Borisova Svetlana

Fine Arts & Illustration
Neksikane / Siberia

Svetlana Borisova è un’artista internazionale storicizzata, crea ed espone le sue opere con costante successo di critica e pubblico.

Ha esposto in numerose mostre internazionali e nazionali a New York, Miami, Parigi, Zurigo, Monaco, Firenze, Barcellona, Innsbruck, Budapest, Craiova oltre a numerose altre mostre in Italia.

Le sue opere fanno parte di Collezioni Private, Corporate e Museali.

Sono state pubblicate su importanti cataloghi e riviste del settore artistico e hanno vinto diversi premi d'arte.


Svetlana Borisova nasce a Neksikane nel Nord della Siberia, in un luogo dove confluiscono 3 fiumi. Dalla sua terra porta spazi infiniti, contrasti forti e l’amore dei suoi genitori che è durato fino all’età di 1 anno e 7 mesi.

In Siberia sviluppa un rapporto di grande compassione, protezione ed amore incondizionato con Madre Natura che prende la parte dei suoi genitori: spazi, libertà di volare e di sognare.

Costruisce la sua cultura attraverso i libri, leggendo come una dannata, e la strada, portando in sé tanta bellezza e tanta sofferenza. Subisce tanta crudeltà fisica e mentale, tanto da chiedersi come può un essere umano così piccolo sopportare tanto dolore e rimanere con il cuore aperto.

In età giovanissima la vita la porta in Italia, dove si sposa con un italiano ed ha la gioia di 1 figlio.

È qui, nel 2008, che nasce la sua arte, per puro caso, giocando con una bambina a fare gli artisti ed i pittori. Il gioco si trasforma subito in una grande passione.

Inizia a disegnare con i gessetti e dopo un breve periodo passa a dipingere con l’olio su tela. Durante un viaggio in Provenza con la visita a Roussillon scopre le montagne stratificate di pigmento colorato ed impazzisce… voleva i pigmenti di tutti i colori del mondo e comincia a creare i colori mischiando i pigmenti con l’olio e divertendosi tantissimo a dipingere in questo modo.

Le sue opere piacciono e viene fortemente incoraggiata dalla sua famiglia e dai suoi amici a proseguire il percorso intrapreso.

L’Arte di Svetlana affonda le radici nella scoperta dell’esigenza di raccontare la sua vita interiore, di “gettare” sulla tela le sue esperienze interiori. Non ha nessuna preparazione artistica ma impara presto a padroneggiare la pittura ad olio ed a rifinire le sue opere con pazienza. Ha ereditato dai suoi avi aristocratici, poi travolti dalla rivoluzione bolscevica, l’amore per l’arte e la cultura: c’è l’ha nel sangue. Fin da piccola ha dimostrato un forte talento in ballo classico, poesia, narrazione e scrittura.

Raccoglie tutte le situazioni , le impressioni, le intuizioni e gli dà la forma simbolica mettendo al centro l’anima umana, in armonia con i mondi minerale, vegetale, animale ed universale.

Ha sperimentato che l’espressione tramite olio su tela è la più idonea ad esprimere la sua natura passionale e generosa.

I suoi lavori nascono come uno spontaneo dialogo dell’anima con tutto ciò che ci circonda, e l’arte è un filo conduttore nel comunicare l’interdipendenza intrinseca guidata dalle energie misteriose presenti in ogni forma di vita.


Sebbene utilizzi diverse tecniche, le sue opere condividono 2 messaggi unificanti:

- ARMONIA RAGGIUNTA ATTRAVERSO L'UNIONE DI PRINCIPI OPPOSTI

- IL CUORE VINCE SEMPRE E L'AMORE NON HA BANDIERE


Contatti

Internet Website: www.svetlanaborisova.com

You Tube address: @svetlanaborisova1311

Instagram address : @svetlanaborisova2814

E-mail address: svetlana@triadeconsulting.it


Giudizi critici

Prof. Vittorio Sgarbi

"La vicenda di Svetlana Borisova è emblematica di un modo non certo raro di arrivare a esprimersi per via artistica, il più spontaneo, forse il più legittimo dal punto di vista delle motivazioni interiori. Nasce in Siberia quando ancora esisteva l'Unione Sovietica, figlia di un geologo minerario. Si trasferisce a Mosca, si specializza in fisioterapia, conosce un italiano che sposa e con cui mette famiglia, trasferendosi a Roma. All'inizio è tutta casa e lavoro, poi, a un certo punto, arriva la scoperta del bisogno artistico: pur non avendo avuto una formazione artistica, la Borisova sente comunque di dovere impratichirsi con tele, colori e pennelli per comunicare in una maniera particolare, fondamentalmente lirica, e con sé stessa prima ancora che con il resto del mondo. Parallelamente, la Borisova sviluppa una visione metafisica tutta personale, da pensiero esoterico, in cui gli elementi primari dell'universo, il principio maschile e quello femminile, protetti da "Guardiani del Sole", determinano attraverso la combinazione delle loro diversità ogni manifestazione della natura. Alla base del suo discorso, la consapevolezza dell'esistenza dell'Anima che mette in relazione il nostro io con la materialità della terra e l'idealità del cielo, al cui servizio si pone uno spirituale "Osservatore", asettico registratore dei nostri comportamenti.

Rispetto a questa concezione generale, la pittura della Borisova si pone come campo visionario in cui quella determinata teoria del tutto riesce a trovare immagine simbolica, dando riscontro ottico a ciò che altrimenti risiederebbe solo nell'astrattezza concettuale della mente. Vediamo così corpi evanescenti affrancarsi dal caos dell'indistinto per rimanere comunque entro l'ambito del figurativamente incerto, dell'appena evocato, come se il realismo fosse da intendere come un nemico giurato della spiritualità della visione. Dentro e fuori questa dimensione, un librarsi di tonalità calde di primitiva energia, stese a colate massicce, che sembrano combattere con le fredde nel tentativo di imporsi su di esse, così come i tepori primaverili si affermano per una breve stagione sui rigori invernali delle steppe siberiane. Un simbolismo, quello della Borisova, che riflette molte delle caratteristiche tipiche di quello tardo-ottocentesco nordico, comprese le inclinazioni espressionistiche, quasi che fosse il clima freddo, evidentemente capace di incidere fino in fondo nelle personalità di coloro che si formano a suo contatto, a indurre spontaneamente verso certe disposizioni piuttosto che altro.

Abbiamo l'obbligo di condividere fino in fondo la mitologia panica della Borisova per riuscire a entrare nella sua arte? Non mi pare che la Borisova cerchi nuovi adepti alla sua religione, le basta sé stessa. Ciò che ci chiede, semmai, è di sforzarci di trovare nelle epifanie ultraterrene delle sue pitture qualcosa che possa produrre emozione, sensazione di appartenenza non necessariamente al suo mondo, ma a qualcosa comunque di assai più grande di noi, riconoscendo a un simile trasporto una precisa valenza mistica. E questa, a pensarci bene, l'unica verità a cui l'arte potrebbe aspirare".

Roma, 20 Settembre 2021

Leggi tutto