Biondi Ernesto

scultore
Morolo (FR), 30 gennaio 1855 - Roma, 5 aprile 1917

Ernesto Biondi nasce a Morolo (Frosinone) il 30 gennaio 1855.

Dimostrate buone attitudini all'arte, nel maggio del 1870, ancora semianalfabeta, andò a Roma, dove per alcuni anni, prima di essere ammesso all'Accademia di S. Luca a studiare sotto lo scultore G. Masini, si procurò da vivere facendo vari lavori, sempre con attinenza alle arti (Roux, p. 239).

Ben presto però il Biondi si stancò dell’Accademia e si adattò ai lavori più disparati: vignettista per i giornali, intarsiatore, incisore, pittore.

Esordì con "La morte di Antigono", macabro bronzo esposto nel 1885 ad Anversa col titolo "L'ultimo re di Gerusalemme", ed a Londra, dove fu trafugata da ignoti.

Risoluto e immediato interprete della natura, della storia e di se stesso, fu dominato dal senso ineluttabile della fatalità.

Del 1888 sono "Povero Cola" e "Povera gente" che testimoniano la sua simpatia per la gente umile; di diversa impostazione è il "S. Francesco" (c. 1890), più spiritualizzato e vicino ai modi del Troubetzkoy, presentato all'Esposizione Nazionale di Torino del 1898, al quale seguì una "Mater dolorosa".

Nel 1900 ha presentato all'Esposizione Universale a Parigi, l’opera "I Saturnali" (1890-1899), la scultura fu premiata col Grand prix (il primo premio) ed il Presidente della Repubblica francese, Emile Loubet, conferì al valente artista morolano la prestigiosa onorificenza della Legion d’onore. L’ opera fu in seguito acquistata dallo Stato italiano ed è attualmente esposta alla Galleria d’arte moderna di Roma. (Nel 1901 la rivista Natura ed Arte pubblica in una tavola fuori testo la scultura Saturnalia, gruppo in bronzo.)

Sempre nel 1900 vinse a Parigi anche il Concorso Internazionale per l’erezione del monumento a Santiago del Cile agli statisti "Manuel Montt e Joseph Varras, i Libertadores della nazione", inaugurato il 17 settembre 1904 a Santiago del Cile, in piazza Montt-Varas.

Nel 1901 eseguì la statua in pietra del giureconsulto romano "Gaio", opera che venne collocata a Roma all’esterno del Palazzo di Giustizia (è l’ultima statua a destra per chi guarda il Palazzo venendo da ponte Umberto, all’angolo di Via Ulpiano).

Del 1903 sono "Le Marie al Sepolcro" (Buenos Aires), riprese nel "Monumento funebre a G. Brenna" (1910) per il cimitero di Roma.

"Monumento agli eroi della Repubblica Cilena" del 1904 a Valparaiso (Cile).

Partecipa con la statua in bronzo "S. Francesco d’Assisi", alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al novembre 1906.

"Le misere recluse" del 1908-11, scultura in gesso, esposto alla Mostra di Belle Arti dell’Esposizione Internazionale di Roma del 1911; reputato da taluni, nonostante una certa intima monotonia, il capolavoro del Biondi, non fu mai fuso in bronzo, e non ne restano che alcuni frammenti.

Nel 1910 il Biondi realizzò il "Monumento a Nicola Ricciotti e ai Martiri del Lazio" (inaugurato il 9 ottobre 1910), patriota frusinate fucilato nel Vallone di Roveto di Cosenza nel 1844 insieme ai fratelli Attilio ed Emilio Bandiera; l’opera si può ammirare a Frosinone sul piazzale antistante il Palazzo sede della Prefettura.

Nell’aprile 1914 partecipa alla 36° Mostra di Arte Napoletana “Salvator Rosa”, con la scultura "Baci e carezze".

A Montelanico e Gorga (Roma, 1891) ed a Cisterna (Latina, 1885) si possono ammirare le Fontane realizzate da Ernesto Biondi; inoltre il "Monumento dell'archeologo Fiorelli" in Pompei ed infine la statua di "Domenico Menotti Garibaldi" tra Albano e il ponte dell'Ariccia.

Dopo i trionfi dell’opera "I Saturnali" eseguì il "San Francesco", scultura che fu esposta a San Francisco in California nel 1915; in Argentina, Cile, Monaco di Baviera, Londra esistono copie dell’opera originale. Una copia in bronzo è posta anche sul sagrato della Chiesa della B.V. Maria a Morolo (FR).

Ultima opera di Ernesto Biondi è il gruppo scultoreo "Le misere recluse", rimasta incompiuta poichè l’artista morolano si ammalò ed il 5 aprile 1917 morì a Roma.

Nel novembre-dicembre del 1930, la sua scultura raffigurante "San Francesco di Assisi", figura alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma.


Bibliografia:

1901 - Saturnalia, (ill.), Natura ed Arte, n. 5, 1 febbraio, Milano- Roma, Vallardi, p. 273.

1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 48.

1909 - Onorato Roux, Illustri italiani contemporanei, Memorie giovanili autobiografiche, Vol II - Artisti, parte seconda, Firenze, Bemporad, pp. 223/239.

1910 - Ai martiri del Lazio, Natura ed Arte, N. 2 - 20 dicembre, p. 120.

1911 - Esposizione Nazionale di Roma, Mostra di Belle Arti, catalogo, Roma, p. 31.

1920 - Francesco Sapori: Ernesto Biondi, Torino, Celanza.

1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 61, (ill.).

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1955 - Domenico Maggiore, Arte e artisti dell’ottocento napoletano e scuola di Posillipo, Napoli, p. 264 .

1968 - Biondi Ernesto di Giorgio Di Genova - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10.

1985 - Ernesto Biondi - vita e opere di Antonio Biondi - 1985 - ed: Tipografia dell'abbazia di Casamari (FR).

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 140/142.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 93.

2015 - Ernesto Biondi - L'Arte Umana di Maria Cristina Martini 2015.

2017 - Ciao sono Ernesto! di Maria Cristina Martini - 2017 - Realizzato con il Patrocinio del Comune di Morolo.

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