Giovan Maria Benzoni nasce a Songavazzo di Bergamo il 28 agosto 1809.
Trasse la sua educazione plastica in Roma da Giuseppe de Fabris e nell’Accademia di San Luca.
Fu un canoviano che seppe infondere spiritualità e poesia in forme equilibrate e armoniose.
Alcune opere: “Amore e Psiche" (1845), che ebbe otto repliche; il marmo “L’Immacolata" del 1859, replicata nel 1871.
Compì sessantasette lavori di soggetto sacro o di carattere religioso. “Rebecca" (1863), che velata si presenta allo sposo, è il suo capolavoro; gliene furono richieste trentasette repliche, il marmo originale trovasi a Londra.
Fece il “Monumento al Cardinale Angelo Mai" per la chiesa di Santa Anastasia in Roma, e una statua di “Pio V" per la città di Milano.
Il notissimo gruppo "I Pompeiani" (1868) è custodito a New York.
Nel 1837 è presente alla Mostra d’Arte che si tiene a Roma in Palazzo Venezia, con le sculture: "Amore" (statua grande al vero), "Venere giacente" (piccola statua in marmo), "Ritratto grande al vero" (busto in gesso), "Un putto" (studio grande al vero).
Partecipa dal 1º maggio all'15 ottobre 1851 alla "Grande Esposizione delle opere dell'industria di tutte le Nazioni", di Londra. con tre gruppi in marmo grandiosi al naturale: Cupido e Psiche, La Gratitudine, Fedeltà ed Innocenza.
Muore a Roma il 26 (28) aprile 1873.
Bibliografia:
1837 - Cavaliere Luigi Grifi, Esposizione di pitture, sculture, disegni di architettura, e incisioni nel Palazzo di Venezia, Roma, L’Album, n. 22, 8 agosto, p.171.
1851 - Ignazio Cantù, Gli artisti italiani all'Esposizione di Londra, Album d'Esposizioni di Belle Arti in Milano....., Milano, Canadelli, p. 114.
1938 - Don Giuseppe Rota: Un artista bergamasco dell’Ottocento: Giovan Maria Benspni, Bergamo, S. E. S. A..
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna,
Roma, Libreria dello Stato.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 124/125.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 84.