Barzaghi Francesco

scultore
Milano, 10 febbraio 1839 - Precotto (MI), 21 gosto 1892

Francesco Barzaghi nasce a Milano il 10 febbraio 1839, da modestissima famiglia. Muore a Precotto (MI) il 21 agosto 1892. (Ci teniamo a stabilire definitivamente la data di Morte del Barzaghi, che quasi tutti gli storici ed i critici d’arte, riportano costantemente errata, citando la data del 31 agosto 1892, a conferma riportiamo uno stralcio del Necrologio apparso sul Secolo Illustrato di Milano, n. 153, di Domenica 28 agosto 1892: (… eppure il povero Barzaghi, spirato domenica scorsa a Precotto…); la data del 21 agosto veniva comunque già citata dal Bénézit, e da qualcun’altro).

Il padre falegname, scoperte le sue buone disposizioni all’arte, lo occupa giovinetto presso gli amici scultori Alessandro Puttinati e Antonio Tantardini. Nel frattempo si iscrive all'Accademia di Brera il 15 aprile 1851 dove studia scultura con Benedetto Cacciatori e con Giovanni Strazza fino al 1865.

Esordisce, con il gruppo “Ercole e Anteo” all’Esposizione dell’Accademia di Brera del 1856, dove riceve un premio d’onore.

Nel 1859 viene premiato nel Concorso Governativo indetto dalla R.A. di Brera, con la scultura in gesso Ecce Homo, (Il redentore, coronato di spine, è raffigurato al vero), eretto a figura intera.

Nel 1863 con la statuetta “Frine esposta ai giudici” partecipa all’Esposizione di Brera.

La Fabbrica del Duomo di Milano gli commissione le statue di “San Venceslao Re”, e di “Sant’Ilario”, che scolpisce dal 1863 al 1865, e quella di “Sant’Adelaide imperatrice”, che realizza nel 1867. Il modello in gesso della statua di “Sant’Adealide” è conservato nel Museo del Duomo.

Nel 1864 all’Esposizione di Brera, vince il premio di scultura del Concorso Triennale, con il gesso “Giuditta”. Filippo Filippi, su Museo di Famiglia scrive: Nella scoltura si ammira una “Giuditta” del Barzaghi allievo dello Strazza che lascia prevedere un valente scultore.

Nel 1866 è di nuovo presente all’Esposizione di Brera con la statua in marmo a grandezza naturale “Frine” realizzata sul bozzetto esposto nel 1863.

Nel 1866 scolpisce il ritratto di Innocente Vittadini, per l’arredo dell’Accademia di Brera, (l’opera non è più collocata nella sua sede originale, si conserva però documentazione fotografica, nell’archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Artistici di Milano).

All’Esposizione Universale di Parigi del 1867, ottiene grande successo con la sua “Frine” e “l’Amore acceca”.

Con le sculture, “Il primo amico”, gruppo in marmo, e “Silvia che si specchia al fonte”, statua in marmo al vero, partecipa all’Esposizione di Belle Arti di Brera, del 1868 a Milano.

Esegue nel 1868 per la chiesa di Cressa nella provincia di Novara, quattro statue in terra cotta a dimensioni naturali, raffiguranti S. Bernardo da Mentona, S. Amatore vescovo, S. Eurosia vergine e martire, e S. Carlo Borromeo, e due medaglioni colle teste colossali di S. Pietro e di S. Paolo.

Nel 1869 vince a Brera il Premio Principe Umberto con la statuetta in marmo "Mosca cieca".

Per la cappella del Crocefisso del Duomo di Bergamo, esegue nel 1870, le statue di S. Tommaso e S. Bartolomeo.

Nel 1871 e nel 1872 presenta alle Esposizioni di Brera nuove versioni, della ormai famosa “Frine”.

Per il loggiato dell’Accademia di Brera, scolpisce nel 1874 la statua di "Pompeo Litta Biumi".

Nel 1875 all’Esposizione d’Arte di Amsterdam, riceve il premio della medaglia d’oro.

Il Museo Civico di Amsterdam possiede le sculture in marmo “Mosè salvato dalle acque” e “Il piccolo pescatore”.

Esegue nel 1876 il "Busto di Giuseppe Balzaretti" per i Giardini Pubblici di Milano.

