Bompiani Roberto

pittore scultore
Roma 10 febbraio 1821 - Roma 19 gennaio 1908

Nato a Roma il 10 febbraio 1821 e morto a Roma il 19 gennaio 1908.
Renato Bompiani è stato un pittore e scultore italiano.
Nel 1836 vince il primo premio a pari merito con Angelo Valeriani fra gli allievi dell’Accademia di San Luca per la seconda classe di disegno.
Nel 1837 vince il primo premio per la prima classe del disegno, insieme al Valeriani ed è lodato per i Saggi della Scuola Accademica del disegno, inoltre i suoi disegni di una testa eseguita dal vero sono lodati.
Nel 1839 vince il secondo premio fra gli allievi dell’Accademia di San Luca per la Pittura.
Nella scuola del nudo è considerato il terzo tra i migliori.
I figli di Roberto Bompiani, Clelia e Augusto, diventeranno anch’essi pittori.
Nel 1851 prende parte all’Esposizione Universale di Londra ricevendo come premio una medaglia per lo studio di un mosaico in Vaticano, per il ritratto di Bonifacio II, eseguito in mosaico da Giovanni Ubizi.
Nel 1851 partecipa al Concorso Clementino-Pellegrini, l’esito è complesso: il tema della gara pittorica, dal premio particolarmente ricco, era “I tre principi idumei che compiangono Giobbe, mentre la moglie di lui lo schernisce”. Nessun pittore partecipa invece al premio in memoria di Clemente XI, perché meno remunerativo. Il Bompiani si classifica secondo in quello Pellegrini, alle spalle di Casimiro De’ Rossi, piemontese. L’Accademia però, desiderosa di dare un riconoscimento pubblico all’artista romano decide di offrire a lui il premio Clementino, non distribuito, lasciando l’artista libero di donare la sua opera alle gallerie della Accademia. Bompiani, per non essere soggetto a critiche, prontamente dona il suo lavoro.
A partire dal 1845 esegue per la Basilica di San Paolo fuori le mura alcuni ritratti ad olio dei Sommi Pontefici, che vengono successivamente trasposti a mosaico, a sostituire l’antico ciclo distrutto dall’incendio del 1823.
Nel 1847, espone diversi quadri a tema religioso e culturale di invenzione Dante e Virgilio trasportati sulle spalle di Gerione, una Madonna con Bambino, e un quadretto di genere.
Nel 1854 esegue due tele per la villa del Principe Marcantonio Borghese a Nettuno: Il Papa in carrozza ricevuto a Nettuno da Marcantonio Borghese e Pio IX che parla ai membri della famiglia raccolti davanti a un’edicola della Madonna. Dipinge anche L’Oceania (per la sala dei continenti nella villa del principe Borghese ad Anzio) e due quadri con la caccia alla volpe.
L’anno seguente partecipa con due dipinti: Dante e Virgilio trasportati da Gerione e una Madonna con bambino all’Esposizione Internazionale di Parigi.
Realizza 15 tele da inviare in Spagna. Cinque sono dedicate ai nuovi beati: Germania Cousin, Giovanni Grande, Giovanni De Britto, Andrea Boboli, e Marianna Parede y Flores (degli ultimi tre anche altre immagini con figure varie); poi un Cuore di Gesù e uno della Vergine; ancora Un uomo morto davanti al Tribunale Divino e L’Arcangelo Michele.
Nel 1858 sul soffitto della navata centrale di San Lorenzo in Lucina esegue L’Ascensione di Cristo tra i Santi Lorenzo, Damaso, Lucina e San Francesco Caracciolo. Gli episodi della vita di San Francesco Caracciolo nella navata centrale e le effigi dei dieci Santi di cui sono conservate le reliquie.
Lo stesso anno, su disegni di Nicola Consoni dipinge gli oli con Le dodici ore per la sala da ballo di Buckingham Palace di Londra.
Inizia gli affreschi per San Paolo fuori le Mura, il cui soggetto è Il Profeta Agabo profetizza su San Paolo a Cesarea.
Nel 1860 realizza l’affresco Il Martirio di San Privato nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.
Due anni dopo è nominato commissario del governo pontificio presso l’Esposizione di Londra.
Entra a far parte dell’Accademia di San Luca nel 1864.
