Bergonzoni Aldo

scultore pittore incisore
Mantova, 1899 - Padova, 1976

Nasce a Mantova nel novembre 1899.

Frequenta il corso serale di disegno alla Scuola d'Arte della città avendo come insegnante il pittore Vindizio Nodari Pesenti. Trova lavoro presso la bottega dell’intagliatore veneziano Silvio Mastrorigo, nelle vicinanze della Scuola d'Arte, dove inizia ad esercitarsi alle sue prime opere intagliate in legno. Nel 1911 vince la borsa di studio Giuseppe Franchetti.

Allo scoppio della guerra viene chiamato alle armi; è sul fronte francese e su quello italiano, dall'inverno 1918 alla primavera 1919.

Congedato, torna a dedicarsi alla scultura e le sue naturali attitudini artistiche lo mettono assai presto sotto la protezione dei mecenati Attilio e Ninina Fumagalli Gozzi, creatori, a Villa Giraffa di Goito, di un centro d'arte culturale aperto a pittori e scultori di ogni parte, anche stranieri; tra gli artisti mantovani della stessa generazione, figurano i pittori Dal Prato e Cavicchini assieme allo scultore Lorenzetti.

Dal 1921 inizia gli studi artistici superiori, frequenta l'Istituto di Belle Arti di Modena, poi quello milanese di Brera, quindi si trasferisce all'Accademia di Firenze seguendo i corsi di Domenico Trentacoste (Marino Marini è suo compagno di studi). Torna a Milano dove segue i corsi di Adolfo Wildt, nel 1927 si laurea “…con votazione massima di dieci con lode…”. Decide di frequentare a Parigi l'Ecole des Beaux Arts, ed è lo stesso Adolfo Wildt a rilasciargli, per la scuola francese, una lettera accompagnatoria che ne attesta le qualità: «…le sue qualità di neoartista e di uomo meritano sempre la mia approvazione e la mia stima» (23 gennaio 1928). Proprio nel 1928 esegue una Testa in legno che evidenzia l’influsso del grande maestro.

Tornato da Parigi, Bergonzoni si stabilisce a Milano dove trova lavoro, come aiuto, presso l'architetto mantovano Aldo Andreani; diventa amico di Fontana, Melotti, Dal Bon e Lilloni.

Nel 1931 in occasione della II Settimana Mantovana a cura del Sindacato Fascista Belle Arti di Lombardia, Sezione di Mantova, partecipa alla Prima Mostra Provinciale d’Arte nel Ridotto del Teatro Sociale dal 27 settembre al 17 ottobre, con le sculture: Ritratto del Sig. Zacchia (terracotta), Testa di ragazza (gesso), Testa di ragazzo (terracotta), Fanciullo (gesso), Fanciullo (terracotta).

Dal 14 febbraio al 15 marzo 1932, al Palazzo della Permanente di Milano, partecipa alla 3° Mostra d’Arte del Sindacato Regionale Fascista Belle Arti di Lombardia con tre sculture: Testa di ragazzo, Maternità (gesso), Ragazzo che salta (gesso), tre puntesecche ed un carbone. Carrà, una delle maggiori voci critiche italiane di quegli anni, in una cronaca d'arte su L'Ambrosiano, del 24 febbraio 1932, riconosce per l'omonimo ‘gesso’ «Qualità di impostazione e d'interpretazione viva racchiude Maternità di Aldo Bergonzoni».

Bergonzoni è attivo anche come straordinario incisore, svolge la sua attività artistica prediligendo l'acquaforte alla puntasecca. Tra le migliori sue stampe ricordiamo: Palude mantovana, Bambina, Pascolo, Ragazzi che giuocano e Palude mantovana, che vengono esposte, nella primavera 1932, in occasione della IV Fiera Internazionale del Libro, alla Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna presso l’Istituto Italiano del Libro di Firenze.

Nel 1933, dall’11 marzo all’11 aprile, partecipa alla IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, con tre sculture in terracotta: Bambina che canta, Testa di giovane, Bambina che gioca; sempre lo stesso anno in occasione della Terza Settimana Mantovana, dal 30 aprile al 21 maggio, nel Palazzo Ducale di Mantova, partecipa alla Mostra Provinciale Pittura e Scultura con le sculture: Maternità, Ritratto del pittore Giulio Perina, Testina e due Testa di bimbo; alla Mostra Regionale Bianco e Nero con le opere: Bambina, Paesaggio mantovano, Porto Catena, Porto Catena, Arrotino; ed alla Mostra Nazionale d’Arte Futurista con la scultura monumentale: L’Italia Fascista.

