Vanni Bellea è nato a Magnacavallo provincia di Mantova il 13 febbraio 1957.
Da sempre innamorato del disegno, negli anni ’70 inizia a sperimentare artisticamente i materiali che usa per il suo lavoro, decorazioni in genere su ogni tipo di superficie.
Sono piccole, ma fondamentali variazioni nella tecnica: gli smalti su tela sono stati i suoi primi lavori assieme agli stucchi sintetici su pannelli preparati.
Agli inizi del ’90 dopo aver provato l’efficacia espressiva di molteplici tecniche, si orienta quasi esclusivamente sulla pittura a olio.
Nel 2001 partecipa per la prima volta al “Premio Arte Mondadori 2001” concorso internazionale con oltre 2.000 partecipanti, classificandosi tra i quattro finalisti con l’opera “Casolare nel Vercellese”.
Dal 1999 al 2004 presenta saltuariamente i suoi dipinti alla manifestazione “In piazza” a Varese e a Tradate.
Nel 2003 una sua opera “Le Fate” è segnalata e pubblicata sulla monografia “Nuova Arte” per il “Premio Arte Mondadori 2003”.
Dal 2003 al 2006 dedica parecchio tempo alle tematiche dell’informale, a oggi, anno 2022,tali opere sono 22.
Dal 2005 è entrato a far parte del Circolo degli Artisti di Varese, da questo punto inizia una nuova storia.
Le tematiche comunque non cambiano, dopo tanti anni di esperimenti, tanti belli, che andavano dalle diverse correnti pittoriche agli stucchi su pannelli di vario tipo da lui inventati, piano piano l'anima si è divisa in due: Ludico Favolista e Paesaggio realista.
Nel luglio 2008 ha subito un grave incidente, gli occorrerà un anno per riprendersi, questa sosta forzata ha frazionato la realizzazione della tela “Pioggia Battente”, che per due terzi è stata dipinta prima dell'incidente e l'ultimo terzo successivamente, in questa tela anche un occhio non esperto si accorge del cambiamento che da lì in poi accompagnerà per tanto tempo forse anche adesso il lavoro dell’artista.
Ogni tanto stacca la spina e divaga su altre cose come nel 2011 dove produce alcuni stucchi, uno anche nel 2019. All'inizio di gennaio 2021 inizia un'opera, divagante, che doveva rappresentare l'arte del secolo scorso, perché il Covid lo portava a pensare lontano, appunto. A fine febbraio però gli arriva una direttiva del Circolo degli Artisti di Varese che invitaogni artista quell'anno a creare un’opera dedicata alla Pandemia, allora non cancellando nulla di quello già espresso nella tela elabora e trasforma la stessa che a giugno è finita e andrà ad una mostra ad Arcore anche perché le Mostre del Circolo vengono sospese a causa della Pandemia, verrà comunque realizzato un volume dedicato.
Nell’autunno 2022 a Varese ci sarà una mostra organizzata dal Circolo per il festeggiamento del Tricolore che quest'anno compie 225 anni, per l'occasione ci saranno 225 artisti dall'Italia e dall'estero che esporranno nelle gallerie e nelle vetrine di Varese. Tutte le opere anche scultoree dovranno essere di questi colori Bianco Rosso e Verde.
Vanni Bellea vive e lavora a Varese in Via A. Saffi, 67.
E-mail: vanni.bellea@libero.it
Mostre:
Nel giugno 2005 partecipaalla rassegna d'arte nella Galleria Modigliani a Milano a luglio 2005 esponeallo spazio d'arte Creo2 a Varesenel suggestivo chiostro S.Antonino. Nel gennaio 2006espone nella centralissima Galleria D'arte 18 all'ombra delle 2 torri. A febbraio va a Parigi nella Galerie Marie Claude Gounard nell'artistico quartiere Sanint-Germain des Pres. A settembre dello stesso anno nell'antica settecentesca Sala Veratti a Varese. Nel 2007a marzo partecipa alla seconda edizione di Malpensa Fiere a giugnoa Villa Truffini a Tradate (VA) poi a settembre allo Spazio Lattuada in via Montenero a Milano e a ottobre a Villa Baragiola a Varesecon ilC d A (circolo degli artisti Varesini). A febbraio 2008 a Parigi Galerie Etienne de Causans, 25 rue de Seine. Nel 2009 Entra a far parte della Officina Lombarda e la prima mostra è a settembre allagalleria Terzo Millenioin concomitanza con la Biennale. Nel 2010 a Mantova alla Galleria Arianna Sartori e a Roma alla GalleriaIl saggiatore di Via Margutta sempre con Officina Lombarda. Sempre nel 2010 a New York all'Hotel Jolly Madison poi il mese di dicembre al Museo civico d'arte moderna Castello di Masnago di Varese. Nel 2010 a ottobre una parentesi a Piacenza alla Galleria La Spadarina. Aprile 