Bazzoni Alberto

scultore
Salsomaggiore (PR), 24 marzo (maggio) 1889 - Milano, 23 settembre 1973

Tra il 1908 e il 1913 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Parma.

Partecipa al Concorso per il Pensionato Artistico Nazionale di Roma, ma non ottiene l'ammissione, partecipa all'esposizione Verdiana di Parma, nel 1914, ed espone a Salsomaggiore un opera di grandi dimensioni "La fatica del lavoro umano". A Parma ottiene la medaglia d'oro con il busto dell'entomologo Camillo Rondani.

Partecipa alla Prima Guerra mondiale.

Dal 30 marzo al 30 giugno 1921, figura alla Prima Biennale Romana, con la scultura: Autoritratto.

Realizza il Monumento ai Caduti di Salsomaggiore (PR), inaugurato il 4 novembre 1922.

Realizza il Monumento ai Caduti di Montecchio, collocato nella piazza il 22 aprile 1923.

Realizza il Monumento ai Caduti di Gualtieri (RE) nel 1924 (distrutto durante l'ultima guerra).

Nel 1924/1925 esegue la scultura in bronzo per il Monumento ai Caduti di Viadana (MN), progettato dall'arch. Giuseppe Boni di Carrara.

Nel 1925 esegue il Monumento ai Caduti di Collecchio (PR).

Realizza il Monumento ai Caduti di Fidenza che viene inaugurato da Re Vittorio Emanuele III il 25 aprile del 1925.

Nel 1926 si trasferisce a Milano dove prosegue la sua attività di scultore; influenzato dallo studio della statuaria romana, scolpisce la statua di Sant'Agostino per il Duomo.

Figura all’Esposizione Nazionale di Brera, del 1927, a Milano, con il bassorilievo in gesso Le Parche.

Realizza nel 1927 il Monumento ai Caduti di Reggio Emilia.

A Milano per la Stazione Centrale, - nell' Atrio biglietterie esegue: sulla volta sei medaglioni che rappresentano i trasporti antichi e moderni; quattro statue: L'Industria, il Commercio, la Scienza, l'Agricoltura e gruppi rappresentanti la Guerra e la Pace; sopra i grandi portali sei bassorilievi: Enea che sbarca sul Lido Italico, la fondazione di Roma con Romolo e remo, il ratto delle Sabine, il trionfo di Giulio Cesare, Ottaviano Augusto in Senato, l'apoteosi di Roma; in tante piastrelle rettangolari sono scolpiti i Segni dello Zodiaco (1928/1931).

Nel 1931 esegue il Monumento funebre "La tre Parche" per la tomba della moglie Bianca Bazzoni (Ziveri) nel Cimitero monumentale di Milano.

Nel 1936 per il Palazzo di Giustizia di Milano realizza il bassorilievo La caduta di Lucifero.

Dal 1936 è a Parigi fino allo scoppio del guerra.

Dal 1946 al 1950 torna nella capitale francese e, in seguito, è di nuovo a Milano.




Bibliografia:

1914 - Cose italiche: Dalla cazzuola allo scalpello: Un'opera di Alberto Bazzani (Bazzoni), Milano, p. 272.

1921 - Prima Biennale Romana. Esposizione Nazionale di Belle Arti nel Cinquantenario della Capitale. Catalogo mostra, Roma, p. 137.

1927 - Esposizione Nazionale d’Arte R. Accademia di Brera, catalogo mostra, Milano, Palazzo della Permanente, p. 33.

1931 - La nuova Stazione di Milano, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, pp. 20, 28, 35.

1993 - Alberto Bazzoni. Mostra di disegni e sculture, Parigi, Salon de Mars, pp. 32.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, p. 106.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 79.

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