Giacomo Benevelli nasce a Reggio Emilia il 3 marzo 1925, muore a Pavia il 13 giugno 2011.
Esponente di rilievo della scultura astratta contemporanea italiana ed europea, nipote del pittore Anselmo Govi (1893-1953). Compie i suoi primi studi in Francia dove consegue le certificat d’etudes.
Nel 1950 si trasferisce a Milano dove si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove diverrà poi assistente del pittore Mauro Reggiani e professore di figura e ornato modellato (1958).
Nei primi anni ‘50 inizia a frequentare lo studio dello scultore Cesare Poli, titolare della cattedra di scultura a Brera e suo maestro, ne diviene assistente. Sente crescere l’interesse verso la scultura, abbandona la scenografia per dedicarsi esclusivamente all’arte modellata. Grazie alla frequentazione di Poli, conosce e frequenta artisti di grande rilievo come Oskar Kokoschka e Jean Arp dai quali riceve stimoli essenziali per la sua formazione.
Nel 1957 esordisce vincendo il premio Sabena a Bruxelles con una scultura raffigurante il mito di Icaro.
Ha partecipato: alla mostra di scultura internazionale di Carrara (1959); alla mostra della «Giovane scultura milanese », Galleria San Fedele, Milano (1960); alla mostra con gli scultori Cassani e Marchese, presso la Galerij Orez, l'Aia, Olanda (1961); alla mostra internazionale del Bronzetto, Padova (1959, 1961, 1963); alla mostra internazionale di scultura presso la Gallery Felix Landau, Los Angeles. U S A. (1962); alla mostra di scultura presso il « Kunstverein », Hannover, Germania (1962); alla « XXIII Biennale d'Arte Nazionale», Permanente di Milano (1963); al «Premio Spoleto» con un gruppo di opere (1963); alla mostra « 8 Scultori di Milano », Galleria Profili, Milano (1963); alla mostra degli « Scultori della scuola di Milano » presso il Centro Culturale Pirelli, Milano (1963); alla mostra «Arche 12» di Bad Pyrmont, Germania (1964); alla mostra di scultura all'aperto « Keukenhof », Lisse, Olanda (1964); alla mostra «Eidetica 64» presso la Galleria del Grattacielo, Milano (1964).
Tra i premi ottenuti: premio nazionale di scultura «Città di Meda» (1958); premio nazionale di scultura «Città di Avezzano » (1962); premio-acquisto del Comune di Milano (1963).
Vincitore del concorso nazionale per una scultura destinata ad ornare la nuova sede del Genio Civile di Milano (1963).
Invitato alla XXXII Biennale di Venezia con un gruppo di opere (1964).
Medaglia d oro della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1964); medaglia d’oro alla mostra internazionale di scultura nella Villa Reale di Monza (1964).
Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. La sua scultura "Teleios" è collocata in Piazzale Loreto a Milano.
La sua prima mostra personale è del 1959 presso la galleria Pater a Milano dove presenta un gruppo di sculture intitolato Fantocci con il relativo catalogo a curato da Giorgio Kaisserlian.
Mostre personali:
1959 - Galleria Pater, Milano. 1961 - Gallery Orez, L’Aia. 1962 - Galerie Gunther Franke, Monaco di Baviera. 1963 - Galleria Grattacielo, Milano. Galery Felix Landau, Los Angeles. 1964 - Galleria Giraldi, Livorno. 1966 - Musee des Beaux Arts, La Chaux de Fonds. Galleria Pagani, Milano. 1967 - Galerie Gunther Franke, Monaco di Baviera. 1968 - Sala Comunale delle Esposizioni, Reggio Emilia. 1969 - Galleria Grattacielo, Milano. 1972 - Salon des Réalités, Nouvelles, Parc Fioral, Parigi. 1975 - Galleria Il Salotto, Como. First National City Bank, Milano. 1979 - Bottega del Quadro, Bergamo. Galleria Casati, Bergamo. NYC International Art Exhibition, New York. 1980 - Galleria Il Tritone, Biella. NYC International Art Exhibition, New York. 1981 - Galleria Stendhal, Milano. 1982 - Galleria Il Salotto, Como. 1990 - Castello di Sartirana. Castello di Belgioioso. Rocca Viscontea di Romano di Lombardia. Galleria Il Nome, Vigevano. Galleria Vismara Arte, Milano. 1991 - Arte Fiera Bologna ‘91. 1994 - Galleria Radice, Lissone. 1995 - Galleria La Diade, Bergamo. Galleria Vismara Arte, Milano. 1996 - Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti. 2000 - Casa del Mantegna, Mantova. 2001 - Palazzo Isimbardi, Milano. Galleria Il Salotto, Como. Sala dell’Annunciata e Giardino Malaspina, Pavia.
