Bonato Pietro

incisore calcografo
Campolongo - Bassano (VI), 15 luglio 1764 - Roma, 1820 o 1827

Bonato Pietro.

Nato il 15 luglio 1764, Bonato inizia la sua produzione artistica nel 1784.

Si conoscono diverse incisioni realizzate a Londra.

Nel 1796 si trasferisce a Firenze.

Nel 1798 per il volume “Poesie di Lorenzo Pignotti Aretino…’, stampato a Pisa, alla Tip. della Società, incide in rame in antiporta il ritratto dell’Autore (si firma Bonato Veneto).

Si trasferisce a Roma dove si pone sotto la direzione del maestro Giovanni Folo. Nel 1798 comincia a lavorare come artista indipendente ed accoglie nel suo studio alcuni giovani incisori bassanesi quali Giuseppe Bordignon, Matteo Montini, Alessandro Contardi, Giovanni Balestra e Domenico Marchetti. Incide a Roma sino al 1817 quando cessa la produzione artistica.

Le sue incisioni più note:

- Credendo di saettare una belva Sivio ferì Dorinda miseramenta accesa da lui, ... Pastor Fido atto IV scena IX, (Francesco Barbieri detto il Guercino dipinse, Domenico del Frate disegnò, Pietro Bonato Veneto Bassanese incise in Roma 1804)

Piange l’inconsolabile Venere il suo diletto Adone, ucciso dal cinghiale, (dal Guercino), commissionata da Luciano Bonaparte (1807),

- La Bellezza che scaccia il Tempo (da Reni);

- Sacra Famiglia (da Correggio);

- Mater Amabilis (da Correggio);

- Le tre Grazie, (cav. Antonio Canova dipinse, Gio. Batta Bonini dis., Pietro Bonato incise all’acquaforte, Angelo Bertini terminò a bulino (1813 c.).

- Teseo (1811 c.) (da Canova);

- Monumento sepolcrale di Maria Cristina d’Austria e di Giovanni Falieri (da Canova);

- I Sette Pianeti (da Raffaello - in collaborazione con Bettelini).

Altre su incisioni conosciute:

- S.S. Pio VI. Bacia la Mano dell’incorrotto corpo di S. Rosa in Viterbo. Presente il seguito pontificio e le religiose di quel Monastero: indi ammise tutti al bacio del piede. Seguì in Viterbo la mattina del 22 Feb.ro 1798 (Luigi Scotti inv. e del.) incisa a Roma.

- Visita delle LL.MM. Sarde a S.S. Pio VI. Nella Certosa di Firenze. Seguiti il di 9 Feb.io 1799. (G. Beys In. & Del.). Incisa a Roma nel 1801.

- Visita delle LL.AA.RR. di Parma e del Vescovo di detta Città a S.S. Pio VI. Nel convento di S. Giovanni dei RR. PP. Benedettini. Seguì in Parma il di 28 aprile 1799. (G. Beys Inv. e Del.). Incisa a Roma nel 1802.

Nel 1812 per l'opera in sei volumi: POESIE DI LORENZO PIGNOTTI ARETINO. Firenze, Presso Molini, Landi, e Comp., 1812. Incide in ovale il ritratto dell'autore, all'antiporta del primo volume. (forse è la stessa lastra usata nel 1798 per altra edizione).


Bibliografia:

1798 - Poesie di Lorenzo Pignotti Aretino…, Pisa, alla Tip. della Società. 2 volumi.

1812 - POESIE DI LORENZO PIGNOTTI ARETINO. Firenze, Presso Molini, Landi, e Comp., 1812.

1843 - Franc. Santo Vallardi, Manuale del Raccoglitore e del Negoziante di Stampe...., Milano, p. 40.

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 104. da fare bibl.

1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 393

1996 - Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe “Angelo Davoli”, volume II, Bip-Car, Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, p. 63 (ill.), 70/72.


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