Bonfà Domenico - Fabon

pittore
Sant’Agata del Bianco (RC), 4 febbraio 1912 - Roma, 27 agosto 1969

Nato il 4 febbraio 1912 a Sant’Agata del Bianco (RC), muore a Roma il 27 agosto 1969.

Cresciuto nella bottega del padre Vincenzo ricordato come uno dei migliori falegnami della Locride. Nel 1926, sollecitato dai concittadini si trasferisce per ben sette anni a Catania, dove ha modo di apprendere i primi rudimenti dell’arte, formandosi presso una bottega. Nel 1933 si trasferisce a Reggio Calabria, e dall’anno seguente, comincia per lui una vita in continuo movimento, che lo porterà a spostarsi in diverse città, dove troverà gli spunti e le occasioni per migliorarsi e far conoscere la propria arte. Dopo la II guerra mondiale allestisce due mostre personali al Palazzo della Provincia di Reggio Calabria, altre due al lido di Reggio Calabria, altre due a Catania «Casa Bella e Sala Roma nel 1951, 1952. Nel 1954, partecipa a due importanti mostre aTorino e a Bologna, viene nominato V. Segretario Regionale dell’U.S.A.I.B.A. (U.I.L.) per la Calabria. Nel settembre del 1955, prende parte una mostra internazionale tenutasi al Palazzo dell’arte Sacra di Assisi. Espone ad Arezzo «Sala Minima ».

Quindi continuerà a viaggiare per l’Italia, lasciando intensi paesaggi. Fàbon riceve il diploma d’onore per alti meriti artistici. Da allora le sue opere sono esposte in diverse città italiane, come Genova, Arezzo, Ravenna, Firenze e Messina, ma anche all’estero: in Germania, Francia, Svizzera, Argentina, Canada. Raggiunge il successo internazionale con l’esposizione alla Pavone Art Gallery di New York. Seguono diversi riconoscimenti, anche da parte dell’allora ministro Umberto Tupini.

Moltissime sue opere sono state riprodotte da quotidiani e riviste; altri illustrano volumi di poesia tra cui «Il grido dell’uomo del Sud», di G.B. Giordane; «C’è Dio sulla strada» di E. G. Marciano; «Date anche a me l’ulivo» di F. Fiumara. «La leggenda degli erranti » di Osvaldo Sanini, « Pieghe del cuore » di G. D’Addio.

Domenico Bonfà in arte Fàbon era un artista attento al dettaglio ed estremamente sensibile al fascino del colore e del paesaggio. Nel 2017 l’amministrazione comunale di Sant’ Agata del Bianco (RC) gli ha dedicato una mostra retrospettiva, allestita nel Palazzo Comunale.


Bibliografia:

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, pp. 88/91.

Leggi tutto