Musei e Collezioni:
Castello Baruffaldi, Voghera. Castello di Sartirana. Collection Qallet, Parigi. Collegio Cairoli, Università di Pavia. Collezione della Banca Commerciale Italiana, Milano. Chiesa di Paullo Lodigiano. Chiesa di S. Maria Incoronata, Martinengo. Comune di Belgioioso. Comune di Bergamo. Comune di Cambiago. Comune di Gandino. Comune di Gorgonzola. Comune di Mede Lomellina. Comune di Romano di Lombardia. Caserma dei Carabinieri, Romano di Lombardia. Convento Matris Domini, Bergamo. Dalmine Spa, Bergamo. Fondazione Pagani, Castellanza. Fondazione Piccinelli, Scanzo Rosciate. Genio Civile di Milano, Milano. Gritti, Bergamo. Gruppo San Paolo IMI-Asset Management, Milano. Italcementi Spa, Centro Direzionale, Milano. Musée d’Art Moderne de La Chaux de Fonds, La Chaux de Fonds, Switzerland. Museo Brindisi, Spina. Museo Civico, Cento. Museo d’Arte Moderna, Avezzano. Museo d’Arte Moderna, Gazoldo degli Ippoliti. Museo d’Arte Moderna, Milano. Museo d’Arte Moderna di Palazzo Strozzi, Firenze. Museo della Scultura all’Aperto, Castellanza. Museum of Modern Art, Johannesburg, South Africa. Santuario S. Maria, San Paolo in Argon. Santuario Mariano, Rho. System Holz Spa, Cremnago di Inverigo. Thè Dalhberg Collection, Sundvall, Netherland. Thè Elizabeth Taylor & Richard Burton Collection, Los Angeles. Thè Gunther Franke Collection, Monaco (D). Thè J. Lindsten Collection, Stoccolma. Thè Kent Moore Collection, Parigi. Thè Lewis Collection, New York. Thè Prince of Witteisbach Collection, Monaco (D). Thè Royal Museum, Anversa. Thè Steuvesand Collection, Netherland. Thè Ulrich Wolf Collection, Freiburg (D). British Museum, Londra. Collezione della Banca d’Italia. Collezione d’arte della Città di Milano. Officine Meccaniche Benevelli di Rubiera.
Bibliografia essenziale:
1964 - Azuma - Benevelli - Marchese. Tre scultori a Milano, testo di Emilio Picco, Milano, pp.nn.
1981 - Giacomo Benevelli. Sculture, Milano, edizioni Stendhal, pp. 68.
1991 - Benevelli, Magna Mater, testo a cura di Vincenzo Guarracino, Milano, Vismara arte, pp.nn.
1997 - Scultura Moderna e Contemporanea / 48 - Giacomo Benevelli, testo di Riccardo Barletta, Mantova, Archivio, ottobre 1997, p. 39.
1998 - Giacomo Benevelli disegni di studi per sculture, Mantova, Archivio, n. 8 ottobre, p. 35.
2000 - La Porta in bronzo del Santuario di Santa Maria in Argon di Benevelli, intervista fatta all'autore, Mantova, Archivio, n. 5 maggio, pp. 18/19.
2000 - Opere pubbliche di arredo interno ed esterno - Giacomo Benevelli, Mantova, Archivio, n. 6 giu/lug/ago, p. 17.
2000 - “Giacomo Benevelli. Forme”, testo critico di Andrea B. Del Guercio, Casa del Mantegna, Mantova, pp.nn..
2000 - “Giacomo Benevelli. Forme”, Casa del Mantegna, Mantova, dal 23 settembre al 5 novembre 2000, Mantova, Archivio, n. 7 settembre, p. 17.
2000 - “Giacomo Benevelli. Forme”, (Mantova, Casa del Mantegna, fino al 5 novembre 2000, Mantova, Archivio, n. 8 ottobre, p. 28.
2001 - “Giacomo Benevelli. Forme a Palazzo Isimbardi, (Milano, dal6 al 28 aprile 2001), Mantova, Archivio, n. 4 aprile, p. 19.
2001 - “Giacomo Benevelli. Forme al Giardino Malaspina” e in altri spazi storici, testo critico di Rossana Bossaglia, Provincia di Pavia, pp. 64.
2001 - “Giacomo Benevelli. Forme al Giardino Malaspina” (Pavia, dal 10 al 27 maggio 2001), Mantova, Archivio, n. 5 maggio, p. 9.
2004 - Zoo Benevelli, testo di Andrea B. del Guercio, Mantova, Archivio, n. 1 gennaio, pp. 18/19.
2004 - Collezione / Collection - Benevelli Multipli, testo di Emilio Picco, Mantova, Archivio, n: 2 febbraio, pp. 14/15.
2004 - Benevelli, Sambonet (Incontro - scultura in bronzo), Mantova, Archivio, n, 8 ottobre, p. 11.
2004 - Benevelli. Marmi, Bronzi, Maioliche, testo di Cristina Portioli Staudacher, (Milano, Galleria Artetadino6, dal 23 novembre al 23 dicembre 2004, Mantova, Archivio, n. 9 novembre, p. 12.
2010 - I vassoi di Giacomo Benevelli, Milano, Tiziano Alderighi, pp.nn.
2012 - Catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, a cura di Arianna Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, p. 39.