Raffaello Belliazzi nasce a Napoli il 9 dicembre 1835.
Fedele a certe norme accademiche, fu amico dei miseri e li ritrasse con verismo attento e puntiglioso.
Ricordiamo “L’avvicinarsi della procella"; la terracotta “Pinzocchera" (1869-70); “La Primavera" (1872); “Due bambini nella tempesta" (1877-80); “Testa di vecchio pastore" (1878). Sua è la statua marmorea del “Re Carlo III" nella facciata del Palazzo Reale di Napoli.
All’Esposizione di Belle Arti di Milano del 1872, presenta la statua in terracotta “Figlio del popolo della novella generazione", il settimanale "L’Emporio Pittoresco" gli dedica un servizio.
Nel 1879 il settimanale milanese "Museo di Famiglia", gli pubblica le sculture "La pioggia", gruppo in terracotta e "Testa di vecchio" sempre in terracotta.
All’Esposizione Italiana del 1881 a Milano, figura con la statua in bronzo "Rigido marzo", Luigi Chirtani così la commenta: Anche il Belliazzi ha dato un piccolo bronzo di egregia fattura, Rigido marzo, …, Modellato con sentimento dal vero preso sul vivo, senza artifizi risolutivi, senza preoccupazioni di lenocinii, nello stile più semplice e diretto, questo bronzo è a mio avviso una delle migliori cose del Belliazzi, una delle buone cose d’arte dell’Esposizione".
Modella nel 1883, "Contadina abruzzese che ammira un uccellino tolta dal nido", statua in terracotta, che viene pubblicata da "L’Illustrazione Popolare", Milano, Treves, anno XX, p. 581 (centenari).
Sempre nel 1883 scolpisce in marmo tutto di sua mano come riporta "L’Illustrazione Popolare" di Milano (Treves), la statua intitolata "Il pastore addormentato".
Nel 1901 realizza in bronzo, gratuitamente, il bassorilievo che ha le dimensioni di m. 1,20 per 0,88, per il monumento in pietrarsa alto 5 metri e dedicato a Re Umberto I, la lastra riproduce Re Umberto a Napoli durante il colera del 1884, sono effigiate 47 figure. Il monumento viene realizzato sul ponte della Sanità a Napoli.
Nel 1905 per la facciata del Duomo di Napoli, scoperta il 18 giugno, realizza le teste dei santi Eusebio e Severo vescovi di Napoli, situate sulle cuspidi laterali, esegue anche con Lettieri e Pellegrino bassorilievi e medaglioni raffiguranti vescovi di Napoli.
Realizza per l’Aula Magna della nuova Università di Napoli la scultura "Marco Aurelio Severino".
Bibliografia:
1872 - X., Esposizione Nazionale di Belle Arti…, (con ill.),L’Emporio Pittoresco, Milano, Sonzogno, anno IX, p. 241 .
1879 - Museo di Famiglia, Milano, Fratelli Treves Editori, I° semestre, p. 17 (ill.), 21, 161 (ill.), 162.
1881 - Luigi Chirtani, La scultura all’Esposizione, (con ill.), Milano e l’Esposizione Italiana, n. 7, p. 49, 50.
1883 - Rigido marzo!, (ill.), L’Illustrazione Popolare, Milano, Treves, anno XX, p. 189.
1883 - Contadina abruzzese che ammira un uccellino tolta dal nido, L’Illustrazione Popolare, Milano, Treves, anno XX, pp. 581, 583.
1883 - Il pastore addormentato, L’Illustrazione Popolare, Milano, Treves, anno XX, pp. 742, 753.
1883 - Maria della Rocca: L’arte moderna in Italia, Napoli.
1901 - L’anniversario della morte di Re Umberto, (con ill.), Natura ed Arte, n. 18, 15 agosto, Milano - Roma, Vallardi, pp. 417, 425.
1905 - La facciata del Duomo di Napoli, L'Illustrazione Italiana, secondo semestre, pp. 16/17.
1910 - Carlo Rocco di Torrepadula, La nuova Università di Napoli, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 6 - 20 febbraio, p. 394.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1955 - Domenico Maggiore, Arte e artisti dell’ottocento napoletano e scuola di Posillipo, Napoli, p. 187.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, p. 112.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, pp. 80/81.