Bianco Lino

scultore ceramista pittore grafico fotografo
Torino

Lino Bianco nato a Torino in un anno del secolo scorso; si diploma in arte grafica e fotografica e consegue la laurea in architettura. La passione e l’interesse per le espressioni artistiche di vario genere lo hanno sempre accompagnato facendolo operare in ambito pittorico, grafico e fotografico, ma anche in quello della scultura in terracotta, della ceramica raku, della vetrofusione e della fotografia. Vive una sorta di periodica creatività nella quale si concentra e opera all’interno di un’unica disciplina artistica. La sperimentazione e la ricerca diventano un punto fondamentale che funge da stimolo per provare nuove tecniche o utilizzare e manipolare le materie in modo diverso, a volte consciamente errato, che trasformino l’idea in “gradevole sorpresa”.

Ha esposto le sue opere in vari manifestazioni sia personali sia collettive, vincendo anche un concorso, ed alcune di esse sono state pubblicate su libri di settore.

Nel 2016 vengono posizionate due formelle in ceramica nel Museo “Terra Crea Sartori” a Castel d’Ario (MN).

Molte sue opere fanno parte di collezioni private sia italiane sia estere.
Lino Bianco ha lo studio a Sassuolo (MO).


Contatti:

Lino Bianco

Cell. 328.8875333

E-mail: linusbianco144@gmail.com

E-mail: l.bianco@caesar.it


Mostre e rassegne:

2007 - Galleria “L’artificio”, Sassuolo (MO). 2009 - “Villa Rangoni Macchiavelli”, Pozza di Maranello (MO). “Ex Chiesa Della Madonna del Corso” Maranello (MO). “Hall del Palazzo Municipale”, Maranello (MO). 2010 - “Rocca Del Boiardo”, Scandiano (RE). 2011 - “Villa Orsini”, Scorzè (VE). Galleria Web Art, Treviso. Galleria Web Art, Treviso, dicembre /gennaio 2012. 2012 - Arteinfiera, Longarone (BL). Kunstart, Bolzano. M Artesana, Vaprio D’Adda (MI). Ospedale Nuovo, Sassuolo (MO), novembre / febbraio 2013. 2013 - Galleria Art Studio, S. Donà di Piave (VE). II Biennale d’Arte Moderna, Brescia. Palazzo Ducale, Sabbioneta (MN). Galleria Art Studio, San Donà di Piave (VE). Galleria Artearte, “L’eleganza della Forma”, Mantova. Villa La Meridiana, “Presenze”, Casinalbo (MO). Casa delle culture del Mondo, “Intuizione Espressione”, Milano. 2014 - Galleria Art Studio, San Donà di Piave (VE). Galleria Weart, Uboldo (VA). Galleria La Pigna, Roma. Galleria Artemisia, Bergamo. Galleria Le Porte, Napoli. Galleria corte Isolani, Bologna. Centro d’Arte San Vidal, Venezia. Centro Arte Moderna, Pisa. Galleria Arte 14, Modena. La Spadarina esposizioni d’Arte, Piacenza. 2015 - Museo MIIT, Torino. Domus Romana, Roma. Galleria WEART, Uboldo (VA). Villa “la Meridiana”, “Fotopercorsi”, Casinalbo (MO). Palazzo Ducale, “Abstracta”, Revere (MN). Flyer Art Gallery, “Women”, Roma. Galleria “La Pigna”, Roma. Casa Museo Sartori, “L’Arte Italiana dalla Terra alla Tavola”, Castel d’Ario (MN). Flyer Art Gallery, “September Art Rome”, Roma. Galleria Anacapri, “Correnti Artistiche del Terzo Millennio”, Capri. ArteFiera, Padova. Galleria Le Porte, “Natale a Napoli”, Napoli. FlyerArtGallery, “Joiful color 4 Chrstmas”, Roma. 2016 - FlyerArtGallery, “Joiful color 4 Chrstmas”, Roma. Galleria “La Pigna”, Roma. Casa Museo Sartori, “Artisti per Nuvolari”, Castel d’Ario (MN), settembre/ottobre. Anacapri, settembre. Napoli, ottobre. Napoli, dicembre. 2017 - Torino, marzo. Casa Museo Sartori, “Animalia. Natura & Arte”, Castel d’Ario (MN), marzo/aprile. Casa Museo Sartori, “l’Arlecchino Tristano Martinelli - la Commedia dell’Arte nell’Arte Contemporanea”, Castel d’Ario (MN), aprile/maggio. Casa Museo Sartori, “Artisti per Nuvolari”, Castel d’Ario (MN), settembre/ottobre. 2018 - Casa Museo Sartori, “l’Arte tra paesaggi e periferie”, Castel d’Ario (MN), marzo/aprile. 2019 - Casa Museo Sartori, “ARTeSPORT”, Castel d’Ario (MN), marzo/aprile. Casa Museo Sartori, “Artisti per Nuvolari”, Castel d’Ario (MN), settembre/ottobre. 2019 - Casa Museo Sartori, “VEGETALIA, tra Alberi, Fiori e Frutti”, Castel d’Ario (MN), marzo/settembre. 2020 - Galleria Arianna Sartori, “ἄνθρωπος (Antropo)”, Mantova, maggio/giugno. Club La Meridiana, “Metamorfosi del paesaggio”, Casinalbo (MO), ottobre. 2021 - Marguttiana Arte, Forte dei Marmi (LU), luglio/settembre. Casa Museo Sartori, “Autoritratti e Ritratti di personaggi illustri”, Castel d’Ario (MN), settembre/ottobre.