Sul numero unico “Gonzaghesca”, edito in occasione della Terza Settimana Mantovana (organizzata dalla Federazione dei Fasci di Combattimento), illustra con quattro disegni originali l’articolo: Panorama nostalgico di Mantova di Adone Nosari.

Dal 1° al 31 maggio 1934 partecipa alla V° Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Lombardia, Palazzo della Permanente di Milano con due sculture In attesa, (terracotta), Adolescente (terracotta) e una scultura in gesso per il Concorso Tantardini: Statua per Fontana - Un grafico. Dal 16 settembre al 21 ottobre dello stesso anno, alla III Mostra Sindacale d’Arte in Palazzo Aldegatti di Mantova, presenta le due statue Adolescente ed In attesa. Francesco Carli sulla Voce di Mantova scrive: “Si sente in entrambe la personalità dominatrice dell’artista, il quale, sotto un’apparenza di fragilità quasi femminea, cela una sottile, vigorosissima, lucida ispirazione che coglie nel segno ed incide a fondo, decisamente e pur rispettando e quasi anzi concedendo eccessivamente all’armonia composta delle linee e dei piani”.

Dal 1° al 31 maggio del 1935 partecipa VI° Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano al Palazzo della Permanente con la scultura in terracotta: Bambino in posa.

Dal 15 febbraio al 15 marzo dell’anno seguente, partecipa alla VII° Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano al Palazzo della Permanente con l’opera: Amiche.

Dal 29 aprile al 28 maggio 1939, partecipa alla X° Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano al Palazzo della Permanente con due sculture in terracotta: Ragazza, Bimbo.

Nel 1941 ritorna a Mantova, sposa la pittrice mantovana Raus Pace e tiene lo studio in Palazzo Valenti insieme a Giuseppe Facciotto con il quale è in rapporti di fraterna amicizia.

Gli anni quaranta vengono dedicati da Bergonzoni ai ritratti, lo scultore ritrae i suoi amici artisti Facciotto, Carlo Andreani, ed esegue con tecnica postimpressionista altre teste.

Partecipa alla X Mostra Sindacale d’Arte nel 1944, dal 23 aprile al 14 maggio, allestita nella sede dell’Unione Professionisti e Artisti in via Marangoni, 14 a Mantova con una Testa di ragazzo in gesso.

Partecipa nel 1945 alla Mostra della Libertà, tenutasi nel mese di ottobre nelle Sale di Palazzo Ducale a Mantova, con la scultura: Testa d’operaio. Faccioli per l’occasione scrive: “Anche per Bergonzoni vale il titolo della sincerità: in quest’opera si trova di più dell’uomo che vi è rappresentato, col suo carico di vita, con la sua pacata resistenza al male: si trova anche un artista sincero, che conta per la modesta franchezza con cui agisce”.

Nel secondo dopoguerra, Bergonzoni insegna, con cattedra di copia dal vero, all'Istituto d'Arte di Mantova.

Nell’aprile del 1947 partecipa alla Mostra del G.A.M. Gruppo Artistico Mantovano nel Palazzo della Ragione di Mantova, vince il 1° premio per la scultura ex-æquo con l’opera: Due figure.

Partecipa, nel 1948, alla prima edizione del Premio Suzzara; lo stesso anno, alla I Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea “Aprile Milanese”, organizzata dalla Società per le Belle Arti di Milano nella Villa Reale, espone l’opera: Figure.

Nel settembre 1948, con il Gruppo Artisti Mantovani, espone al Palazzo della Ragione di Mantova; Emilio Faccioli sulla Gazzetta di Mantova scrive che: “non viene mai meno alla coerenza del suo temperamento, ma si appaga talvolta di soluzioni formali che non sono pari alla gravità della concezione”.

L’anno seguente, con lo scultore Seguri, realizza il Monumento al partigiano per il Famedio di Mantova.

Nel 1949 partecipa con tre sculture Ragazzo, Maternità, Figura, alla Mostra Nazionale di Pittura e Scultura “Premio Mantova 1949” tenutasi al Palazzo della Ragione di Mantova, dal 18 dicembre al 15 gennaio 1950.

Nel 1950 vince il puledro del “Premio Suzzara” con l’opera in terracotta Le mondine.

