Borgonzoni Aldo

pittore incisore litografo
Medicina (BO), 12 giugno 1913 - Bologna, 17 febbraio 2004
attesa
Attesa - 1964

Aldo Borgonzoni è nato il 12 giugno 1913 a Medicina (BO), muore a Bologna il 17 febbraio 2004.

Dal 4 novembre al 31 dicembre 1936, partecipa alla Quinta Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti Emilia Romagna, che si tiene a Bologna, nel Palazzo del Podestà, con il dipinto: Mia madre.

Dopo il diploma nel 1936 alla Scuola d’Arte di Bologna, approda a fine decennio a forme di espressionismo consonanti con la Scuola Romana di Corrente. Nel 1942 partecipa al Premio Bergamo. Nel 1944 l’artista dipinge uno straordinario ciclo di opere sugli orrori della guerra e stringe amicizia con il pittore Guidi e lo scultore Accademico d’Italia Rambelli. Nel 1945 a Bologna, con Mandelli, Corsi, Minguzzi e Rossi fonda il Gruppo di Cronache, mentre nel 1947 soggiorna lungamente a Parigi. Nel 1948 dipinge, nel Salone della Camera del Lavoro di Medicina, l’affresco “Storie del lavoro e della guerra” e a Bologna coordina la Mostra dell’Alleanza della Cultura, incontrando Guttuso che lo invita a dipingere nel suo studio romano di Villa Massimo. Nel 1949, durante questo soggiorno, dirige a Piazza di Spagna la galleria d’arte Bernini, frequentata da De Chirico, Leoncillo, Mazzacurati e Greco. Nello stesso anno vince il primo premio del “Premio Suzzara” inventato da C. Zavattini e D. Villani. Nel 1950 rientrato a Bologna, l’artista dipinge nella Casa del Popolo Gramsci di Vignola, un affresco di 100 mq, (opera distrutta). Nel 1957 torna a Parigi, dove stringe amicizia con i pittori Pignon e Reberoll e nello stesso anno, invitato in Unione Sovietica, incontra i maestri Deneca e Favorsky. Il critico Arcangeli presenta l’artista in diversi cataloghi ed acquista sue opere per la Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nel 1958 conosce il grande collezionista e mecenate Rimoldi, sindaco di Cortina d’Ampezzo e direttore del locale Istituto d’arte. Nel 1961 la Grabowsky Gallery di Londra organizza una sua mostra e nello stesso anno, ispirato dall’enciclica di Papa Giovanni XXIII “Pacem in terris”, inizia il ciclo “Concilio Vaticano II”. Nel 1964 espone alla Galleria Max G. Bollag di Zurigo aprendo un proficuo rapporto con il collezionismo internazionale e con la Sede Centrale delle Banche Svizzere. Nel 1967 è invitato in Vaticano, dove incontra Papa Paolo VI. Nel 1968 realizza mostre antologiche alle Galerie Hlavnìho Mesta di Praga ed al Museo di Bratislava e partecipa a dibattiti sull’arte brutalmente interrotti dalla invasione sovietica, (in seguito ospita in Italia alcuni artisti esuli). Nello stesso anno il Cardinale Lercaro visita ad Imola una mostra dell’artista sul Concilio ed inizia così una amicizia che porta, in virtù dell’impegno propulsivo di Borgonzoni, alla costituzione della Galleria d’Arte Moderna a Villa San Giacomo di San Lazzaro (Bo). Nel 1976 rincontra Paolo VI portando in dono la sua scultura di San Morone Protettore del Libano mentre, in pittura si accentuano spunti di matrice espressionistica, con paesaggi segnati da immagini fossili, esposti in una mostra antologica alla Starci Gradksa di Zagabria. Nel 1981, in occasione del Bimillenario del Poeta Virgilio, è invitato nel Palazzo Ducale di Mantova alla rassegna “Otto Maestri per Virgilio” assieme a Giorgi, Guttuso, Manzù, Murer, Moore, Treccani e Zancanaro. Nello stesso periodo l’Istituto Cervi gli commissiona un ciclo di 35 opere, raccolte poi nel 1984 al Museo Polironiano di San Benedetto Po, sul Centenario delle rivolte contadine “La Boje”. Aldo Borgonzoni, membro dell’Accademia Clementina, della Fondazione Cardinale Lercaro, ha ricevuto nel 1983 il Nettuno d’Oro del Comune di Bologna. Nel 1984 dona al Museo dell’Informazione di Senigallia 60 disegni e tecniche miste, rappresentative dell’intera precedente produzione artistica. Nel 1986 e successivamente dona alla Comunità di Medicina 60 opere pittoriche e 100 disegni che formano il nucleo dell’attuale Pinacoteca Aldo Borgonzoni. Nel 1989 a Mantova è allestita alla Casa del Mantegna una mostra antologica. Nel 1991 espone al Circolo Artistico di Bologna, il ciclo “L’informazione: le maschere del potere”. Nel 1994 l’Università degli Studi di Bologna e la Fondazione Cardinale Lercaro promuovono, nell’Aula Magna dell’Università la rassegna il “Concilio Vaticano II”, ottenendo le recensioni dei più importanti “media” italiani; nello stesso anno è invitato negli Stati Uniti alla mostra “Bologna New York sessanta artisti”. Nel 1995 l’Istituto dei Beni Culturali, diretto dal prof. Raimondi, promuove il restauro degli affreschi eseguiti nel 1948 dall’artista nella Camera del Lavoro di Medicina e contemporaneamente si apre l’antologica “Il naturalismo espressionista di Aldo Borgonzoni” al Palazzo del Podestà di Faenza. Alla Triennale di Milano nello stesso anno, partecipa alla mostra sui rapporti Arte e Resistenza, “Le ragioni della libertà” incontrando gli amici Mucchi, Treccani e Cavaliere. Nel 1994 è stato insignito dal Presidente della Repubblica dell’Onorificenza di Grande Ufficiale al Merito.Nel 1997 partecipa con più opere dagli anni ‘60 agli anni ‘90, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna alla rassegna “Arte Iconica”. Nel 2001 dona al CSAC Università di Parma 300 opere tra quadri e disegni più i carteggi con i maggiori protagonisti della cultura italiana del ‘900 come Guttuso, Leoncillo, Morandi, Rotella, Rosai e Scialoya. I critici Bianchino e Quintavalle dell’Università di Parma scrivono un saggio sull’artista, nell’occasione di una sua mostra antologica alle Scuderie della Pilotta. Nel 2003 dona al Museo D’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “G. Bargellini” di Pieve di Cento 76 opere dagli anni ‘40 alle soglie del nuovo millennio.


Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it


Bibliografia

1936 - Quinta Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti Emilia Romagna, catalogo mostra, Bologna, novembre - dicembre, p. 33.

1942 - IX Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista delle Arti Emilia Romagna, catalogo mostra, Bologna, p. 19.

2012 - Catalogo Sartori d’Arte Moderna e Contemporanea, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 358

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