Bruno Bagnoli (Montelupo Fiorentino, 1914-1975), dopo il periodo formativo all’Istituto d’Arte di Porta Romana, a Firenze, approfondisce la conoscenza della ceramica nei laboratori di Montelupo Fiorentino, dove si impone come creatore di modelli e decori originali di grande prestigio, riconosciuti con premi ed acquisizioni nei maggiori concorsi ed esposizioni del settore in Italia (Arezzo, Firenze, Faenza, Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio, Vicenza) e all’estero (Amburgo, Buenos Aires, Città del Capo, Ginevra, Monaco di Baviera, New York, Sidney, Johannesburg).
Nel 1951 Giò Ponti, che pubblica spesso sue ceramiche su “Domus”, lo invita alla IX Triennale. Sarà presente anche alla X e XI edizione dell’importante rassegna milanese.
Nel 1954, nella fabbrica di Bitossi di Montelupo, realizza i primi pezzi in grès salato, un materiale sin là usato solo per ceramiche industriali. È la svolta nel suo lavoro. La ceramica vira decisamente nella scultura, in parallelo a quanto facevano altrove Carlo Zauli e Guido Gambone. Nascono forme scultoree autonome e originali, finalizzate alla rappresentazione di un mondo poetico che Lara-Vinca Masini riconosce di ispirazione arcaica e totemica.
Seguono esperienze e soggiorni di lavoro a Deruta, Roma, Borgo Val Sugana e Luneville, in Francia, chiamatovi come direttore artistico della “Societé des Fa'ienceries”. Dopo il rientro a Montelupo Fiorentino, espone le sue forme architettoniche in numerose rassegne, come la XVII Mostra Internazionale d’Arte Premio del Fiorino, in Palazzo Strozzi, a Firenze.
Dopo l’improvvisa scomparsa avvenuta nel 1975, il Comune di Montelupo Fiorentino acquisisce per il Museo della Ceramica 55 sue opere e gli dedica una mostra antologica (1982). Nel 2005, trentesimo della scomparsa, come omaggio della Città di Montelupo Fiorentino al suo artista, viene allestita una mostra antologica delle ceramiche e dei dipinti di Bruno Bagnoli, curata da Nicola Micieli, autore anche della monografìa dell’artista (Edizioni Bandecchi & Vivaldi, Pontedera) pubblicata nell’occasione.
Sue opere sono nel Museo dell’Artigianato di Firenze, nel Museo Intemazionale della Ceramica di Faenza e nel Comune di Montelupo Fiorentino, nelle raccolte pubbliche dei premi e dei concorsi di Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio, Vicenza.
Bibliografia:
2004 - Nicola Micieli, Bruno Bagnoli. Ceramiche Dipinti Disegni, catalogo mostra, Sesto Fiorentino, Gruppo Gualdo, Edizioni Bandecchi & Vivaldi, pp. 184.
2005 - Nicola Micieli, Bruno Bagnoli. Forme di Terra di Fuoco di Colore, prefazione di Giuseppe Cordoni, Testimonianza di Piero Tredici, catalogo mostra, Montelupo Fiorentino, Centro Espositivo Ecxelsior, Edizioni Bandecchi & Vivaldi, pp. 184.