Nasce a Scandicci (Firenze) il 6 giugno 1921. Dopo gli studi tecnico industriali e artistici, e il periodo di servizio militare, si dedica a esperienze varie, disegnative e pittoriche.Dal 1942 inizia, con opere di carattere realista-espressionista, la sua partecipazione al movimento di rinnovamento dell'arte contemporanea italiana. Dal 1942 al 1945 Vinicio Berti esegue molti disegni e vari quadri con i quali esprime la realtà durante la guerra e l'immediato dopoguerra. All'inizio del 1945 con Brunetti e Caverni, dà vita al giornale «Torrente», che ebbe però vita breve, nel quale si propone un'arte e una letteratura in funzione politica rivoluzionaria. Nel 1946 fonda, con altri pittori e letterati, il movimento "Arte d'oggi" che per anni raggrupperà alcuni dei maggiori artisti italiani del momento e dal 1947 di dedica esclusivamente alla pittura astratta. Con Brunetti, Monnini, Nativi, e anche poi con Nuti, con gli amici pittori vicini a lui per idee e risultati artistici, firma nel 1950, il «Manifesto dell'astrattismo classico». Nel dopoguerra è tra i redattori di "Toscana Nuova", organo della Federazione fiorentina del PCI. Vinicio Berti ha inoltre svolto una intensa attività di vignettista e illustratore di testi per l'infanzia e il suo nome è legato in particolare ai personaggi di Gian Burrasca, Pinocchio, Chiodino e Atomino. Muore a Firenze il 18 settembre 1991.