Nel 1929 si trasferisce a Roma dove lavora come incisore alla Zecca.
Nel novembre dicembre del 1930, partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma, con la medaglia: Madonnina.
Nel 1935 espone due opere importanti: la medaglia “Vincenzo Gemito” e il “Ritratto” alla Mostra di disegni del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti.
Nel 1941 espone a Milano due pregevoli opere in bronzo: Gemito e Masaccio.
Nel 1948 si trasferisce a Buenos Aires per esercitare nell’officina Carte e Valori della Repubblica Argentina, dove realizza alcune opere e lavori di pregevole valore, tra i quali il monumento agli Eroi di Castilla, il busto del condottiero S. Martin per il Banco Central, molti bellissimi conii delle monete argentine e incisioni per banconote.
Rientrato in Italia, nel 1952 è designato capo incisore della Banca d’Italia.
Nel giugno 2020, la Casa d'Aste Babuino di Roma, propone il suo bassorilievo in peltro: Arciere con fascio littorio.
Bibliografia:
1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 26.
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 35.