Partecipa nel 1951 alla Mostra Sindacale Artisti Mantovani tenutasi nella Casa del Mantegna in Mantova, dal 17 giugno al 1 luglio, con nove sculture: Composizione (gesso), Mondine (terracotta), Figure (gesso), Maternità (terracotta), due Ritratto (terracotta) Mondina (terracotta), due Figura (terracotta); lo stesso anno con Monfardini e Ceruti espone a Torri del Benaco, la mostra viene recensita da Renzo Biasion sull’edizione veronese del Gazzettino di Venezia.

Abitando stabilmente a Mantova, gli vengono commissionate numerose opere monumentali sia pubbliche che private. Si ricordano la Deposizione nel tempio di San Sebastiano a Mantova; la Via Crucis per il Santuario di Santa Maria degli Angeli; le tombe per le famiglie Ferrari-Restani e Ruggenini nel Cimitero di Mantova.

Negli anni cinquanta partecipa alle Biennali di Verona, Padova, Venezia; alle Quadriennali Romane; aderisce, per un breve periodo, alla corrente realista.

Esegue nel 1956, per il nuovo palazzo della Banca del Lavoro di Mantova, uno dei sei pannelli a bassorilievo di metri 2,50 per 1,90: Il Rio visto da Piazza Cavallotti; negli anni si dedica ad alcuni bassorilievi murali per palazzi e interni cittadini con contenuti sociali; uno di questi eseguito insieme allo scultore Albano Seguri; il Monumento al Vigile del Fuoco realizzato in collaborazione con i più giovani colleghi Renzo Schirolli e Gianni Madella; il Monumento alla Resistenza nel giardino pubblico della città in viale Piave, realizzato insieme con lo scultore Marino Mazzacurati e l'architetto Pietro Mazzacurati.

Dagli anni sessanta inizia per Bergonzoni un nuovo periodo astratto-informale che lo vede usare sempre più spesso materiali freddi e amorfi quali il cemento, tanto che le sue sculture sembrano diventare architetture cioè proiezioni ottenute da un processo intellettuale di sottrazione formale.

Nel 1961 alla Rassegna Arti Figurative Mantovane dall’800 ad oggi, tenutasi alla Casa del Mantegna dal 25 settembre al 31 ottobre, espone tre sculture: Guerriero, Vittoria, Figura.

Partecipa alla Prima Rassegna delle Arti Figurative Mantovane, al Palazzo della Ragione di Mantova dal 4 al 18 maggio 1967 con tre sculture.

Nel 1967, alla Mostra - Arte Scambio, Artisti Mantovani e Spezzini, a Mantova, in ottobre alla Casa del Mantegna, e in novembre, a La Spezia, in Sala Dante, espone la scultura Figura.

Negli anni settanta frequenta i corsi all’Accademia di Urbino per approfondire le conoscenze delle tecniche incisorie grazie alla quale riesce a ritrovare una fresca vena creativa.

L’artista muore a Padova nel giugno 1976.

Dopo la morte gli vengono dedicate le mostre personali antologiche di Palazzo Te, Mantova, nel 1979; del Museo d’Arte Moderna, Villa Comunale, Gazoldo degli Ippoliti nel 1986.

Le sue opere figurano nelle rassegne collettive degli artisti mantovani.

Mostre e Rassegne:

1931 - Prima Mostra Provinciale d'Arte, Mantova, settembre-ottobre;

1932 - Terza Mostra d'Arte del Sindacato Regionale Belle Arti di Lombardia, Milano, febbraio-marzo;

1932 - Prima Mostra dell'incisione Italiana Moderna, Firenze, estate;

1933 - Provinciale d'Arte Moderna, Regionale di Bianco e Nero, Mantova, aprile-maggio;

1933 - Mostra Nazionale d'Arte Futurista, al Palazzo Ducale di Mantova, aprile-maggio

1933 - Quarta Mostra del Sindacato Regionale Belle Arti di Lombardia, Milano, maggio-giugno;

1934 - Quinta Mostra del Sindacato lnterprovinciale Belle Arti di Lombardia Milano, primavera;

1934 - Terza Mostra Sindacale Provinciale d'Arte, Mantova, settembre-ottobre;

1935 - Sesta Mostra Sindacale Lombarda, Milano, maggio;

1944 - Decima Mostra Sindacale degli Artisti Mantovani, Mantova, aprile-maggio;

1945 - Prima Mostra Provinciale degli Artisti Mantovani, Mantova, ottobre;

1947 - Mostra del G.A.M., Mantova, aprile;

1948 - Premio Suzzara, Lavoro e Lavoratori nell'Arte, Suzzara, autunno;

1948 - Gruppo Artisti Mantovani, Palazzo della Ragione, Mantova, settembre;

