(1955) Nato a S. Piero a Sieve (Firenze) il 24 agosto 1904,
Ha avuto come maestro Libero Andreotti, conseguendo nel 1918 il diploma di insegnamento delle materie artistiche. Iniziò la sua carriera di pittore esponendo alla XVII Biennale di Venezia e alla prima Quadriennale romana e partecipando ai movimenti di avanguardia. Nel 1934 si dedicò alla scultura aggiudicandosi vari premi fra cui quello dell’Accademia d’Italia e il primo premio nazionale per il ritratto degli eroi della guerra 1915-18.
Ha preso parte a tutte le maggiori esposizioni italiane ed estere e suoi lavori figurano nelle principali gallerie d’arte, in varie chiese ed edifici pubblici. Suo è il monumento al Foscolo in S. Croce; e di recente è risultato vincitore del concorso per un grande monumento da erigersi a Rio de Janeiro. Gli è stato pure affidata l’esecuzione del monumento nazionale ad Alcide De Gasperi per Trento. E docente di scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, accademico nazionale di S. Luca, della Cherubini di Firenze, della Clementina di Bologna, della Etrusca di Cortona, delle Arti del disegno di Firenze; è consultore della Pontifìcia Commissione per l’arte sacra in Italia.
Fra le numerose sue opere di arte sacra ricordiamo: alcune stazioni della Via Crucis nella Basilica di S. Eugenio a Roma (1950); S. Caterina da Siena, già esposta alla Biennale di Venezia e alla Mostra internazionale deirAnno Santo 1950 e ora collocata nella chiesa di S. Pio V in Roma; S. Luisa de Marillac, gruppo marmoreo nella Basilica Vaticana (1954); S. Maria Maddalena; il Tabernacolo con l'Annunciazione a Maiano (1955); la Madonna Assunta per Salerno. --- (1955 fine)
Antonio Berti scultore, nacque a San Piero a Sieve (FI) il 24 Agosto 1904.
Visse fino all’età di quattordici anni nella cascina di Valdifiorana, nei monti del Mugello.
Nel 1921 viene presentato a Libero Andreotti, il quale subito gli diventa “padre, maestro ed amico".
Alla Scuola fiorentina di Santa Croce studia otto anni; sboccia quindi da lui una plastica schietta e originale, che ha propria fisionomia toscana e italiana.
Nel 1928 consegue il Diploma d’insegnamento delle materie artistiche ed iniziò la sua carriera di pittore espone nel 1930 alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: Marina N° 6, Marina N° 2. ed alla 1a Quadriennale Romana.
Partecipa all’avanguardia dei pittori moderni: nel 1934 si dedica alla scultura riprendendo le origini della nostra grande arte, consegue vari premi, fra cui quello dell’Accademia d’Italia e il Primo Premio Nazionale degli Eroi della Grande Guerra 15-18 e tanti altri premi.
È chiamato a Corte come scultore di Casa Savoia.
Nel 1934 figura alla XIX Biennale di Venezia con quattro sculture, Ritratto di Norma, Ritratto di Rosa, Ritratto di Fabiola, Risveglio; e alle Esposizioni di Parigi, Bruxelles, Berna, Budapest, Dusseldorf, Vienna, New York.
Nel 1936 figura alla XX Biennale di Venezia con cinque sculture.
Esegue nel 1935-37 il "Monumento ad Ugo Foscolo" che si trova nella Chiesa di Santa Croce a Firenze, inaugurato nel 1939.
Nel 1938 figura alla XXI Biennale di Venezia con tre sculture.
Nel 1942 figura alla XXIII Biennale di Venezia con tre sculture.
Combattente nella II Guerra Mondiale come Ufficiale di linea.
Nel 1948 figura alla Biennale di Venezia con una scultura.
