Andreani Aldo

architetto scultore
Mantova, 1° agosto 1887 - Milano, 18 ottobre 1971

Aldo Andreani nasce a Mantova il 1° agosto 1887, muore a Milano il 18 ottobre 1971.

Frequenta il Politecnico di Milano nel 1906, seguendo i corsi di architettura di Camillo Boito, Luca Beltrami e Gaetano Moretti. Nel 1910 frequenta la Scuola di Ingegneria a San Pietro in Vincoli a Roma; si diploma in architettura all’Accademia San Luca. Si laurea al Politecnico di Milano nel 1917.

Nel 1909 inizia l’attività di architetto con la progettazione di Villa Zanoletti a Volta Mantovana. Nel periodo anteguerra progetta Casa Schirolli nel 1911, Casa Nuvolari tra il 1912 e il 1913 a Mantova, Casa Risi nel 1912 a Pietole di Virgilio, il Sepolcreto Marchesi Sordi nel 1913 a Frassino di Mantova, della Camera di Commercio di Mantova negli anni 1913-1914, il Sarcofago Usigli nel cimitero di Mantova nel 1914. Con il padre Carlo si appresta allo studio del restauro del Palazzo della Ragione di Mantova negli anni 1913-1914-1915. Parte volontario per la I Guerra Mondiale sul Wrsic, riceve il Premio Picozzi, per “Studio di restauro di monumento antico italiano”.

Da allora i suoi lavori di costruzioni e di grandi restauri sono innumerevoli a: Milano, Mantova, Sanremo, Rapallo, Pietra Ligure, Malo (Vi), Capocolle di Romagna, Roma, Genova, Firenze, Torino, Lecco, Modena, ecc.

All’impegno di architetto Andreani affianca la passione per la scultura.

Nel 1927 segue i corsi di Adolfo Wildt al I° corso speciale di scultura all’Accademia di Brera. Le sue prime opere del 1927 sono collocate nella Casa di Via Serbelloni, 10 in Milano, L’orecchio del portiere sta’ sul portale, Le mani di Noè marmo per la fontana all’interno. Dello stesso anno è pure La vita sopra la morte testata per tomba. Del 1929 sono il Ritratto del Cardinale Ildefonso Schuster, bronzo, acquisito dal Museo del Duomo di Milano, Niobe, gesso, e Torsetto, ceramica. Nel 1930, espone alla Galleria Scopinich di Milano. Lo stesso anno partecipa alla Prima Mostra d’Arte Sacra di Rom. Nel 1931, figura all’Esposizione Sociale della Camerata Artisti Combattenti d’Italia alla Permanente di Milano. Partecipa all’Esposizione Sociale della Soc. per le Belle Arti di Milano con il gesso Ritratto della Signora Ferrerio. Espone 14 sculture alla Galleria Pesaro di Milano. Lo stesso anno esegue: Ritratto di Josephine Baker, bronzo; Il passo d’addio, acquistato dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano; Maschere, terracotta. Del 1933 sono La sorgente, bronzo; Ritratto del Duca Condottiero; Il volto di Roma, bozzetto in bronzo per pilastro di strada imperiale; Ritratto di Tazio Nuvolari e Ritratto di Nives Poli. Interviene alla IV Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano). Figura alla Mostra Provinciale Pittura e Scultura, III Settimana Mantovana, nel Palazzo Ducale di Mantova. Negli anni 1933, ‘34, ‘37 la Galleria d’Arte Moderna di Milano gli acquista diverse opere. Nel 1934 partecipa alla XIX Biennale di Venezia con il ritratto in bronzo di Jia Ruskaia; esegue Ondina, bronzo; Ritratto della Medaglia d’Oro Conte Antonio Gioppi. Nel 1935 è invitato all’Esposizione d’Arte Italiana di Ginevra; modella per la Cariplo l’opera Cristo, bronzo. Nel 1936 esegue quattro Statue per le guglie della Fabbrica del Duomo di Milano ferite dalla guerra: S. Tecla (1936) per il pilone n.2; S. Biagio (1937); S. Cecilia (1940) e S. Maria Maddalena (1941). Nel 1937 è invitato all’Esposizione Internazionale di Parigi con l’opera Legionari: due altorilievi per il vestibolo del Padiglione Italiano, l’opera viene premiata dalla Commissione Internazionale. Dello stesso anno è l’opera Vixit Adam, marmo per la Galleria perimetrale del Cimitero Maggiore di Milano, bozzetto scelto dalla Commissione comunale. Del 1938 sono: Nudo, terracotta e Ritratto di Ada Montero, ceramica. Nel 1938 all’Esposizione dei XXXV Anni, della Galleria Pesaro di Milano, espone il Ritratto di Jia Ruskaia in bronzo. Nel 1939 vince il Concorso nazionale per le Vittorie-armi-spirito-audacia-popolo, (granito) del Sacrario di Piazza San Sepolcro in Milano. Nello stesso anno, partecipa alla Mostra sindacale dei Pittori, Scultori e Incisori Mantovani ’800 e ’900 al Palazzo Te di Mantova, coi ritratti di S. Maestà il Re Imperatore e Il Duce. Altre opere: La Fontana del Piazzale d’Onore della XX Fiera Campionaria di Milano; Portale in pietra per la torre delle Officine Baldi e Matteucci alla Porretta; Altorilievo in terracotta (54 mq) per il boccascena del teatro-cinema «Impero» di Cremona, opera distrutta; Ritratto del garibaldino Marangoni: marmo per il Gianicolo; Maternità, statua in terracotta per la «Casa della Madre e del fanciullo» in Como; Melita, statua in terracotta. Nel 1940 modella il bozzetto per la statua Manto, uno in terracotta e uno in bronzo. Nel 1941 realizza il busto in marmo di Giovanni Marangoni, eroe garibaldino, per la passeggiate del Gianicolo di Roma. Nel 1944 la statua Manto destinata alla Piazza Broletto: opera, ultimata in terra nello studio di Mantova, viene distrutta con l’intera gipsoteca dall’incursione aerea alleata del 4 settembre 1944 sulla città. Nell’aprile del 1947 partecipa alla mostra del Gruppo Artistico Mantovano nel Palazzo della Regione di Mantova con due Teste. Sempre del 1947 sono il Bassorilievo in terracotta per la facciata della casa di Via Mascheroni, 4 in Milano, ed un «torso» in ceramica. Nel 1956 modella Arethusa, ritratto in terracotta; Ritratto di Carlo, in terracotta; statua di Madonna con Bambino in pietra, di proprietà Snia-Viscosa; gruppo dei ritratti tutto tondo di Thea, Luisa e Mario, terracotta di proprietà Rasini. Nel 1957 modella Entraineuse; Il Sarto; Lido. Del 1958 sono: Deposizione, bozzetto in gesso; Ritratto di Nadja, terracotta.

