Aschieri Bruno

pittore disegnatore scenografo cartellonista futurista
Verona, 8 novembre 1906 - Cagliari, 17 giugno 1991

Fratello di Tullio.

Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia a 27 anni (1933).

Nel 1923, Bruno Aschieri entra tra i ranghi del futurismo. Sin dalla sua adesione, comincia un’ intensa attività di promozione e organizzazione del movimento marinettiano sul territorio scaligero così da diventare presto il centro gravitazionale dei futuri protagonisti dell’avanguardia veronese. Dalla lettera aperta a F.T. Marinetti ( giugno 1931 ) alla costituzione del locale “Gruppo U. Boccioni” ( 8 ottobre 1931 ), la regia è sempre di Bruno Aschieri. Partecipa attivamente alla fertile attività teorica della pattuglia scaligera, fu autore di diversi progetti di scenografie che parteciparono alla I Mostra triveneta d’arte futurista ( 1932 ) di Padova, alla I Mostra nazionale d’ arte futurista ( 1933 ) di Roma.

Dal 30 aprile - 21 maggio 1933 XI°, partecipa alla Mostra Nazionale d'Arte Futurista, al Palazzo Ducale di Mantova, che si tiene in occasione della III^ Settimana Mantovana, Mostre d'Arte, presenta le opere: 4 Bozzetti di scena per il Teatro Futurista, per balletto, per Teatro Sintetico, per l'Atto II. della "Vestale".

Nel luglio-agosto 1936 alla II° Mostra d'Arte Sindacale Polesana, a Rovigo, nella sezione Futurismo, presenta i disegni: Fede, Desiderio, Amore; nella sezione Scenografia espone: Scena per il dramma del teatro futurista, Bozzetto di scena per il dramma del tatro futurista, Bozzetto di scena per balletto, Bozzetto di scena per l'atto II della "Vestale" (il fuoco sacro del tempio di Vesta), Bozzetto di scena per dramma del teatro futurista, nella sezione Arte Pubblicitaria, presenta: II Mostra Sindacale d'Arte (Rovigo), VII Festa nazionale dell'Uva, Fiera annuale di Rovigo, Leggete il "Popolo d'Italia".

Nel 1937 si arruola volontario con i legionari franchisti per partecipare alla guerra di Spagna, combattendo nella sanguinosa e decisiva battaglia di Guadalajara.

Finita la guerra giunge il tempo dell’autoesilio. Nel giugno del 1945 si trasferisce a Cagliari.


Bibliografia:

1933 - III^ Settimana Mantovana, Mostre d'Arte - Mostra Nazionale d'Arte Futurista, Palazzo Ducale di Mantova, 30 aprile - 21 maggio XI°, pp.nn.

1936 - II° Mostra d'Arte Sindacale Polesana, catalogo mostra, Rovigo, Stab. Grafico "Il Polesine Fascista", 1936 XIV, pp. 30, 34, 35

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