Arnoldi Nag

scultore pittore insegnante
Locarno, 18 settembre 1928 - Lugano, 11 febbraio 2017

Nag Arnoldi è nato a Locarno il 18 settembre 1928 a Locarno. Si forma in un primo tempo a Lugano, città che durante la guerra registra la presenza di artisti come Marino Marini, parimenti a quella di Antonio Chiattone, del quale, nel dopoguerra, frequenta lo studio. Anche Giuseppe Foglia, Carlo Cotti e Filippo Boldini accolgono l’artista nei loro atelier. Nel 1950 Arnoldi consegue il diploma di costumista teatrale e figurinista alla scuola Lugaresi di Milano; nel 1954 segue corsi all’Accademia Regina Margherita di Roma. Soggiorna a Murano presso la Fornace Mazzega per lo studio della tecnica del vetro (1954–55). Alla mostra del 1953 a Milano Arnoldi conosce l’opera di Picasso, decisiva per lo sviluppo della sua arte. Anche la pittura espressionista di Emil Nolde, Edvard Munch, George Grosz e Otto Dix assume una particolare importanza negli anni della sua maturazione. Espone per la prima volta con la Società ticinese di belle arti nel 1951. Prima mostra personale alla Galleria del Sole a Castagnola nel 1954, seguita da una vastissima attività espositiva. Frequenti viaggi all’estero. Nel 1964 espone a Città del Messico, su invito del Museo Nacional de arte Moderno, e negli Stati Uniti. Arnoldi, attratto dalle civiltà precolombiane, soggiorna per lunghi periodi sia in Messico – dove intrattiene una profonda amicizia con due importanti artisti messicani, Rufino Tamayo e David Alfaro Siqueiros – che nell’America del Nord. A partire dal 1955 riceve diversi riconoscimenti e premi per opere in spazi pubblici. Insegnante al Centro scolastico industrie artistiche di Lugano (CSIA, 1962–1993).

A partire dagli anni ’70 si dedica quasi esclusivamente alla scultura.

Nel 1981 tiene una mostra personale a Firenze, Palazzo Strozzi,

Dagli anni ’90 si susseguono numerose esposizioni in parecchie nazioni.


Bibliografia:

1981 - Sculture di Nag Arnoldi, catalogo mostra, testo di Raffale De Grada, Firenze, Palazzo Strozzi, Casa Editrice Ghelfi di Verona, pp. 108.

2001 - Nag Arnoldi, Le esposizioni, Le opere pubbliche, 1980/2000, testi di Dalmazio Ambrosioni, Edizioni d'arte Ghelfi Verona, pp. 194.

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