Per il Cimitero Monumentale di Mantova esegue anche la tomba di Famiglia, e le Tombe Fontolan, e Carlo Bini (Giovane caduto della Repubblica Sociale Italiana) (1950 ca.).

Nel 1950/52 progetta la nuova sede della Banca Commerciale Italiana di Mantova, in via Roma.

Nel 2010 la sua scultura Torsetto figura alla mostra Scultori mantovani del Novecento alla Pinacoteca Comunale di Quistello (Mn).

Dal 7 novembre 2015 al 31 gennaio 2016, nelle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova, viene ordinata la mostra: Aldo Andreani 1887-1971 visioni, costruzioni, immagini. a cura di Roberto Dulio - Mario Lupano.


Bibliografia:

1931 - Frammento, Aldo Andreani, Napoli, Cimento, anno X, vol. VII, n. 86, 31 ottobre - 15 novembre, p. 167.

1937 - Aldo Andreani, architetto - scultore, presentazione di Enrico Somarè, Milano, Pizzi & Pizio, pp.nn.

1937 - Le pavillon Italien. Exposition de Paris 1937, Edité par la Chambre de Commerce Italienne de Paris, p. 77.

1999 - Adalberto Sartori e Arianna Sartori, “Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX, Dizionario Biografico”, volume I, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp.43/52.

2014 - Cento anni di arte mantovana dal secolo breve ai nostri giorni, a cura di Arianna Sartori, catalogo mostra, Casa Museo Sartori, Castel d'Ario (MN), Archivio Sartori Editore, Mantova, pp.nn.

2015 - Aldo Andreani 1887-1971 visioni, costruzioni, immagini. A cura di Roberto Dulio - Mario Lupano, catalogo mostra, Mantova, Palazzo Te, Electaarchitettura, 2015, pp. 272.

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