Espone a Brera nel 1878 il grande marmo “Dea dei Fiori”.

Per la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, inaugurata definitvamente, il 24 febbraio 1878, esegue una delle 24 statue in gesso raffigurante "Raffaello Sanzio". L’opera oggi dispersa come tutte le altre, fu tolta dalla sede orignaria perchè secondo i tecnici, il vento, le correnti d’aria fredda e umida, congelando la nebbia sul gesso ne causarono lo sgretolamento, per disposizione del sindaco Vigoni, furono rimosse, per la salvaguardia dei visitatori della Galleria, andarono disperse.

Nel 1879 (1877) esegue per il Cimitero Monumentale di Milano la tomba dell’Architetto Giuseppe Mengoni (autore della Galleria Vittorio Emanuele di Milano) la Statua in marmo di Carrara raffigura il ritratto del defunto, quella piccola è la superstite bambina che porta i fiori al padre. Sempre per il cimitero di Milano esegue la scultura in marmo "Angelo sceso a guardiano della tomba in attesa del giorno della resurrrezione" per la tomba Coniugi Basevi.

Dal 1880, fino alla sua morte 1892, insegna scultura all’Accademia di Brera.

Scolpisce nel 1881 la statua di "Giuseppe Verdi", per il vestibolo del Teatro della Scala di Milano.

All’Esposizione Nazionale del 1881 a Milano, figura con il gruppo equestre colossale a Napoleone III, presenta inoltre quattro statue: "Psiche", "Innocenza", "Silvia alla Fonte" e la statua in marmo "La dea dei Fiori", l’opera viene acquistata dal Comune di Milano per 9.500 lire, dello stesso scultore si vede il "Mosè salvato dalle acque" e "La Vanerella".

il “Monumento equestre di Napoleone III”, fuso nel 1880, esposto nel cortile del Palazzo del Senato, viene ultimato nel 1886, i due bassorilievi da porre ai lati del basamento, per i quali Barzaghi aveva già realizzato un bozzetto, vengono realizzati dallo scultore Antonio Bezzola. Solo nel 1927, si decide di dare al monumento una più degna collocazione, e la scultura viene sistemata nel Parco Sempione.

Inaugura il 22 marzo 1882, a Venezia il "Monumento a Niccolò Tommaseo", letterato e patriota, in Campo Santo Stefano.

Sempre a Milano realizza in bronzo, il “Monumento ad Alessandro Manzoni”, inaugurato il 22 maggio 1883, nella Piazza San Fedele.

Lo stesso anno realizza in collaborazione con Luigi Pagani, per la piazza Castello, di Lodi, il "Monumento a Vittorio Emanuele II", (il modello in gesso si trova presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano).

Il 23 ottobre 1884 inaugura a Bergamo il "Monumento a Vittorio Emanuele II".

Per la piazza principale di Soresina (CR), realizza nel 1885, il Monumento in marmo a Giuseppe Garibaldi, l’opera viene inaugurata il 1° novembre 1885.

Nel 1885 esegue il "Busto del cav. ing. Ignazio Lucini", la scultura viene donata dal figlio Erasmo nel 1918 all’Ospedale Maggiore di Milano.

Esegue nel 1886, il "Monumento a Vittorio Emanuele II", per la piazza Corvetto di Genova.

A Crema nel 1885 realizza il “Monumento a Giuseppe Garibaldi”, (il modello in gesso si trova presso la Galleria d’Arte moderna di Milano), che viene inaugurato il 6 settembre, quello a “Pietro Donati”, giurista cremasco e uomo politico, collocato sotto il portico del Palazzo Municipale nel 1887; nella stessa città esegue pure il “Monumento a Vittorio Emanuele II”.

Nella piazzetta di Brera a Milano, si trova il Monumento in bronzo all’insigne pittore “Francesco Hayez”, l’opera inaugurata il 10 febbraio 1890, porta sul piedistallo due bassorilievi in bronzo, raffiguranti i suoi dipinti più ammirati la “Vendetta” e il “Bacio”.

Realizza in bronzo nel 1891 il busto del critico d’arte “Giovanni Morelli” collocato all’ingresso della Pincoteca di Brera.