Giudizi critici:

“In non pochi casi la proposizione postmoderna ha scelto disinvoltamente la via di una pratica “categorialmente” simbolista che si prestava godibilmente ad una determinazione creativa di immediata presa estetica.

Anche la scultura, come un po’ tutte le arti, dalla architettura, alla pittura, alle stesse cosiddette “arti applicate”, ha risentito di questo orientamento di pensiero e, molti artisti – soprattutto della generazione nata intorno agli anni ’60 – hanno avvertito il richiamo impellente di volgersi a tali orizzonti propositivi.

In tale temperie si scrive la personalità di Lino Bianco, uno scultore cui va riconosciuto il merito – per noi questo è propriamente un merito – di non aver rinunciato a conferire alla proprio opera creativa una profondità d’assetto contenutistico, proponendosi quindi, con un linguaggio creativo che è senz’altro allineabile lungo le determinazioni di ordine postmoderno, ma non fino al punto di sposare di tali prammatiche l’abbandono della forza imprimente del pensiero.

E allora occorre riconoscere nella scultura di Lino Bianco una forza straordinaria d’impatto ed un grande coraggio di impegno, dal momento che ha scelto di occupare una posizione non certo facile andando alla ricerca di una misura personalissima e “fuori dal coro” senza dover coinvolgere nella scelta di una determinazione formale anche la rinuncia della prestanza contenutistica.

Di fatto, Lino Bianco costituisce, per molti aspetti ciò che vorremmo definire “un’altra faccia” delle logiche “postmoderne”, quella di nobilissima caratura che lascia permeare la forza del pensiero e la carica degli affetti come sintesi di vibratile mobilità emotiva in una scultura che introduce un inusitato e brillante capitolo all’interno delle soluzioni di vocazione “espressionistica” cui pure – esoprattutto nella declinazione che molta parte dell’arte tedesca dagli anni ’80 in poi ha saputo praticare – le determinazioni “postmoderne” hanno saputo dare un volto.

Pensiamo ad esempio ai “Neuen Walden”, ma anche a personalità specifiche, come Mimmo Paladino ad esempio, che hanno saputo individuare per il proprio linguaggio creativo, soprattutto nelle loro opere più convincenti delle scelte di più intensa qualificazione contenutistica.

Ecco, allora, di Lino Bianco, emergere opere come Anima Liberata, una ceramica Raku, di catturante bellezza e di sincera espressività cui possiamo associare la composizione, sempre in raku, dell’Opera da tre soldi, (e basterebbe già il titolo per tenerci convinti degli spessori contenutistici), sintetica nella sua essenzialità, propositiva e struggentemente espressiva nelle soluzioni compositive che distinguono ogni singolo elemento del gruppo, conferendo all’insieme la dimensione di una scala corale che convince profondamente”.

(Recensione tratta dal volume d’arte “FRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE” del Prof. Rosario Pinto, storico e critico d’arte)

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