Nel 1866 scolpisce la Scultura in marmo Saffo (Roma, atrio del Palazzo Castellani a Piazza di Trevi) e, fino al 1870 altre sculture: Ruth, oggi in Scozia; La moglie di Lot convertita in sale; una Vita Eterna; due medaglioni per sepolture del Cimitero del Verano; Alessandro che doma Bucefalo; Amore che cerca di ferire; ecc.
Lo stesso anno dipinge Il ritratto della Signora Liverani, premiato a Berlino chiesa delle Sante Stigmate di San Francesco in Roma.
Nel 1870 nell’ambito dell’incarico ottenuto dai più valenti artisti dimoranti in Roma, per la decorazione di una chiesa a Santiago del Cile, sul tema i “misteri del Rosario”, realizza la pala d’altare Coronazione di spine.
Nel 1870 dipinge Ritratto del Marchese Ferrajoli (Roma - Museo di Roma) e i quadri raffiguranti La Danza e La Tragedia eseguiti per il Teatro dell’Opera di Santiago del Cile.
Per la città sudamericana nel 1870, esegue anche due tele per la Cattedrale, L’ascensione e L’Incoronazione di spine, affreschi nei pennacchi della cupola della Cappella del Santissimo Sacramento della Cattedrale veliterna rappresentanti i quattro evangelisti.
Realizza nel 1872 il Ritratto di Giovan Battista Canevari (Roma, Accademia Nazionale di San Luca).
Nel 1873 dipinge La Moglie (presentato nello stesso anno all’Esposizione di Vienna).
Nel 1876, con La fanciulla che inghirlanda il busto del padre e Il Flautista, esposti a Filadelfia, ha inizio la serie delle cosiddette “Tele Pompeiane”.
Allo stesso periodo appartengono opere come: Catullo sulle rive del Tevere, L’Affissatore Pompeiano, Il Triclinio, Una partita agli astragali.
Esegue nel 1877, l’affresco La morte dei primogeniti in Egitto (Roma, quadriportico del Cimitero monumentale del Verano, Monumento Ripari).
L’anno seguente dipinge Ritratto della Regina Margherita di Savoia (Roma, Palazzo Montecitorio) e Giuditta che presenta alla Esposizione Universale di Parigi dello stesso anno, insieme al dipinto Ritratto di Signora già premiato a Vienna nel 1873.
Dipinge nel 1880, il quadro Il porto di Ripetta (Roma, Consiglio Superiore della Magistratura).
Quindi nel 1893 esegue una Santa Lucia a graffito su fondo oro (Galleria di Praga).
L’anno seguente realizza il dipinto Donna della antica Pozzuoli (Roma, Ministero della Pubblica Istruzione).
Nel 1895 presenta, all’Esposizione degli Amatori e Cultori, Salutatio Matutina.
Nel 1896 espose un quadro all’Esposizione Universale di Berlino.
Nominato vicepresidente e poi presidente fino al 1898 e nel 1903 dell’Accademia di San Luca.
In particolare nel 1896 è confermato, con voto unanime dell’Assemblea Generale, nella carica di presidente dell’Accademia di San Luca, nonostante egli avesse dato le dimissioni.
È insignito della Croce della Legion d’Onore dal governo francese.
Nominato membro delle Accademie d’arte di Firenze, Perugia e Urbino, dell’Istituto di Francia e dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon e Commendatore della Corona d’Italia.
Riveste alte cariche sotto il governo pontificio che lo nomina perito per la esportazione delle opere d’arte.
È membro della Commissione archeologica municipale di Roma.
Dipinge nel 1899, una seconda versione del dipinto Salutatio Matutina (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
Nel 1901, per la cappella della Regina Margherita di Savoia nel Palazzo Margherita di Roma, esegue quattro pannelli: una coppia di dipinti con cherubini in volo, e gli arcangeli Gabriele e Raffaele. I pannelli decorano la porta della cappella.
Nel 1908 inizia un grande dipinto ad olio L’Apoteosi di Saffo rimasto incompiuto a causa della sua morte.
Bompiani muore il 19 gennaio 1908, ricevendo poi sepoltura presso il Cimitero del Verano a Roma.


Bibliografia:

2019 - Acquerellisti italiani, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 22, 23.

Leggi tutto