Bernasconi Pietro

scultore
Morbio nel Ticino Superiore, 26 febbraio 1826 - Vacallo (Canton Ticino), 31 marzo 1912

Pietro Bernasconi nasce a Morbio nel Ticino Superiore il 26 febbraio 1826.

Frequentò l’Accademia di Brera a Milano; fu scolaro nell’Accademia Albertina di Torino, assiduissimo ai corsi di Vincenzo Vela, del quale divenne poi aiuto e collaboratore. Anzi ne seguì gli ideali e se ne appropriò i nessi espressivi.

Opere sue molto degne sono: “Adultera", “Sogno", “Cruccio", “Lettura".

Ha eseguito monumenti in diverse città d’Europa, d’Africa e d’America.

Nel 1867 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi con le statue La figlia di Jefte, L'Adultera.

Con la scultura "Bice" nel Castello di Rosate, figura a due terzi del vero, partecipa all’Esposizione di Belle Arti di Brera a Milano, nel 1868.

Nel 1885 esegue "Invocazione" statua e lapide in marmo di Carrara in un sol pezzo, per la tomba Fratelli Arrigoni.

Muore a Vacallo (Canton Ticino) il 31 marzo 1912.


Bibliografia:

1867 - Conte Giuseppe Caccia, L’Esposizione Universale, Lettera Nona, Parigi, agosto, Milano, L’Emporio Pittoresco, Milano, n. 155, p. 518.

1868 - Esposizione delle opere di Belle arti nelle Gallerie del Palazzo Nazionale di Brera, catalogo mostra, Milano, Luigi di Giacomo Pirola, p. 43.

1923 - Luigi Larghi, Guida del Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Enrico Gualdoni, p. 56.

1926 - Florindo Bernasconi: Le maestranze ticinesi nella storia dell’arte, Balerna.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 126/127.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, pp. 85/86.

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