tanti altri temi, piacevolissimi e ricchi di carica poetica e di forti evocazioni atmosferiche. (Isabella Lapi).

Falegname di professione, egli coltiva la scultura. Timido e schivo della pubblicità, ha partecipato a poche mostre, ma le sue opere hanno varcato e varcano gli angusti confini provinciali e nazionali. Raro esempio di amore per la sua terra, egli ne trasfonde il sentimento nelle sue sculture, esaltando pene e sacrifici di chi dal fiume trae la sopravvivenza. (Vittorio Montanari).

L’iconografia padana, con uomini, cose, mestieri e professioni scomparse o no, è tutta rinchiusa nelle opere di Giovanni Bulgarelli, cultore di un hobby che ha fatto di lui un artista di notevole originalità. Le opere di Bulgarelli realizzate con impegno, capacità e serietà, scolpendo e incidendo il legno forte con pochi rudimentali attrezzi, sono essenzialmente imperniate su quanto di caratteristico e di originale ha offerto ed ancora in parte offre il Po. (Giordano Cucconi).

Bibliografia:

1974 - Maria Gabriella Savoia e Adalberto Sartori a cura di, Dizionario dei Pittori Mantovani - Volume Primo, Mantova, Adalberto Sartori Editore, p. 25.

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