2011, 2° Fiera D'arte Moderna Contemporanea Salone fiera di Carrara. Luglio 2011 Villa Borghi Biandronno (VA) con il C d A Varese, nel mese di giugno/luglio espone al Art Hotel diVarese. Marzo 2012 Palazzo Fenaroli a Rudiano (BS). Aprile e maggio a Palazzo Verbania a Luino (VA). Dal 10 novembre 2012 al 6 gennaio 2013 Museo Flaminio Bertoni Varese. A marzo 2013 Art Expo al Lingotto Torino, a settembre torna a Palazzo Verbania a Luino. Dal 10 maggio al 2 giugno 2014 al Palazzo Comunale di Besozzo nel mese di settembre torna a Parigi alla Galerie Etiene De Causans in rue de la Seine. A ottobre a Palazzo Branda a Castiglione Olona (VA). Dal 14 maggio al 5 giugno 2015 nella sede espositivadel Sole 24Ore con la mostra “Madre Terra” dedicata all'expo, con Officina Lombarda. Dal dicembre 2015 al febbraio 2016 al Castello di Masnago la mostra dedicata alla Divina Commedia. Giugno 2016al chiostro di Voltorre. Dal dicembre 2016 al febbraio 2017 la mostra: Un francobollo per la città di Varese (che compie 200 anni) perché nel lontano 1816 divenne “città”. Maggio 2017partecipazione con una parte degli artisti del Circolo su invito del Padiglione Tibet a decorare bandierine/preghierini da lasciare in dono Partecipando alla Biennale di Venezia Padiglione Tibet a Palazzo Zenobio. Ad ottobre ad Arsago Seprio alla XIII BiennaleArtisti Varesini al centro Culturale di Arsago Seprio. A dicembre a Palazzo Saluzzo di Genova. Nel 2018 ci sono tante mostre in palazzi comunali e non in tutta la provincia per omaggiare al meglio tutti i paesi legati al nostro territorio. La mostra continuerà anche nel 2019, vengono prodotti 2 volumi intitolati “Il fascino discreto di una Provincia chiamata Varese”. Settembre 2019 mostra all’ex colonia elioterapica a Germignaga (VA) con omaggio a Ginetto Piatti. Ad ottobre la XIV Biennale Artisti Varesini al Centro Culturale diArsago Seprio (VA). Dal 21 marzo al 28 giugno 2020 a Maccagno (VA) al Museo Parisi Valle. Dal 17 luglio al 30 settembre 2021Mostra intitolata Libera Mente a Villa Borromeo Arcore (MB), esposta un’opera dedicata alla Pandemia. Maggio 2022 all'Officina dell'Acqua di Laveno Mombello (VA) con il CdA Varese.
Premi e pubblicazioni:
Nel 2001 è finalista del premio indetto dalla rivista (ARTE) della Mondadori.
Nel 2003 una sua opera “Le Fate”, è un informale, viene inserita nel Volume “NUOVA ARTE” sempre della Mondadori.
Nel 2008durante una mostra a Parigi viene selezionato da una commissione cinese alla ricerca di artisti europei per partecipare a una mostra a Pechino durante le Olimpiadi, all'interno della città proibita.
Semprenel 2008 è inserito nell'ENCICLOPEDIA D'ARTE MODERNA N. 42.
Nel 2010 è inserito nel C.A.I. -Censimento Artistico Italiano.
Nel 2011 è inserito nel VOLUME ARTISTI INTERNAZIONALI.
2012 Catalogo Arte Moderna - SARTORI del 2012 e 2013, sempre 2012 nel Volume: Gli ultimi 50 anni della Pittura e SculturaItaliana 1962/2012 a cura di Giorgio Falossi e Lorenzo Cipria.
2021 Volume ARTISTI D'ITALIA a cura di Luciano Lepri .
2021 Artisti italiani Catalogo Sartori d'Arte Moderna e Contemporanea.
“L’ULTIMO TROVATORE”
Ispirato a: Trovatore di Giorgio De Chirico del 1954/55.
Composizione di opere d’arte del secolo scorso che è forse il più produttivo anche di movimenti artistici e altre forme d’arte, ARTE MODERNA. Nella tela da sinistra al chiuso ancora imbavagliata su un cavalletto c’è l’arte di Lucio Fontana “Concetto spaziale” del 1959, che assomiglia molto a una mascherina. All’esterno, ma all’interno della tela tutto è libero di stare dove vuole, troviamo quindi questo assembramento legale d’arte dove anche il TROVATORE non è più chiuso in una piazza. Da sinistra 2 sculture sovrapposte di Pablo Picasso, sotto “Enfant” bronzo del 1960 appoggiato sopra “Tete casquèe” bronzo del 1933. A destra della tela di Fortunato Depero “Il sabato degli operai” del 1927 nel contesto dello spazio libero.
In primo piano… il TROVATORE quasi simile all’originale se non per un quadricipite dipinto da Piet Mondrian da: Quadro 1 del 1921 e un arto completo aggiunto per l’occasione e permettergli di esprimere il segno di vittoria, rimarcato dallo schiacciamento di una mascherina. Tutto questo è appena illuminato dalla luce dell’alba del nuovo giorno… che darà un nuovo inizio a tutto.