1949 - Mostra Nazionale di Pittura e Scultura Premio Mantova, Mantova, dicembre-gennaio 1949-1950;

1949 - Seconda Mostra Nazionale d'Arte Contemporanea, Natale dell'Arte, Milano, dicembre-gennaio 1949-1950;

1950 - Terzo Premio Suzzara, Lavoro e Lavoratori nell'Arte, Suzzara, settembre-ottobre;

1950 - Mostra d'Arte Contemporanea, Premio Suzzara, Parma, novembre;

1951 - Mostra Sindacale Artisti Mantovani, Mantova, giugno-luglio;

1951 - Mostra d'Arte, Torri del Benaco, agosto-settembre, personale;

1953 - Prima Rassegna Provinciale d'Arte, Premio C.I.F., Mantova, maggio-giugno;

1953 - Mostra degli Artisti Mantovani, Premio Mantegna, Mantova, ottobre;

1953 - LI Biennale Nazionale, Verona, ottobre;

1955 - XI Biennale d'Arte Triveneta, Concorso Nazionale del Bronzetto, Padova;

1955 - Rassegna Interprovinciale d’Arte, Casa del Mantegna, Mantova, settembre;

1955 - 1956 - VII Quadriennale Nazionale d'Arte, Roma, inverno-primavera;

1956 - XXVIII Biennale, Venezia, giugno-ottobre;

1956 - Rassegna dei premi Suzzara dal 1948 al 1956, Mantova, autunno;

1957 - X Premio Suzzara, Lavoro e Lavoratori nell'Arte, Suzzara, settembre;

1957 - X Mostra d'Arte Interregionale, Premio Copparo, Copparo, settembre;

1957 - Premio Internazionale di Scultura, Città di Carrara, Carrara, settembre-ottobre;

1957 - XII Biennale d'Arte Triveneta, Secondo Premio Internazionale del Bronzetto, Padova, autunno;

1958 - Mostra d'Arte alla Galleria La Gonzaghesca, Mantova, giugno;

1958 - Cinque artisti mantovani alla Gonzaghesca, Mantova, luglio;

1959 - Mostra alla Galleria Bolzani, Milano, marzo-aprile (personale, col pittore Frigeri);

1959 - XIV Fiera di Primavera, Ostiglia;

1959 - Rassegna della Federazione degli Artisti, Galleria La Gonzaghesca, Mantova, dicembre;

1961 - LV Biennale nazionale d'Arte, Verona, autunno;

1961 - Rassegna delle Arti Figurative Mantovane dall’800 ad Oggi, Mantova, settembre-ottobre;

1963 - Mostra degli Artisti aderenti al Sindacato della Federazione Artisti, Galleria La Saletta, Mantova, dal 6 aprile;

1967 - I Rassegna delle Arti Figurative Mantovane 1967 e Mostra Postuma di Francesco Vaini, Mantova, maggio;

1967 - Arte Scambio, Artisti Mantovani e Spezzini, Mantova, Casa del Mantegna, ottobre; La Spezia, Sala Dante, novembre;

1968 - Rassegna d'Arte Linea di Tendenza, Rivalta, settembre;

1971 - Rassegna Collettiva di Pittura, Mantova, aprile-maggio;

1976 - Mostra Pittori Mantovani, Mantova, febbraio;

1977 - Aldo Bergonzoni, Mostra Postuma alla Galleria Il Chiodo, Mantova, settembre-ottobre;

1979 - Aldo Bergonzoni, Galleria d’Arte Civica, Palazzo Te, Mantova, ottobre, antologica;

1983 - Dal Mincio al Naviglio, Villa Comunale, Gazoldo degli Ippoliti;

1983 - Dal Mincio al Naviglio, Palazzo Bugatti-Valsecchi, Milano;

1984 - Disegno Mantovano del ’900, Galleria d’Arte Civica, Palazzo Te, Mantova, settembre- dicembre;

1986 - Aldo Bergonzoni, Museo d’Arte Moderna, Villa Comunale, Gazoldo degli Ippoliti, giugno;

1995 - Mostra Mantova da Incorniciare, Casa di Rigoletto, Mantova, (acquaforte Palude);

1996 - Opere del Premio Suzzara 1948-1953, 36° Premio Suzzara, (scultura Le mondine);

1997 - Disegni, acqueforti e piccole sculture, Galleria Ghisini, Mantova, maggio-giugno.


Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it


Bibliografia:

1999 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume I, A - Bona., Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 356/365.

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