Nel 1889 gli viene dato dalla Giunta, l’incarico per la realizzazione del monumento a Luciano Manara, per i Giardini pubblici di Milano, purtroppo il 21 agosto 1892 Francesco Barzaghi moriva, quando aveva appena terminato il modello in gesso, il monumento dedicato all’eroe del Risorgimento italiano, viene così terminato dal suo allievo prediletto e collaboratore Enrico Cassi; il monumento, sistemato verso i bastioni di Porta Venezia, viene inaugurato l’8 luglio 1894.


Gallerie, Monumenti, Cimiteri:

Nella Galleria del Castello di Milano, si conserva la scultura in gesso, proveniente dalla raccolta di Brera, “Ecce Homo”.

Nella Galleria d’Arte Moderna di Milano si conservano le sculture:

- Giuditta, statua in gesso;

- Il primo amico, gruppo in marmo di Carrara;

- Dea dei fiori, statua in marmo di Carrara;

- Statua di Vittorio Emanuele II, modello in gesso del monumento eseguito a Lodi;

- Statua di Giuseppe Garibaldi, modello in gesso del monumento eseguito a Crema;

- Alessandro Manzoni, busto colossale in gesso, tratto dalla statua in bronzo, collocata in Milano.

Il Museo del Risorgimento di Milano, custodisce l’altorilievo in gesso, del Monumento a Napoleone III, rappresentante la battaglia di Magenta.

Cimitero Monumentale di Milano:

- Cappella Marzorati con statua in bronzo

- Cappella Hayez;

- Coniugi Basevi, monumento in marmo di Carrara a forma di sarcofago con statua pure in marmo “Angelo sceso a guardiano della tomba in attesa del giorno della resurrezione” (dopo il 1881) riparto A - Ponente n. 574-578;

Monumento a Francesco Dall’Ongaro a Napoli.

Vittorio Emanuele II a Modena.

Realizza a Mortara il Monumento al Generale A. Mangiagalli, collocato di fronte alla Chiesa di Santa Croce.

Monumento al pittore Carnovali Giovanni detto il Piccio a Bergamo.


Bibliografia:

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1881 - All’Esposizione di Belle Arti - I Sovrani si fermano davanti al monumento di Napoleone III, (ill.), Milano e l’Esposizione Italiana, n. 7, p. 52.

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1881 - Mosé salvato dalle acque. Statua di Francesco Barzaghi, (con ill.), Milano e l’Esposizione Italiana, n. 16, pp. 123, 128.

1881 - La Dea dei fiori. Statua in marmodi Francesco Barzaghi, (con ill.), Milano e l’Esposizione Italiana, n. 26-27, pp. 212, 214.

1881 - Viaggio traverso l’Esposizione, Milano, In Famiglia, n. 42, pp. 495, 497.

1882 - C. Balduzzi, Un Monumento a Niccolò Tommaseo, Milano, L’Illustrazione Italiana, n. 16, 16 aprile, pp. 282, 283.

1882 - Monumento a Tommaseo, Milano, L’Illustrazione Italiana, n. 17, 23 aprile, pp. 289, 292, 294.

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1883 - G. Belinzaghi, Per l’inaugurazione del monumento ad Alessandro Manzoni - 22 maggio 1883, Milano.

1883 - Monumento ad Alessandro Manzoni, inauguratosi il 22 maggio a Milano, (ill.), L’Illustrazione Popolare, Milano, Treves, anno XX, pp. 326, 341.

1884 - La dea dei fiori, (con ill.), L’Illustrazione Popolare, Milano, Fratelli Treves, Anno XXI, pp. 328/329, 330.

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1890 - Il monumento a Francesco Hayez, Milano, L’Illustrazione Italiana, 9 febbraio.

1892 - Francesco Barzaghi, necrologio, (con ill.), Milano, Il Secolo Illustrato, n. 153, 28 agosto, pp. 285, 286.

1892 - Lo scultore Barzaghi, necrologio, Milano, L’Illustrazione Italiana, II sem., pp. 135/140.

1892 - Giulio Carotti, Commemorazione di Francesco Barzaghi, Milano, Atti della R. Accademia di B.A., pp. 56/58.

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2006 - Francesco Barzaghi (1839-1892), testo critico di Gianna Pinotti. noto Bio-bibliografica di Adalberto Sartori, ricerche iconografiche Davide Bergamaschi, Gianna Pinotti, Adalberto Sartori, Mantova, Arianna Sartori Editore.

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