Boncinelli Evaristo

scultore
Montignano sull'Arno FI 29 marzo 1883 - Firenze 16 agosto 1946

Finì d’esistere nell’Ospedale psichiatrico di San Salvi, il 16 agosto 1946.

Incominciò lavorando l’alabastro da ragazzo. Nell’Accademia di Belle Arti a Firenze, seguì vari corsi, appassionandosi all’anatomia umana ed equina. La sua prima opera è un ritratto, “Fratello maggiore,,, del 1913. Da allora potè dedicarsi a modellare, per circa sette anni: “Testa di vecchio,,, “Il pastorello,,, “La cieca,, “Lo suocero,,, “La permalosa,,, “La smorfia,,, “L’arringatore,,. “L’idiota,, è del 1919. Ultima sua scultura: “Il rimorso,,; poi perdette la ragione. Una chiusa potenza emana dalle sue teste angosciate e percosse da cupa fatalità,

È presente con le sculture Testa di vecchio (marmo); L’idiota (gesso); La cieca (gesso); Ritratto del suocero; alla mostra La Fiorentina Primaverile, Prima Esposizione Nazionale dell’opera e del lavoro d’arte, che si tiene nel Palazzo delle Esposizioni al Parco di S. Gallo a Firenze dall’8 aprile al 31 luglio 1922.


Bibliografia:

1922 - Mario Tinti, La Fiorentina Primaverile, catalogo mostra, Firenze, aprile-luglio, pp. 24/25;

1928 - Mario Tinti: Evaristo Boncinelli, Firenze, Vallecchi.

1934 - Corrado Pavolini, Evaristo Boncinelli, Arte Contemporanea, Firenze, anno II, n. 1 gen. - feb. XII, pp. 48/53, tav. f.t..

1940 - Vincenzo Costantini: Scultura e pittura italiana contemporanea, Milano, Hoepli.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 37.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 158/159

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 99

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