I suoi ritratti più noti sono quelli di SS. Pio XII, del Cardinale di Firenze, dell’ex regina Maria Josè, del Principe Vittorio Emanuele, del Generale Clark, generale Hume, dell’ex re Vittorio Emanuele III, di Benito Mussolini, di Barbara Hutton, del Conte Volpi di Misurata, del Professor Putti, della Principessa Ruspoli, Borromeo, Pio Falcò, dell’onorevole Pescetti, del Maestro Mifropulos, del M. Lualdi, dello scrittore Ugo Ojetti.
Vince nel 1949 il concorso internazionale per la realizzazione della statua di San Sebastiano, eretta a Rio de Janeiro.
Sue opere sono nei principali musei fra cui la Galleria Arte Moderna di Roma, Firenze, Torino e in molte collezioni private Italiane e straniere.
Per la Basilica di S. Eugenio a Roma realizza tre stazioni delle Via Crucis in bronzo nel secondo dopoguerra.
Nella moderna Chiesa di S. Pio V la statua di S. Caterina da Siena che è senza dubbio il suo capolavoro e nel nuove collegio Internazionale dei Padri Carmelitani Scalzi, l’altare Maggiore in marmo con i 5 Santi e un crocifisso in legno.
Negli anni Cinquanta terminava il monumento all’Arcivescovo Tommaso Reggio di Genova, consistente in una figura inginocchiata sopra un sarcofago tutto di marmo istoriato, per la Chiesa delle suore di Santa Marta a Genova.
Vince il concorso (fra un numero ristretto d’invitati) per un grande gruppo marmoreo: S. Luisa di Marillac, collocato nella Basilica di San Pietro in Roma, e inaugurato nell’aprile 1954.
Modellò in terracotta, per ordine della Soprintendenza di Firenze, un grande Tabernacolo in memoria di Ugo Ojetti, inaugurato il 1° gennaio 1955.
Contemporaneamente riceve l’incarico della D.C. di eseguire un monumento nazionale dedicato a Alcide De Gasperi padre della autonomia trentina, collocato nella città di Trento nel 1956.
Esegue la statua di San Matteo e della Vergine per il monumento dell'Immacolata per Piazza della Concordia di Salerno, inaugurato 17 febbraio del 1963.
Nel 1964 realizza su commissione del Comune di Mantova, (con la collaborazione di Amedeo Lanci), il monumento a Tazio Nuvolari, che viene inaugurato il 14 giugno nei Giardini di Porta Belfiore a Mantova.
Nel 1967 inaugura la statua a Papa Pio XII in piazza San Lorenzo a Roma.
Nel 1975 esegue il monumento a Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
Nel 1983 esegue la parte bronzea per la porta della Cattedrale di Castellamare di Stabia.
Nel 1987 realizza il monumento a Giuseppe Mazzini a Firenze.
Esegue anche i ritratti di Francois Mitterand, Antonio Pecci ma anche Susanna Agnelli e Maria Jose di Savoia.
Tiene la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze del 1959 al 1974.
È accademico nazionale di San Luca, della Cherubini di Firenze, della Clementina di Bologna; accademico residente delle Arti del disegno di Firenze. Fece parte del Rotary Internazionale (Club Firenze); Consultore della Pontificia Commissione dell’Arte Sacra in Italia; Consigliere nazionale dell’U.C.A.I. (Unione artisti cattolici italiani).
Muore a Sesto Fiorentino (FI) nel 1990.
Bibliografia:
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 100.
1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 156.
1937 - Giuseppe Bigaglia, La nostra scultura alla XX Biennale di Venezia, Milano, Pro Familia, n. 36 (1868), 6 settembre, p. 423.
1941 - Antonio Jahn Rusconi: Artisti d’oggi: Antonio Berti, Firenze, “L’illustrazione Toscana e dell’Etruria,,, novembre 1941.
1949 -
Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 27.
1955 - Antonio Berti, Scultore, Città del Vaticano, Fede e Arte, Rivista Internazionale di Arte Sacra, Anno III, n. 7 luglioo, p. f.t.
1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizioni Maggiore, pp. 84/87.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1965, Milano, Electa, Venezia, Biennale, p. 318.